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Resumo:
Nei primi due capitoli mi occupo del recupero del Barocco in ambito novecentesco e delle diverse letture e interpretazioni del Barocco e del Neobarocco, concetto che nasce dalla riflessione sul Barocco lungo tutto il Novecento. Riflessione che è stata anche una rivendicazione, a livello estetico, ma non solo, di una attualità o contemporaneità del Barocco, che accomuna tutta la riflessione sulla scoperta della cultura di un secolo, da Wölfflin a Benjamin, da Riegl a Anceschi. Si tratta anche di un rapporto fra Barocco storico e Neobarocco: se la stessa rivalutazione e riscoperta dell’arte del XVII secolo, dalla fine dell’Ottocento e lungo tutto il Novecento, ha coinciso con la sua costruzione terminologica ed ermeneutica, di questa nuova categoria è lo stesso approccio intellettuale contemporaneo che può definirsi, nella più ampia accezione, «neobarocco». Nel terzo capitolo, invece, ho approfondito il rapporto fra Gadda e il Barocco, partendo dal concetto di allegoria moderna di Walter Benjamin. Fondamentale per la mia ricerca è stato il libro di Gilles Deleuze, La piega. Leibniz e il barocco, che ha visto nell’opera del filosofo Leibniz (studiato anche dal proprio Gadda) la chiave di lettura per capire il Barocco nelle sue diverse manifestazioni. E anche il libro di Robert Dombroski, Gadda e il barocco, in cui si parte appunto dal concetto di barocco/neobarocco come punto di approccio per studiare il barocco di Gadda. Infatti, lo stile di Gadda risponde al canone barocco che il poststrutturalismo ha riaccolto nel vivo del dibattito estetico, si pensi ai contributi di Roland Barthes e di Severo Sarduy e, posteriormente, all’opera proprio di Deleuze. Nell’ultimo capitolo, poi, faccio un’analisi di Gadda traduttore di opere del Seicento spagnolo, opere che vengono da lui riscritte grazie alla rielaborazione del passato attraverso il suo linguaggio neobarocco.
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Multidetector row computed tomography over the last decade is commonly used in veterinary medicine. This new technology has an increased spatial and temporal resolution, could evaluate wider scanning range in shorter scanning time, providing an advanced imaging modality. Computed tomography angiographic studies are commonly used in veterinary medicine in order to evaluate vascular structures of the abdomen and the thorax. Pulmonary pathology in feline patients is a very common condition and usually is further evaluating with computed tomography. Up to date few references of the normal computed tomographic aspects of the feline thorax are reported. In this study a computed tomographic pulmonary angiography (CTPA) protocol is reported in normal cats and is compared with the up to date anatomical references. A CTPA protocol using a 64 MDCT in our study achieved high resolution images of the pulmonary arteries, pulmonary veins and bronchial lumen till the level of minor segmental branches. Feline pulmonary bronchial parenchyma demonstrates an architecture of mixed type with a monopedial model observed in the most anatomical parts and the dichotomic aspect is seen at the accessory lobe. The arterial and venous architecture is similar to the bronchial. Statistical analysis demonstrates the linear correlation of tracheal diameter to the felines weight. Vascular variations were noticed. The pulmonary venous system enters into the left atrium through three ostia (left cranial ostia: consisted of the anastomosis of the cranial and caudal portion of the left cranial pulmonary vein; right ostia: consisted of the anastomosis of the right cranial and middle pulmonary vein; and the caudal ostia: consisted of the anastomosis of the right and left caudal pulmonary vein). In conclusion CTPA is applicable in feline patients and provides an excellent imaging of the pulmonary arterial, venous and bronchial system till the level of minor segmental branches.
