21 resultados para Empirical-analysis
Resumo:
Nel corso degli ultimi anni si è assistito ad un ampio dibattito sull’uso della valutazione della ricerca nelle università e nelle strutture di ricerca. Nell’ambito di tale dibattito, nella presente tesi, vengono analizzate le più importanti metodologie per la valutazione della ricerca presenti a livello internazionale, i principali strumenti qualitativi di valutazione della ricerca (in particolare la peer review), gli strumenti quantitativi, quali la bibliometria, e le caratteristiche dei più importanti archivi bibliografici citazionali (es. Scopus, Web of Science), approfondendo i principali indicatori citazionali utilizzati nelle scienze umane e sociali (es. Indice H). Inoltre la tesi affronta il tema dell’impatto socio-economico della ricerca e le principali criticità di questo innovativo strumento, attraverso uno studio di caso realizzato nel Regno Unito. Una successiva analisi empirica riguarda le principali liste di riviste realizzate a livello internazionale e nazionale, nel settore scientifico di Storia e Filosofia della scienza. I risultati degli studi mostrano che le liste internazionali di riviste possono rappresentare, un punto di partenza a cui devono necessariamente essere affiancati altri strumenti di valutazione (peer review, analisi citazionali, etc); mentre le liste nazionali rischiano, invece, di essere uno strumento poco utile ed in alcuni casi inadeguato al fine di una corretta valutazione della ricerca, a causa della scarsa internazionalizzazione dei repertori e dei giudizi generalmente troppo elevati attribuiti alle riviste. Un ulteriore risultato raggiunto nella presente tesi riguarda la valutazione della ricerca nelle diverse discipline scientifiche: nelle Scienze umane e sociali risulta esserci uno scarso grado di presenza di pubblicazioni scientifiche nei principali archivi bibliografici e citazionali internazionali. Questa situazione limita fortemente l’attendibilità delle analisi statistiche basate su indici e indicatori quantitativi, per valutare la produttività scientifica di un ricercatore, oppure di una istituzione di ricerca.
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La tesi affronta il tema dell'innovazione della scuola, oggetto di costante attenzione da parte delle organizzazioni internazionali e dei sistemi educativi nazionali, per le sue implicazioni economiche, sociali e politiche, e intende portare un contributo allo studio sistematico e analitico dei progetti e delle esperienze di innovazione complessiva dell'ambiente di apprendimento. Il concetto di ambiente di apprendimento viene approfondito nelle diverse prospettive di riferimento, con specifica attenzione al framework del progetto "Innovative Learning Environments" [ILE], dell’Organisation For Economic And Cultural Development [OECD] che, con una prospettiva dichiaratamente olistica, individua nel dispositivo dell’ambiente di apprendimento la chiave per l’innovazione dell’istruzione nella direzione delle competenze per il ventunesimo Secolo. I criteri presenti nel quadro di riferimento del progetto sono stati utilizzati per un’analisi dell’esperienza proposta come caso di studio, Scuola-Città Pestalozzi a Firenze, presa in esame perché nell’anno scolastico 2011/2012 ha messo in pratica appunto un “disegno” di trasformazione dell’ambiente di apprendimento e in particolare dei caratteri del tempo/scuola. La ricerca, condotta con una metodologia qualitativa, è stata orientata a far emergere le interpretazioni dei protagonisti dell’innovazione indagata: dall’analisi del progetto e di tutta la documentazione fornita dalla scuola è scaturita la traccia per un focus-group esplorativo attraverso il quale sono stati selezionati i temi per le interviste semistrutturate rivolte ai docenti (scuola primaria e scuola secondaria di primo grado). Per quanto concerne l’interpretazione dei risultati, le trascrizioni delle interviste sono state analizzate con un approccio fenomenografico, attraverso l’individuazione di unità testuali logicamente connesse a categorie concettuali pertinenti. L’analisi dei materiali empirici ha permesso di enucleare categorie interpretative rispetto alla natura e agli scopi delle esperienze di insegnamento/apprendimento, al processo organizzativo, alla sostenibilità. Tra le implicazioni della ricerca si ritengono particolarmente rilevanti quelle relative alla funzione docente.
