3 resultados para Communism and religion

em AMS Tesi di Dottorato - Alm@DL - Università di Bologna


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Until the end of the 1970s international migrants were perceived and analysed mainly within the frame of their lives in the host country, or as managing their lives and choices caught in a dilemma “between two cultures”. More recently, this approach has been challenged by an image of diasporic communities composed of individuals who “have collective homes away from home”. Migrants have become icons of hybridity and the metaphor of “border crossing”, the symbol of liberatory articulations between place, culture and identity. Migrants, it is also argued, have become transnational as they manage to live simultaneously in two countries. The research has the aim to study the migration process of the women who come from North Africa to Bologna. In particular, it investigates migrant women‘s relations with their adopted country and how their cultural practices are shaped by the transnational dimension of their lives. It was studied the journey of the migrant women’s lives across two countries and how their identities are going to change because of the experience of the migration. Migrant women are engaged in various kinds of practices and experiences through which they connect their country of origin and of residence. So this research focuses on the changes in the migrant women’s lives and the construction of their new identity. In particular, the research illustrates the development of a new notion of modernity, underlining how the migrant women construct a model of modernity that expresses a constant negotiation among diverse cultural models. The notion of modernity is not produced in opposition to tradition and religion, but is articulated with them in complex and diverse ways. The multiple ways in which migrant women understand modernity reflect their divergent identity’s renegotiation processes within the new society where they live.

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La presente tesi si concentra sul romanzo popolare irlandese scritto da donne, nel periodo compreso tra il 1798 e il 1921. Quattro sono le autrici prese in considerazione: Charlotte Elizabeth Tonna, Sydney Owenson (meglio conosciuta come Lady Morgan), Edith Somerville e Katharine Tynan, le cui vite e opere coprono un periodo storico fondamentale per l’uscita dell’Irlanda dal dominio coloniale britannico e la formazione della nazione irlandese nel sud del paese. L’interesse principale è quello di analizzare il modo in cui nei loro testi prende forma la nazione, e in particolare attraverso quali immagini e riferimenti religiosi. Il senso è quello, dunque, di rileggere tali testi prestando maggiore attenzione alla religione, uno dei principali collanti tra autrici e pubblico: all’epoca in cui l’Irlanda stava acquisendo i confini che oggi ancora mantiene, esisteva un terreno d’incontro tra discorso politico e letterario, quello della nazione, e tale terreno veniva attraversato anche dal messaggio religioso. Il fine ultimo è quello di dimostrare che la letteratura popolare non è “seconda” ad altre quanto a valori che è in grado di trasmettere e a messaggi che è in grado di veicolare: trascurarla significa non capire i meccanismi attraverso i quali una società si sviluppa e si modifica.

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La dissertazione si articola attorno all’idea di tradizione e alla concettualizzazione di genere nella musica di villaggio dei Banyoro e dei Batooro dell’Uganda occidentale. Il lavoro si sviluppa nel complesso in tre parti principali. Nella prima si presentano le trasformazioni storiche intervenute nelle relazioni di genere dal periodo precoloniale al presente e si introduce la musica di villaggio delle popolazioni considerate, ponendola a confronto con la musica di corte e con quella religiosa. La seconda sezione è dedicata allo studio dei repertori vocali e di danza di villaggio, a partire dalla documentazione realizzata con informatori anziani: di queste musiche sono considerate le caratteristiche stilistiche ed è condotta un’analisi che mira a mettere in luce le idee di genere trasmesse attraverso questi repertori. L’ultima parte del lavoro prende in considerazione le trasformazioni intervenute nel panorama musicale ugandese nell’ultimo secolo, a partire dall’influenza di musiche esterne, dall’insegnamento della musica tradizionale nelle scuole e dall’istituzione di festival scolastici e di gruppi folklorici: diverse performance attuali di canti e di danza sotto sottoposte a studio analitico. Nel complesso, si rileva una generale rifunzionalizzazione di musiche e idee di genere che si rifanno al passato, ma hanno valore soprattutto per il recupero della cultura locale nel presente,connotato dal contesto multiculturale dell’Uganda contemporanea e dalle politiche, promosse dal Governo, che favoriscono l’emancipazione femminile.