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The thesis work concerns X-ray spectrometry for both medical and space applications and is divided into two sections. The first section addresses an X-ray spectrometric system designed to study radiological beams and is devoted to the optimization of diagnostic procedures in medicine. A parametric semi-empirical model capable of efficiently reconstructing diagnostic X-ray spectra in 'middle power' computers was developed and tested. In addition, different silicon diode detectors were tested as real-time detectors in order to provide a real-time evaluation of the spectrum during diagnostic procedures. This project contributes to the field by presenting an improved simulation of a realistic X-ray beam emerging from a common X-ray tube with a complete and detailed spectrum that lends itself to further studies of added filtration, thus providing an optimized beam for different diagnostic applications in medicine. The second section describes the preliminary tests that have been carried out on the first version of an Application Specific Integrated Circuit (ASIC), integrated with large area position-sensitive Silicon Drift Detector (SDD) to be used on board future space missions. This technology has been developed for the ESA project: LOFT (Large Observatory for X-ray Timing), a new medium-class space mission that the European Space Agency has been assessing since February of 2011. The LOFT project was proposed as part of the Cosmic Vision Program (2015-2025).
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La rottura del Legamento Crociato Craniale (LCCr) rappresenta una delle patologie ortopediche di maggiore riscontro clinico nella specie canina. In seguito a rottura del LCCr si presenta un continuo slittamento craniale della tibia il quale esita in un processo osteoartrosico. La risoluzione chirurgica rappresenta la migliore soluzione terapeutica. Le tecniche chirurgiche extra-articolari con sfruttamento dei punti isometrici del ginocchio si presentano come delle procedure molto diffuse e utilizzate. Questa tesi propone di validare l’uso di un nuovo sistema di navigazione computerizzato-assistito per la valutazione cinematica durante la ricostruzione del LCCr nel cane, ma soprattutto di studiare e confrontare il comportamento e l’efficacia dopo ricostruzione TightRope (TR) in due diverse coppie di punti isometrici. Abbiamo effettuato due analisi in parallelo. La prima eseguendo interventi chirurgici con tecnica TR su 18 casi clinici e sfruttando il punto isometrico del femore (F2) e due diversi punti isometrici della tibia (T2 o T3). L’analisi prevedeva dei controlli postoperatori a 1, 3 e 6 mesi. Ad ogni controllo veniva effettuata una visita ortopedica, esami radiografici, un questionario di valutazione clinico e di soddisfazione del proprietario. Mentre nella ricerca Ex-Vivo abbiamo eseguito dei test su 14 preparati anatomici con l’utilizzo di un sistema di navigazione computerizzato per la rilevazione dei dati. L’analisi prevedeva la valutazione dell’articolazione in diversi stadi: LCCr intatto; LCCr rotto; dopo ricostruzione con TR in F2-T2 e tensionato a 22N, 44N e 99N; dopo ricostruzione con TR in F2-T3 e tensionato a 22N, 44N e 99N. Ad ogni stadio si eseguivano cinque test di valutazione, tra cui: Test del Cassetto, Test di compressione tibiale (TCT), Rotazione Interna/Esterna, Flesso/Estensione e Varo/Valgo. Lo scopo di tale studio è quello di confrontare tra loro i punti isometrici del ginocchio e di analizzare l’efficacia della tecnica TR nelle due differenti condizioni di isometria (F2-T2 e F2-T3).
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Fluxus è stato definito il più radicale e sperimentale movimento artistico degli anni Sessanta. Dalla prima comparsa ad oggi è stato osannato, analizzato, dimenticato e riscoperto molte volte, tuttora però rimane una delle più grandi incognite critiche della storia dell’arte del Novecento. La ricerca si sviluppa secondo uno schema tripartito: indagare origini, ascendenze e ispirazioni; collocare e contestualizzare il periodo di nascita e sviluppo; esaminare influenze e lasciti. Attraverso un confronto di manifesti, scritti autografi e opere si è cercato di verificare punti di contatto e di continuità tra Fluxus e le Avanguardie Storiche, con particolare riferimento a Futurismo e Dadaismo. Successivamente si è cercato di ricostruire le dinamiche che hanno portato, alla fine degli anni Cinquanta, al definirsi di un terreno fertile dal quale sono germinate esperienze strettamente legate quali Happening, Performance Art e lo stesso Fluxus, del quale si sono ripercorsi i cosiddetti “anni eroici” per evidenziarne le caratteristiche salienti. Nella terza sezione sono state individuate diverse ipotesi di continuazione dell’attitudine Fluxus, dal percorso storico-filologico dei precoci tentativi di musealizzazione, alle eredità dirette e indirette sulle generazioni successive di artisti, fino alla individuazione di idee e concetti la cui attualità rende Fluxus un elemento imprescindibile per la comprensione della cultura contemporanea.