634 resultados para scatolari sottopassi stradali ferroviari ponte essen ponte bologna fasci di rotaie


Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

Il presente lavoro tratta il tema della violenza di genere, in particolare femminicidio, stalking e violenza domestica per la connessione tra questi intercorrente nell’escalation violenta. Spesso, i femminicidi sono preceduti da stalking o ripetuti episodi di violenza fisica prettamente consumata in ambito domestico e relazioni affettive pregresse/attuali. La prima parte del lavoro descrive ambito scientifico e giuridico, internazionale e nazionale, della violenza di genere, dimensione del fenomeno ed evoluzione normativa a tutela delle vittime, come richiesto dalla Convenzione di Istanbul. La seconda parte affronta aspetti medico-legali della violenza di genere (attività di patologia forense, genetica forense e tossicologia forense nei femminicidi, assistenza medico-legale alla vittima di maltrattamenti e violenza sessuale, valutazione medico-legale del danno alla persona per stalking). La terza parte presenta lo studio su casistica autoptica di femminicidi del 1950-2019 e provvedimenti di ammonimento del Questore per stalking e per violenza domestica del 2009-2020 nella provincia bolognese. Secondo i risultati il femminicidio è un fenomeno di “vecchia data”, in un quadro normativo-culturale che “tollerava” violenza a danno di vittime femminili. L’andamento del fenomeno è costante fino a oggi con modifiche di cause e mezzi del decesso. L’aumentata età media delle vittime richiama il crescente fenomeno dell’elder abuse. Negli ammonimenti per stalking e per violenza domestica analizzati prevalgono vittime di genere femminile e autori di genere maschile, in vicende affettive e familiari. Lo studio approfondito delle caratteristiche di autori e vittime di femminicidio, stalking e violenza domestica permette di individuare indicatori di rischio per implementare strategie di prevenzione mirate. Il punto di vista privilegiato medico-legale può assumere un ruolo centrale insieme alle altre figure coinvolte in prevenzione, repressione e contrasto alla violenza di genere. Solo un rigoroso approccio metodologico multidisciplinare può aiutare nella prevenzione. La ricerca in tale ambito è il punto di forza della gestione multidisciplinare della vittima.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

Questo progetto di ricerca si pone l'obiettivo di gettare luce sul commercio delle spezie nel Medioevo, a partire dai preziosi dati contenuti nei registri del dazio di Bologna (1388-1448), nei quali venivano raccolti tutti i prodotti afferenti al cosiddetto "dazio della mercanzia" che transitavano in città per poi proseguire il viaggio verso altre destinazioni. Nel Medioevo, Bologna rappresentava un importante snodo per collegare i principali empori del mare Adriatico (prima fra tutti Venezia) con i mercati della Toscana, come Firenze, Pisa e il suo sbocco marittimo, Porto Pisano, da cui le spezie salpavano in direzione di altre regioni europee, come la Francia, l'Inghilterra, la penisola iberica e le Fiandre. I quantitativi di spezie giornalieri, mensili, annuali e totali costituiscono un dato inedito ed inaspettato: infatti, un prodotto tradizionalmente descritto dalla storiografia come raro, prezioso e difficile da reperire, affluiva in realtà con sorprendente costanza e raggiungendo volumi molto elevati. Considerando che Bologna, nonostante la sua importanza nel panorama italiano, rappresentava pur sempre uno snodo "minore" nella complessa rete di circuiti commerciali su cui erano solite viaggiare le spezie (come le grandi rotte marittime, per esempio), questi quantitativi tanto elevati di spezie ci obbligano a riflettere su quanto detto sino ad ora sul commercio di questi prodotti nel Medioevo e a mettere i dati bolognesi a confronto con quelli provenienti da altre fonti. Affiancando al tradizionale metodo storiografico un approccio "empirico", che tenga conto delle caratteristiche materiali ed organolettiche delle spezie, nonché delle informazioni provenienti da un ampio numero di fonti – non necessariamente legate al periodo preso in esame – è possibile riaprire il dibattito attorno a questo tema, che ha ancora molto da offrire alla ricerca storico alimentare.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

