2 resultados para Asymptomatic Patients

em AMS Tesi di Dottorato - Alm@DL - Università di Bologna


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Objectives: to define in patients undergoing surgery for mitral regurgitation (MR) the risk of thrombo-embolic complications, particularly ischemic stroke (IS) compared to that in the general population. Background: MR is frequent, occurs mostly in the elderly and guidelines recommend surgery in asymptomatic patients but IS risks are unknown. Methods: in 1344 patients (65±12 years) consecutively operated for MR (procedures: 897 valve repair, MRep; 447 valve replacement, 231 mechanical, MVRm; 216 biological, MVRb), thrombo-embolic complications particularly IS (diagnosed by a neurologist) during follow-up were assessed early (<30 days), mid-term (30-180 days) and long-term (180 days). Results: IS occurred in 130 patients and IS or transient ischemic attack in 201. IS rates were 1.9±0.4% and 2.7±0.5%, at 30 and 180 days and 8.1±0.8% at 5 years. IS rates were lowest after MRep vs. MVRb and MVRm (6.1±0.9, 8±2.1 and 16.1±2.7% at 5 years, p<0.001). Comparison to IS expected rates in the population showed high risk within 30 days of surgery (Risk-ratio 41[26-60], p<0.001 but p>0.10 between procedures) and moderate risk after 30 days (risk-ratio 1.7 overall, p<0.001; 1.3 for MRep, p=0.07; 0.98 for MVRb, p=0.95; 4.8 for MVRm, p<0.001). Beyond 180 days, IS risk declined further and was not different from the general population for MRep (1.2, p=0.30) and for MVRb (0.9, p=0.72). Risk of IS or transient ischemic attack was higher than the general population in all groups up to 180 days. The risk of bleeding beyond 30 days was lowest in MRep vs. MVRb and MVRm (7±1, 14±4 and 16±3% at 10 years, p<0.001). Conclusion: thrombo-embolic complications after MR surgery are both reason for concern and encouragement. IS risk is notable early, irrespective of the procedure performed, but long-term is not higher than in the general population after MRep and MVRb. Preference for MRep should be emphasized and trials aimed at preventing IS should be conducted to reduce the thrombo-embolic and hemorrhagic risk in patients undergoing surgery for MR.

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L’accoppiamento articolare in ceramica è sempre più utilizzato in chirurgia protesica dell’anca per le sue eccellenti proprietà tribologiche. Tuttavia la fragilità della ceramica è causa di fallimenti meccanici. Abbiamo quindi condotto una serie di studi al fine di individuare un metodo efficace di diagnosi precoce del fallimento della ceramica. Abbiamo analizzato delle componenti ceramiche espiantate e abbiamo trovato un pattern di usura pre-frattura che faceva supporre una dispersione di particelle di ceramica nello spazio articolare. Per la diagnosi precoce abbiamo validato una metodica basata sulla microanalisi del liquido sinoviale. Per validare la metodica abbiamo eseguito un agoaspirato in 12 protesi ben funzionanti (bianchi) e confrontato i risultati di 39 protesi con segni di rottura con quelli di 7 senza segni di rottura. Per individuare i pazienti a rischio rottura i dati demografici di 26 pazienti con ceramica rotta sono stati confrontati con 49 controlli comparabili in termini demografici, tipo di ceramica e tipo di protesi. Infine è stata condotta una revisione sistematica della letteratura sulla diagnosi della rottura della ceramica. Nell’aspirato la presenza di almeno 11 particelle ceramiche di dimensioni inferiori a 3 micron o di una maggiore di 3 micron per ogni campo di osservazione sono segno di rottura della ceramica. La metodica con agoaspirato ha 100% di sensibilità e 88 % di specificità nel predire rotture della ceramica. Nel gruppo delle ceramiche rotte è stato trovato un maggior numero di malposizionamenti della protesi rispetto ai controlli (p=0,001). Il rumore in protesi con ceramica dovrebbe sollevare il sospetto di fallimento ed indurre ad eseguire una TC e un agoaspirato. Dal confronto con la letteratura la nostra metodica risulta essere la più efficace.