2 resultados para BNP
em AMS Tesi di Dottorato - Alm@DL - Università di Bologna
Resumo:
Lo scompenso cardiaco è una sindrome clinica complessa di notevole prevalenza ed incidenza nella popolazione generale, con elevata mortalità e morbidità. Le numerose alterazioni strutturali e funzionali che lo caratterizzano sono in grado di generare contemporaneamente diversi tipi di alterazioni del ritmo: dalle tachiaritmie ventricolari/sopraventricolari alle turbe della conduzione dell’impulso con bradi-aritmie e dissincronie di contrazione. La cardioversione della fibrillazione atriale e la resincronizzazione cardiaca rappresentano due terapie elettriche molto importanti in tale contesto. Le modificazioni emodinamiche, funzionali e neuro-ormonali indotte da tali trattamenti, tanto in acuto che a medio/lungo termine, possono generare numerose informazioni sulla fisio-patologia di questa sindrome. Il progetto scientifico alla base del presente manoscritto è costituito da due studi volti ad affrontare separatamente le tematiche accennate. Il primo studio è stato focalizzato sulle modificazioni indotte in 38 pazienti dalla terapia di resincronizzazione cardiaca sui parametri di circolazione periferica. I risultati ottenuti evidenziano come il trattamento consenta un incremento del flusso muscolare, soprattutto in chi presenterà un rimodellamento ventricolare inverso. La diversa eziologia sottostante (ischemica vs. non ischemica) appare influenzare i parametri relativi alla circolazione periferica tanto in acuto, quanto in cronico. Il diverso comportamento in merito alle variabili della circolazione periferica nelle valutazioni seriate suggerisce che la terapia di resincronizzazione cardiaca abbia, principalmente nei pazienti responders, effetti non solo “centrali”, e che essi non siano puramente meccanici ma mediati da fattori probabilmente di natura neuro-ormonale. Il secondo studio si è occupato della cardioversione elettrica esterna di fibrillazione atriale, un’aritmia che presenta strette relazioni con l’insufficienza cardiaca. 242 pazienti sono stati sottoposti a cardioversione elettrica esterna con onda bifasica, utilizzando due 1 diverse configurazioni di erogazione dell’energia: antero-posteriore con patch adesivi e antero-apicale con piastre standard. Il ripristino del ritmo sinusale è stato ottenuto in oltre l’80% dei pazienti già col primo shock a 120J. Sebbene fra le due metodiche non si evidenzi una significatività in termini di efficacia, i risultati ottenuti suggeriscono che la scelta della specifica configurazione di shock dovrebbe prendere in considerazione anche alcune variabili biometriche: peso, altezza e superficie corporea del paziente. Il ripristino ed il mantenimento del ritmo sinusale inducono un’importante modificazione della concentrazione di NT-pro-BNP. Un’elevata attivazione neuro-ormonale pre-procedura predispone alle recidive a medio-lungo termine, mentre le recidive nel breve-medio periodo appaiono influenzate da tale fattore solo in corso di profilassi anti-aritmica per il mantenimento del ritmo sinusale. In conclusione i risultati del progetto di ricerca sottolineano come trattamenti mirati a parametri strettamente cardiaci (ritmo e conduzione dell’impulso) siano in grado di determinare importanti modificazioni sugli equilibri emodinamici e neuro-ormonali dell’intero organismo, confermando la stretta relazione tra questi parametri e l’evoluzione del quadro clinico.
Resumo:
The objective of this study was to evaluate right ventricular function in patients with right ventricular volume overload in patients with (tetralogy of Fallot, and pulmonary atresia + VSD ) underwent corrective surgery; with echocardiography measure that can be easily applied; and to study the relationship between ProBNP and the contractile function of the right ventricle, dilated right atrium, and the consequences of pulmonary insufficiency . Methods: The study included 50 patients (50% males, mean age 30.64 ± 13.30 years) with prior cardiac surgical intervention of TDF (90%) or pulmonary atresia + VSD (10%). (49 pz) have performed a cardiac MRI and clinical evaluation, (47 pz) echocardiogram, (48 pz) ECG, (34 pz) a cardiopulmonary exercise testing, (29 pz) a dosage of ProBNP. Results: The S-wave velocity (p <0.0001), the TAPSE (p <0.0001) correlated significantly with RVEF estimated by cardiac MRI. The VO2 max was 27.93 ± 12.91 ml / kg / min, 15% of patients had VE/VCO2 The peak> 35. ProBNP correlated positively and significantly with the area of the right atrium (p = 0.0001), and negative and significant with VO2 max (p = 0.04). Those who have increased pulmonary insufficiency (PVR fraction> 30%) have a significantly increased RVED volume (p = 0.01), reduced VO2 max (p = 0.04), and lower ejection fraction of LV (p = 0.02) than the group of patients with PVR ≤ 30. Conclusion: The TAPSE and S-wave velocity are fundamental and may become the technique of choice for routine assessment of RV systolic function in adult patients with TOF. The monitoring of the Pro BNP is probably a choice, given the simplicity and their information that correlate with the test cardiopulmonary. In view of the ventricular-ventricular interaction, so measures to maintain or restore the functioning of the pulmonary valve could preserve biventricular function.