Patient data sharing for the improvement of healthcare and medical research: towards a moral duty of patients to share health-related data?

The project answers to the following central research question: ‘How would a moral duty of patients to transfer (health) data for the benefit of health care improvement, research, and public health in the eHealth sector sit within the existing confidentiality, privacy, and data protection legislations?’. The improvement of healthcare services, research, and public health relies on patient data, which is why one might raise the question concerning a potential moral responsibility of patients to transfer data concerning health. Such a responsibility logically would have subsequent consequences for care providers concerning the further transferring of health data with other healthcare providers or researchers and other organisations (who also possibly transfer the data further with others and other organisations). Otherwise, the purpose of the patients’ moral duty, i.e. to improve the care system and research, would be undermined. Albeit the arguments that may exist in favour of a moral responsibility of patients to share health-related data, there are also some moral hurdles that come with such a moral responsibility. Furthermore, the existing European and national confidentiality, privacy and data protection legislations appear to hamper such a possible moral duty, and they may need to be reconsidered to unlock the full use of data for healthcare and research.

Indagini forensi in tema di scambio di file pedopornografici mediante software di file sharing a mezzo peer-to-peer

La prova informatica richiede l’adozione di precauzioni come in un qualsiasi altro accertamento scientifico. Si fornisce una panoramica sugli aspetti metodologici e applicativi dell’informatica forense alla luce del recente standard ISO/IEC 27037:2012 in tema di trattamento del reperto informatico nelle fasi di identificazione, raccolta, acquisizione e conservazione del dato digitale. Tali metodologie si attengono scrupolosamente alle esigenze di integrità e autenticità richieste dalle norme in materia di informatica forense, in particolare della Legge 48/2008 di ratifica della Convenzione di Budapest sul Cybercrime. In merito al reato di pedopornografia si offre una rassegna della normativa comunitaria e nazionale, ponendo l’enfasi sugli aspetti rilevanti ai fini dell’analisi forense. Rilevato che il file sharing su reti peer-to-peer è il canale sul quale maggiormente si concentra lo scambio di materiale illecito, si fornisce una panoramica dei protocolli e dei sistemi maggiormente diffusi, ponendo enfasi sulla rete eDonkey e il software eMule che trovano ampia diffusione tra gli utenti italiani. Si accenna alle problematiche che si incontrano nelle attività di indagine e di repressione del fenomeno, di competenza delle forze di polizia, per poi concentrarsi e fornire il contributo rilevante in tema di analisi forensi di sistemi informatici sequestrati a soggetti indagati (o imputati) di reato di pedopornografia: la progettazione e l’implementazione di eMuleForensic consente di svolgere in maniera estremamente precisa e rapida le operazioni di analisi degli eventi che si verificano utilizzando il software di file sharing eMule; il software è disponibile sia in rete all’url http://www.emuleforensic.com, sia come tool all’interno della distribuzione forense DEFT. Infine si fornisce una proposta di protocollo operativo per l’analisi forense di sistemi informatici coinvolti in indagini forensi di pedopornografia.