This work is part of a project promoted by Emilia-Romagna that aims at encouraging research activities in order to support the innovation strategies of the regional economic system through the exploitation of new data sources. To gain this scope, a database containing administrative data is provided by the Municipality of Bologna. This is achieved by linking data from the Register Office of the Municipality and fiscal data coming from the tax returns submitted to the Revenue Agency and released by the Ministry of Economy and Finance for the period 2002-2017. The main purpose of the project is the analysis of the medium term financial and distributional trends of income of the citizens residing in the Municipality of Bologna. Exploiting this innovative source of data allow us to analyse the dynamics of income at municipal level, overcoming the lack of information in official survey-based statistic. We investigate these trends by building inequality indicators and by examining the persistence of in-work poverty. Our results represent an important informative element to improve the effectiveness and equity of welfare policies at the local level, and to guide the distribution of economic and social support and urban redevelopment interventions in different areas of the Municipality.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

I sistemi sanitari sono messi sotto stress da fattori diversi che possono essere sintetizzati schematizzando il problema in pressioni sistemiche e pressioni pandemiche leggendole secondo due vettori paralleli: fattori modificabili e fattori non modificabili. I fattori non modificabili sono legati alla condizione socio-demografica di una popolazione (reddito pro-capite, livello di istruzione) e alle caratteristiche individuali dei pazienti che accedono ai servizi (condizioni di moltimorbidità, fragilità, età, sesso) mentre i fattori modificabili sono legati al modello organizzativo del servizio regionale e Aziendale. I fattori modificabili sono quelli che leggendo i fattori non modificabili possono adattarsi al contesto specifico e con gradi di flessibilità variabile rispondere alle domande emergenti. Il tradizionale approccio ospedaliero, ancora in gran parte basato su modelli organizzativi funzionalmente e strutturalmente chiusi, costruiti attorno alle singole discipline, non si è rivelato in grado di rispondere adeguatamente da solo a questi bisogni di salute complessi che necessitano di una presa in carico multidisciplinare e coordinata tra diversi setting assistenziali. La pandemia che ha portato in Italia ad avere più di 8 milioni di contagiati ha esacerbato problemi storici dei sistemi sanitari. Le Regioni e le Aziende hanno fronteggiato un doppio binario di attività vedendo ridursi l’erogazione di servizi per i pazienti non Covid per far fronte all’incremento di ricoveri di pazienti Covid. Il Policlinico S. Orsola ha in questa congiuntura storica sviluppato un progetto di miglioramento del percorso del paziente urgente coinvolgendo i professionisti e dando loro strumenti operativi di analisi del problema e metodi per identificare risposte efficaci. Riprendendo infine la distinzione tra pressioni modificabili e non modificabili il lavoro mostra che dall’analisi delle cause profonde dei nodi critici del percorso del paziente si possono identificare soluzioni che impattino sugli aspetti organizzativi (modificabili) personalizzando l’approccio per il singolo paziente (non modificabile) in un’ottica patient centred.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

La tesi intende contribuire a livello teorico ed empirico al dibattito in tema di segregazione residenziale su base etnica. Negli ultimi anni, infatti, si stanno sviluppando studi e ricerche che mirano a (ri)definire la categoria di segregazione residenziale e le forme che essa può assumere a livello urbano (micro-segregazione, interstizio, segregazione verticale) proprio a partire dall’analisi delle caratteristiche del contesto Mediterraneo o dell’Europa del Sud. In questo quadro, il disegno di ricerca si articola a partire dal caso studio di Bologna e analizza la distribuzione residenziale della popolazione residente straniera in prospettiva diacronica, utilizzando strumenti di analisi georeferenziata e considerando diverse variabili (nazionalità, genere, status-socioeconomico). L’analisi quantitativa viene integrata da una seconda parte, che si compone di 20 interviste biografiche di tipo recall, che ricostruisce le traiettorie abitative di migranti residenti nella Città Metropolitana di Bologna, al fine di comprendere le modalità in cui le dinamiche strutturali che investono l’housing system si concretizzino nelle storie di vita di persone migranti. Dall’analisi emerge che la popolazione residente straniera è investita da un processo di periferizzazione che si manifesta a livello spaziale-territoriale e nei percorsi di vita. Adottandone una definizione estensiva, la categoria di periferizzazione individua una specifica forma di segregazione residenziale che non denota solo un processo di mobilità territoriale ma anche un più ampio e articolato “modo di abitare” di chi sta ai margini.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

