2 resultados para Causality-in-variance

em AMS Tesi di Dottorato - Alm@DL - Università di Bologna


Relevância:

80.00% 80.00%

Publicador:

Resumo:

Il processo di intensificazione dell’allevamento suinicolo ha comportato conseguenze importanti dal punto di vista sanitario. Nei moderni sistemi di produzione la salute è compromessa a causa di malattie multifattoriali e l'identificazione degli agenti casuali di malattia non può basarsi esclusivamente sul risultato di un unico test diagnostico. La maggior parte dei patogeni è ubiquitaria, quindi l'identificazione di un agente infettivo suggerisce solo una possibile diagnosi. La patologia gioca un ruolo chiave nel determinare la causalità nella diagnosi delle malattie infettive. L'istopatologia consente di correlare la presenza dell'agente infettivo con le lesioni microscopiche caratteristiche: in base alla disponibilità di anticorpi o sonde per rilevare rispettivamente la presenza di antigeni o del genoma di virus o batteri nelle sezioni istologiche, l'istopatologia è utile per determinare il nesso causale con la malattia. L'introduzione di questa tesi è incentrata sulla discussione del ruolo della patologia nelle malattie infettive del suino, seguita dalla descrizione del corretto campionamento per l'esame istopatologico nella diagnosi delle malattie respiratorie, enteriche e riproduttive. La sezione sperimentale riporta i risultati delle indagini diagnostiche in patologia suina condotte per definire il ruolo di PCV2 e PRRSV nel complesso delle malattie respiratorie del suino (PRDC)(capitolo 2) e per definire un percorso diagnostico per l'enteropatia proliferativa suina causata da Lawsonia intracellularis ai fini dell'implementazione dell'accuratezza diagnostica (capitolo 3). Il capitolo 4 descrive l'uso dell'istopatologia come componente metodologica essenziale per valutare l'efficacia protettiva dei vaccini negli studi di challenge vaccinazione-infezione. Il capitolo descrive i risultati ottenuti in due successive sperimentazioni per valutare l'efficacia di due vaccini sperimentali per PCV2, il primo formulato con ceppo PCV2b inattivato somministrato a differenti dosi di antigene; il secondo formulato con antigene "Cap" ricombinante non assemblato in particelle simil-virali (VLP).

Relevância:

80.00% 80.00%

Publicador:

Resumo:

Brain functioning relies on the interaction of several neural populations connected through complex connectivity networks, enabling the transmission and integration of information. Recent advances in neuroimaging techniques, such as electroencephalography (EEG), have deepened our understanding of the reciprocal roles played by brain regions during cognitive processes. The underlying idea of this PhD research is that EEG-related functional connectivity (FC) changes in the brain may incorporate important neuromarkers of behavior and cognition, as well as brain disorders, even at subclinical levels. However, a complete understanding of the reliability of the wide range of existing connectivity estimation techniques is still lacking. The first part of this work addresses this limitation by employing Neural Mass Models (NMMs), which simulate EEG activity and offer a unique tool to study interconnected networks of brain regions in controlled conditions. NMMs were employed to test FC estimators like Transfer Entropy and Granger Causality in linear and nonlinear conditions. Results revealed that connectivity estimates reflect information transmission between brain regions, a quantity that can be significantly different from the connectivity strength, and that Granger causality outperforms the other estimators. A second objective of this thesis was to assess brain connectivity and network changes on EEG data reconstructed at the cortical level. Functional brain connectivity has been estimated through Granger Causality, in both temporal and spectral domains, with the following goals: a) detect task-dependent functional connectivity network changes, focusing on internal-external attention competition and fear conditioning and reversal; b) identify resting-state network alterations in a subclinical population with high autistic traits. Connectivity-based neuromarkers, compared to the canonical EEG analysis, can provide deeper insights into brain mechanisms and may drive future diagnostic methods and therapeutic interventions. However, further methodological studies are required to fully understand the accuracy and information captured by FC estimates, especially concerning nonlinear phenomena.