2 resultados para Computers in Earth Sciences
em AMS Tesi di Dottorato - Alm@DL - Università di Bologna
Resumo:
Nanotechnologies are rapidly expanding because of the opportunities that the new materials offer in many areas such as the manufacturing industry, food production, processing and preservation, and in the pharmaceutical and cosmetic industry. Size distribution of the nanoparticles determines their properties and is a fundamental parameter that needs to be monitored from the small-scale synthesis up to the bulk production and quality control of nanotech products on the market. A consequence of the increasing number of applications of nanomaterial is that the EU regulatory authorities are introducing the obligation for companies that make use of nanomaterials to acquire analytical platforms for the assessment of the size parameters of the nanomaterials. In this work, Asymmetrical Flow Field-Flow Fractionation (AF4) and Hollow Fiber F4 (HF5), hyphenated with Multiangle Light Scattering (MALS) are presented as tools for a deep functional characterization of nanoparticles. In particular, it is demonstrated the applicability of AF4-MALS for the characterization of liposomes in a wide series of mediums. Afterwards the technique is used to explore the functional features of a liposomal drug vector in terms of its biological and physical interaction with blood serum components: a comprehensive approach to understand the behavior of lipid vesicles in terms of drug release and fusion/interaction with other biological species is described, together with weaknesses and strength of the method. Afterwards the size characterization, size stability, and conjugation of azidothymidine drug molecules with a new generation of metastable drug vectors, the Metal Organic Frameworks, is discussed. Lastly, it is shown the applicability of HF5-ICP-MS for the rapid screening of samples of relevant nanorisk: rather than a deep and comprehensive characterization it this time shown a quick and smart methodology that within few steps provides qualitative information on the content of metallic nanoparticles in tattoo ink samples.
Resumo:
Questa tesi di dottorato è inserita nell’ambito della convenzione tra ARPA_SIMC (che è l’Ente finanziatore), l’Agenzia Regionale di Protezione Civile ed il Dipartimento di Scienze della Terra e Geologico - Ambientali dell’Ateneo di Bologna. L’obiettivo principale è la determinazione di possibili soglie pluviometriche di innesco per i fenomeni franosi in Emilia Romagna che possano essere utilizzate come strumento di supporto previsionale in sala operativa di Protezione Civile. In un contesto geologico così complesso, un approccio empirico tradizionale non è sufficiente per discriminare in modo univoco tra eventi meteo innescanti e non, ed in generale la distribuzione dei dati appare troppo dispersa per poter tracciare una soglia statisticamente significativa. È stato quindi deciso di applicare il rigoroso approccio statistico Bayesiano, innovativo poiché calcola la probabilità di frana dato un certo evento di pioggia (P(A|B)) , considerando non solo le precipitazioni innescanti frane (quindi la probabilità condizionata di avere un certo evento di precipitazione data l’occorrenza di frana, P(B|A)), ma anche le precipitazioni non innescanti (quindi la probabilità a priori di un evento di pioggia, P(A)). L’approccio Bayesiano è stato applicato all’intervallo temporale compreso tra il 1939 ed il 2009. Le isolinee di probabilità ottenute minimizzano i falsi allarmi e sono facilmente implementabili in un sistema di allertamento regionale, ma possono presentare limiti previsionali per fenomeni non rappresentati nel dataset storico o che avvengono in condizioni anomale. Ne sono esempio le frane superficiali con evoluzione in debris flows, estremamente rare negli ultimi 70 anni, ma con frequenza recentemente in aumento. Si è cercato di affrontare questo problema testando la variabilità previsionale di alcuni modelli fisicamente basati appositamente sviluppati a questo scopo, tra cui X – SLIP (Montrasio et al., 1998), SHALSTAB (SHALlow STABility model, Montgomery & Dietrich, 1994), Iverson (2000), TRIGRS 1.0 (Baum et al., 2002), TRIGRS 2.0 (Baum et al., 2008).