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La tesi si propone l’obiettivo di indagare le modalità di interazione tra conoscenze tecnico-scientifiche e dato normativo, a partire dallo studio delle c.d. norme tecniche, ossia le norme, dotate di forza giuridica o meno, elaborate sulla base di conoscenze tecnico-scientifiche. La ricerca analizza diversi settori dell’ordinamento, accomunati da un’elevata influenza di saperi tecnici e al tempo stesso da un’indubbia rilevanza dal punto di vista costituzionale (la disciplina delle sperimentazioni cliniche dei farmaci, quella delle emissioni inquinanti di origine industriale e quella relativa agli standard di sicurezza dei prodotti), individuando quelle che al loro interno si possono considerare norme tecniche e mettendone in luce sia i profili formali (in quali atti-fonte sono contenute, quale natura giuridica presentano) che il procedimento di formazione, con particolare attenzione ai soggetti che vi prendono parte. Si propone quindi una sistematizzazione degli elementi emersi dall’indagine a partire da due diverse prospettive: in primo luogo tali dati vengono analizzati dal punto di vista dogmatico, individuando i diversi meccanismi di ingresso del dato tecnico-scientifico nel tessuto normativo (incorporazione nella norma giuridica, impiego di clausole generali, rinvio a norme extra-giuridiche), al fine di mettere in luce eventuali profili problematici per quanto riguarda il sistema delle fonti. La seconda prospettiva prende invece quale punto di riferimento il “centro di elaborazione sostanziale” delle norme considerate, al fine di evidenziarne i diversi fattori di legittimazione: a partire da esigenze di armonizzazione della disciplina e dall’assunto della neutralità delle conoscenze tecnico-scientifiche rispetto agli interessi coinvolti, l’elaborazione delle norme tecniche vede infatti un significativo ripensamento degli equilibri non solo fra attori pubblici e privati, ma anche tra legittimazione politica e legittimazione “tecnica” della scelta normativa. A tali aspetti è dedicata la parte conclusiva del lavoro, in particolare per quanto riguarda la conformità rispetto al disegno costituzionale.
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The dissertation is structured in three parts. The first part compares US and EU agricultural policies since the end of WWII. There is not enough evidence for claiming that agricultural support has a negative impact on obesity trends. I discuss the possibility of an exchange in best practices to fight obesity. There are relevant economic, societal and legal differences between the US and the EU. However, partnerships against obesity are welcomed. The second part presents a socio-ecological model of the determinants of obesity. I employ an interdisciplinary model because it captures the simultaneous influence of several variables. Obesity is an interaction of pre-birth, primary and secondary socialization factors. To test the significance of each factor, I use data from the National Longitudinal Survey of Adolescent Health. I compare the average body mass index across different populations. Differences in means are statistically significant. In the last part I use the National Survey of Children Health. I analyze the effect that family characteristics, built environment, cultural norms and individual factors have on the body mass index (BMI). I use Ordered Probit models and I calculate the marginal effects. I use State and ethnicity fixed effects to control for unobserved heterogeneity. I find that southern US States tend have on average a higher probability of being obese. On the ethnicity side, White Americans have a lower BMI respect to Black Americans, Hispanics and American Indians Native Islanders; being Asian is associated with a lower probability of being obese. In neighborhoods where trust level and safety perception are higher, children are less overweight and obese. Similar results are shown for higher level of parental income and education. Breastfeeding has a negative impact. Higher values of measures of behavioral disorders have a positive and significant impact on obesity, as predicted by the theory.
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This thesis aims at investigating a new approach to document analysis based on the idea of structural patterns in XML vocabularies. My work is founded on the belief that authors do naturally converge to a reasonable use of markup languages and that extreme, yet valid instances are rare and limited. Actual documents, therefore, may be used to derive classes of elements (patterns) persisting across documents and distilling the conceptualization of the documents and their components, and may give ground for automatic tools and services that rely on no background information (such as schemas) at all. The central part of my work consists in introducing from the ground up a formal theory of eight structural patterns (with three sub-patterns) that are able to express the logical organization of any XML document, and verifying their identifiability in a number of different vocabularies. This model is characterized by and validated against three main dimensions: terseness (i.e. the ability to represent the structure of a document with a small number of objects and composition rules), coverage (i.e. the ability to capture any possible situation in any document) and expressiveness (i.e. the ability to make explicit the semantics of structures, relations and dependencies). An algorithm for the automatic recognition of structural patterns is then presented, together with an evaluation of the results of a test performed on a set of more than 1100 documents from eight very different vocabularies. This language-independent analysis confirms the ability of patterns to capture and summarize the guidelines used by the authors in their everyday practice. Finally, I present some systems that work directly on the pattern-based representation of documents. The ability of these tools to cover very different situations and contexts confirms the effectiveness of the model.