2 resultados para Average relatedness coefficient
em AMS Tesi di Dottorato - Alm@DL - Università di Bologna
Resumo:
Questa tesi riguarda l'analisi delle trasmissioni ad ingranaggi e delle ruote dentate in generale, nell'ottica della minimizzazione delle perdite di energia. È stato messo a punto un modello per il calcolo della energia e del calore dissipati in un riduttore, sia ad assi paralleli sia epicicloidale. Tale modello consente di stimare la temperatura di equilibrio dell'olio al variare delle condizioni di funzionamento. Il calcolo termico è ancora poco diffuso nel progetto di riduttori, ma si è visto essere importante soprattutto per riduttori compatti, come i riduttori epicicloidali, per i quali la massima potenza trasmissibile è solitamente determinata proprio da considerazioni termiche. Il modello è stato implementato in un sistema di calcolo automatizzato, che può essere adattato a varie tipologie di riduttore. Tale sistema di calcolo consente, inoltre, di stimare l'energia dissipata in varie condizioni di lubrificazione ed è stato utilizzato per valutare le differenze tra lubrificazione tradizionale in bagno d'olio e lubrificazione a “carter secco” o a “carter umido”. Il modello è stato applicato al caso particolare di un riduttore ad ingranaggi a due stadi: il primo ad assi paralleli ed il secondo epicicloidale. Nell'ambito di un contratto di ricerca tra il DIEM e la Brevini S.p.A. di Reggio Emilia, sono state condotte prove sperimentali su un prototipo di tale riduttore, prove che hanno consentito di tarare il modello proposto [1]. Un ulteriore campo di indagine è stato lo studio dell’energia dissipata per ingranamento tra due ruote dentate utilizzando modelli che prevedano il calcolo di un coefficiente d'attrito variabile lungo il segmento di contatto. I modelli più comuni, al contrario, si basano su un coefficiente di attrito medio, mentre si può constatare che esso varia sensibilmente durante l’ingranamento. In particolare, non trovando in letteratura come varia il rendimento nel caso di ruote corrette, ci si è concentrati sul valore dell'energia dissipata negli ingranaggi al variare dello spostamento del profilo. Questo studio è riportato in [2]. È stata condotta una ricerca sul funzionamento di attuatori lineari vite-madrevite. Si sono studiati i meccanismi che determinano le condizioni di usura dell'accoppiamento vite-madrevite in attuatori lineari, con particolare riferimento agli aspetti termici del fenomeno. Si è visto, infatti, che la temperatura di contatto tra vite e chiocciola è il parametro più critico nel funzionamento di questi attuatori. Mediante una prova sperimentale, è stata trovata una legge che, data pressione, velocità e fattore di servizio, stima la temperatura di esercizio. Di tale legge sperimentale è stata data un'interpretazione sulla base dei modelli teorici noti. Questo studio è stato condotto nell'ambito di un contratto di ricerca tra il DIEM e la Ognibene Meccanica S.r.l. di Bologna ed è pubblicato in [3].
Resumo:
Environmental computer models are deterministic models devoted to predict several environmental phenomena such as air pollution or meteorological events. Numerical model output is given in terms of averages over grid cells, usually at high spatial and temporal resolution. However, these outputs are often biased with unknown calibration and not equipped with any information about the associated uncertainty. Conversely, data collected at monitoring stations is more accurate since they essentially provide the true levels. Due the leading role played by numerical models, it now important to compare model output with observations. Statistical methods developed to combine numerical model output and station data are usually referred to as data fusion. In this work, we first combine ozone monitoring data with ozone predictions from the Eta-CMAQ air quality model in order to forecast real-time current 8-hour average ozone level defined as the average of the previous four hours, current hour, and predictions for the next three hours. We propose a Bayesian downscaler model based on first differences with a flexible coefficient structure and an efficient computational strategy to fit model parameters. Model validation for the eastern United States shows consequential improvement of our fully inferential approach compared with the current real-time forecasting system. Furthermore, we consider the introduction of temperature data from a weather forecast model into the downscaler, showing improved real-time ozone predictions. Finally, we introduce a hierarchical model to obtain spatially varying uncertainty associated with numerical model output. We show how we can learn about such uncertainty through suitable stochastic data fusion modeling using some external validation data. We illustrate our Bayesian model by providing the uncertainty map associated with a temperature output over the northeastern United States.