2 resultados para Brittleness.
em AMS Tesi di Dottorato - Alm@DL - Università di Bologna
Resumo:
The present research project focuses its attention on the study of structure-property relations in polymers from renewable sources (bio-based polymers) such as polymers microbially produced, i.e. polyhydrohyalkanoates (PHAs) or chemically synthesized using monomers from renewable sources, i.e. polyammide 11 (PA11). By means of a broad spectrum of experimental techniques, the influence of different modifications on bio-based polymers such as blending with other components, copolymerization with different co-monomers and introduction of branching to yield complex architectures have been investigated. The present work on PHAs focused on the study of the dependence of polymer properties on both the fermentation process conditions (e.g. bacterial strain and carbon substrate used) and the method adopted to recover PHAs from cells. Furthermore, a solvent-free method using an enzyme and chemicals in an aqueous medium, was developed in order to recover PHAs from cells. Such a method allowed to recover PHA granules in their amorphous state, i.e. in native form useful for specific applications (e.g. paper coating). In addition, a commercial PHA was used as polymeric matrix to develop biodegradable and bio-based composites for food packaging applications. Biodegradable, non-toxic, food contact plasticizers and low cost, widely available lignocellulosic fibers (wheat straw fibers) were incorporated in such a polymeric matrix, in order to decrease PHA brittleness and the polymer cost, respectively. As concerns the study of polyamide 11, both the rheological and the solid-state behavior of PA11 star samples with different arm number and length was studied. Introduction of arms in a polymer molecule allows to modulate melt viscosity behavior which is advantageous for industrial applications. Also, several important solid-state properties, in particular mechanical properties, are affected by the presence of branching. Given the importance of using ‘green’ synthetic strategies in polymer chemistry, novel poly(-amino esters), synthesized via enzymatic-catalyzed polymerization, have also been investigated in this work.
Resumo:
L’accoppiamento articolare in ceramica è sempre più utilizzato in chirurgia protesica dell’anca per le sue eccellenti proprietà tribologiche. Tuttavia la fragilità della ceramica è causa di fallimenti meccanici. Abbiamo quindi condotto una serie di studi al fine di individuare un metodo efficace di diagnosi precoce del fallimento della ceramica. Abbiamo analizzato delle componenti ceramiche espiantate e abbiamo trovato un pattern di usura pre-frattura che faceva supporre una dispersione di particelle di ceramica nello spazio articolare. Per la diagnosi precoce abbiamo validato una metodica basata sulla microanalisi del liquido sinoviale. Per validare la metodica abbiamo eseguito un agoaspirato in 12 protesi ben funzionanti (bianchi) e confrontato i risultati di 39 protesi con segni di rottura con quelli di 7 senza segni di rottura. Per individuare i pazienti a rischio rottura i dati demografici di 26 pazienti con ceramica rotta sono stati confrontati con 49 controlli comparabili in termini demografici, tipo di ceramica e tipo di protesi. Infine è stata condotta una revisione sistematica della letteratura sulla diagnosi della rottura della ceramica. Nell’aspirato la presenza di almeno 11 particelle ceramiche di dimensioni inferiori a 3 micron o di una maggiore di 3 micron per ogni campo di osservazione sono segno di rottura della ceramica. La metodica con agoaspirato ha 100% di sensibilità e 88 % di specificità nel predire rotture della ceramica. Nel gruppo delle ceramiche rotte è stato trovato un maggior numero di malposizionamenti della protesi rispetto ai controlli (p=0,001). Il rumore in protesi con ceramica dovrebbe sollevare il sospetto di fallimento ed indurre ad eseguire una TC e un agoaspirato. Dal confronto con la letteratura la nostra metodica risulta essere la più efficace.