3 resultados para 070 News media, journalism
em AMS Tesi di Dottorato - Alm@DL - Università di Bologna
Resumo:
Come dimostrano i sempre pi numerosi casi di cronaca riportati dai notiziari, la preoccupazione per la gestione delle immagini di morte si configura come un nodo centrale che coinvolge spettatori, produttori di contenuti e broadcaster, dato che la sua emersione nel panorama mediale in cui siamo immersi sempre pi evidente. Se la letteratura socio-antropologica generalmente concorde nel ritenere che, rispetto al passato, oggi la morte si manifesti con meno evidenza nella vita comune delle persone, che tendono a rimuovere i segni della contiguit vivendo il lutto in forma privata, essa per percepita in modo pervasivo perch disseminata nei (e dai) media. L'elaborato, concentrandosi in maniera specifica sulle produzioni audiovisive, e quindi sulla possibilit intrinseca al cinema e alle sue forme derivate di registrare un evento in diretta, tenta di mappare alcune dinamiche di produzione e fruizione considerando una particolare manifestazione della morte: quella che viene comunemente indicata come morte in diretta. Dopo una prima ricognizione dedicata alla tensione continua tra la spinta a considerare la morte come l'ultimo tab e le manifestazioni che essa assume all'interno della necrocultura, appare chiaro che il paradigma pornografico risulta ormai inefficace a delineare compiutamente le emersioni della morte nei media, soggetta a opacit e interdizioni variabili, e necessita dunque di prospettive analitiche pi articolate. Il fulcro dell'analisi dunque la produzione e il consumo di precisi filoni quali snuff, cannibal e mondo movie e quelle declinazioni del gore che hanno ibridato reale e fittizio: il tentativo tracciare un percorso che, a partire dal cinema muto, giunga al panorama contemporaneo e alle pratiche di remix rese possibili dai media digitali, toccando episodi controversi come i Video Nasties, le dinamiche di moral panic scatenate dagli snuff film e quelle di contagio derivanti dalla manipolazione e diffusione delle immagini di morte.
Resumo:
Una stampa libera e plurale un elemento fondante di ogni sistema democratico ed fondamentale per la creazione di unopinione pubblica informata e in grado di esercitare controllo e pressione sulle classi dirigenti. Dal momento della loro creazione i giornali si sono imposti come unimportantissima fonte di informazione per lopinione pubblica. La seconda met del Novecento, inoltre, ha conosciuto innovazioni tecnologiche che hanno portato grandi cambiamenti nel ruolo della carta stampata come veicolo di trasmissione delle notizie. Partendo dalla diffusione della televisione fino ad arrivare alla rivoluzione digitale degli anni 90 e 2000, la velocit di creazione e di trasmissione delle informazioni aumentata esponenzialmente, i costi di produzione e di acquisizione delle notizie sono crollati e una quantit enorme di dati, che possono fornire moltissime informazioni relative alle idee e ai contenuti proposti dai diversi autori nel corso del tempo, ora a disposizione di lettori e ricercatori. Tuttavia, anche se grazie alla rivoluzione digitale i costi materiali dei periodici si sono notevolmente ridotti, la produzione di notizie comporta altre spese e pertanto si inserisce in un contesto di mercato, sottoposto alle logiche della domanda e dell'offerta. In questo lavoro verr analizzato il ruolo della domanda e della non perfetta razionalit dei lettori nel mercato delle notizie, partendo dallassunto che la differenza di opinioni dei consumatori spinge le testate a regolare lofferta di contenuti, per venire incontro alla domanda di mercato, per verificare lapplicabilit del modello utilizzato (Mullainhatan e Shleifer, 2005) al contesto italiano. A tale scopo si analizzato il comportamento di alcuni quotidiani nazionali in occasione di due eventi che hanno profondamente interessato l'opinione pubblica italiana: il fenomeno dei flussi migratori provenienti dalla sponda sud del Mediterraneo nel mese di ottobre 2013 e l'epidemia di influenza H1N1 del 2009.
Resumo:
Loaded with 16% of the worlds population, India is a challenged country. More than a third of its citizens live below the poverty line - on less than a dollar a day. These people have no proper electricity, no proper drinking water supply, no proper sanitary facilities and well over 40% are illiterates. More than 65% live in rural areas and 60% earn their livelihood from agriculture. Only a meagre 3.63% have access to telephone and less than 1% have access to a computer. Therefore, providing access to timely information on agriculture, weather, social, health care, employment, fishing, is of utmost importance to improve the conditions of rural poor. After some introductive chapters, whose function is to provide a comprehensive framework both theoretical and practical of the current rural development policies and of the media situation in India and Uttar Pradesh, my dissertation presents the findings of the pilot project entitled Enhancing development support to rural masses through community media activity, launched in 2005 by the Department of Mass Communication and Journalism of the Faculty of Arts of the University of Lucknow (U.P.) and by the local NGO Bharosa. The project scope was to involve rural people and farmers from two villages of the district of Lucknow (namely Kumhrava and Barhi Gaghi) in a three-year participatory community media project, based on the creation, implementation and use of a rural community newspaper and a rural community internet centre. Community media projects like this one have been rarely carried out in India because the country has no proper community media tradition: therefore the development of the project has been a challenge for the all stakeholders involved.