Land subsidence in urban areas represents a widespread geological hazard and a pressing challenge for modern society. This research focuses on the subsidence process affecting the city of Bologna (Italy). Since the 1960s, Bologna has experienced ground deformation due to aquifers overexploitation that peaked during the 1970s with rates of 10 cm/year. Despite a general reduction in these rates over the subsequent decades, thanks to groundwater regulations policies, recent data underscore a substantial subsidence resurgence. To reconstruct the subsurface stratigraphic architecture of Bologna’s urban area and generate a 3D geological model, a multidisciplinary approach centred on a stratigraphic analysis relying on the lithofacies criterion was adopted. The convergence of the analyses within this framework resulted in partitioning the study area into three geological domains exhibiting unique morphological features and depositional stacking patterns. Subsequently, since long-term data are crucial for a comprehensive understanding of ongoing subsidence, a methodology was developed to generate cumulative ground displacement time series and maps by integrating ground-based and remotely-sensed measurements. While the reconstructed long-term subsidence field consistently aligns with the primary geological variations summarised in the 3D model, the generated cumulative displacement curves systematically match pluriannual trends observed in groundwater level and pumping monitoring data. Lastly, to evaluate the expression of the observed relationships from a geotechnical perspective, a series of one-dimensional subsidence calculations were conducted considering the mechanical properties of the investigated deposits and piezometric data. These analyses provided valuable insight into the overall mechanical behaviour of the existing soils, as well as the post-pumping groundwater level and pore pressure distributions, consistent with field data. The methodological approach employed enables a comprehensive analysis of land subsidence in urban areas, allowing the exploration of individual factors governing the deformation process and their interactions, even within complex stratigraphic and hydrogeological environments such as Bologna’s urban area.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

Nel quadro di alcuni filoni di ricerca inerenti alla promozione delle strategie cognitive, metacognitive e motivazionali degli studenti per una migliore efficacia del loro apprendimento (anche a livello universitario), il contributo presenta l’impianto e gli esiti di una ricerca empirica volta a indagare le percezioni degli studenti internazionali cinesi sulla loro esperienza universitaria in Italia, con un focus sulle eventuali difficoltà nell’adozione di un approccio autonomo e strategico all’apprendimento, e a sperimentare un intervento formativo messo a punto per sostenerli nel miglioramento del loro approccio all’apprendimento attraverso l’uso di procedure sistematiche di autoriflessione, self-recording e autovalutazione supportate dalla ricercatrice. Il disegno della ricerca è un quasi-esperimento a due gruppi con pre-test e post-test. Il campione è costituito da 60 studenti di diversi Dipartimenti dell’Università di Bologna che hanno partecipato volontariamente alla ricerca, di cui 30 hanno preso parte all’intervento. Gli strumenti utilizzati per la misurazione in ingresso e in uscita sono il Questionario sui Processi di Apprendimento e alcune scale del Questionario sulle Strategie di Apprendimento. Agli studenti del gruppo sperimentale è stato somministrato anche un questionario finale di valutazione del percorso formativo. Sono state inoltre effettuate alcune interviste a distanza di tempo come fase di follow up. Gli studenti in entrambi i gruppi affrontano sfide relative all’ambientamento nel contesto universitario italiano, con particolare riferimento a difficoltà linguistiche e di integrazione sociale. I principali fattori influenti sull’efficacia dello studio includono le barriere linguistiche, la gestione del tempo, la consapevolezza e l’uso delle strategie di studio. Nonostante emerga un miglioramento del gruppo sperimentale tra pre e post test, le differenze tra i due gruppi non sono risultate statisticamente significative. Tuttavia, i feedback forniti dagli studenti nel questionario di soddisfazione per il percorso formativo e nelle interviste post-intervento evidenziano percezioni positive sull’utilità del percorso, con benefici relativi al loro approccio allo studio.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

The development of microlectronic lab-on-a-chip devices (LOACs) can now be pursued thanks to the continous advances in silicon technology. LOACs are miniaturized devices whose aim is to perform in a more efficient way specific chemical or biological analysis protocols which are usually carried out with traditional laboratory equipment. In this application area, CMOS technology has the potential to integrate LOAC functionalities for cell biology applications in single chips, e.g. sensors, actuators, signal conditioning and processing circuits. In this work, after a review of the state of the art, the development of a CMOS prototype chip for individual cell manipulation and detection based on dielectrophoresis will be presented. Issues related to the embedded optical and capacitive detection of cells will be discussed together with the main experimental results obtained in manipulation and detection of living cells and microparticles.