29 resultados para DETAILED ANALYSIS


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Oggetto di questo lavoro è un’analisi dettagliata di un campione ristretto di riprese televisive della Quinta Sinfonia di Beethoven, con l’obiettivo di far emergere il loro meccanismo costruttivo, in senso sia tecnico sia culturale. Premessa dell’indagine è che ciascuna ripresa sia frutto di un’autorialità specifica che si sovrappone alle due già presenti in ogni esecuzione della Quinta Sinfonia, quella del compositore e quella dell’interprete, definita perciò «terza autorialità» riassumendo nella nozione la somma di contributi specifici che portano alla produzione di una ripresa (consulente musicale, regista, operatori di ripresa). La ricerca esamina i rapporti che volta a volta si stabiliscono fra i tre diversi piani autoriali, ma non mira a una ricostruzione filologica: l’obiettivo non è ricostruire le intenzioni dell’autore materiale quanto di far emergere dall’esame della registrazione della ripresa, così com’è data a noi oggi (spesso in una versione già più volte rimediata, in genere sotto forma di dvd commercializzato), scelte tecniche, musicali e culturali che potevano anche essere inconsapevoli. L’analisi dettagliata delle riprese conferma l’ipotesi di partenza che ci sia una sorta di sistema convenzionale, quasi una «solita forma» o approccio standardizzato, che sottende la gran parte delle riprese; gli elementi che si possono definire convenzionali, sia per la presenza sia per la modalità di trattamento, sono diversi, ma sono soprattutto due gli aspetti che sembrano esserne costitutivi: il legame con il rito del concerto, che viene rispettato e reincarnato televisivamente, con la costruzione di una propria, specifica aura; e la presenza di un paradigma implicito e sostanzialmente ineludibile che pone la maggior parte delle riprese televisive entro l’alveo della concezione della musica classica come musica pura, astratta, che deve essere compresa nei suoi propri termini.

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In this work I reported recent results in the field of Statistical Mechanics of Equilibrium, and in particular in Spin Glass models and Monomer Dimer models . We start giving the mathematical background and the general formalism for Spin (Disordered) Models with some of their applications to physical and mathematical problems. Next we move on general aspects of the theory of spin glasses, in particular to the Sherrington-Kirkpatrick model which is of fundamental interest for the work. In Chapter 3, we introduce the Multi-species Sherrington-Kirkpatrick model (MSK), we prove the existence of the thermodynamical limit and the Guerra's Bound for the quenched pressure together with a detailed analysis of the annealed and the replica symmetric regime. The result is a multidimensional generalization of the Parisi's theory. Finally we brie y illustrate the strategy of the Panchenko's proof of the lower bound. In Chapter 4 we discuss the Aizenmann-Contucci and the Ghirlanda-Guerra identities for a wide class of Spin Glass models. As an example of application, we discuss the role of these identities in the proof of the lower bound. In Chapter 5 we introduce the basic mathematical formalism of Monomer Dimer models. We introduce a Gaussian representation of the partition function that will be fundamental in the rest of the work. In Chapter 6, we introduce an interacting Monomer-Dimer model. Its exact solution is derived and a detailed study of its analytical properties and related physical quantities is performed. In Chapter 7, we introduce a quenched randomness in the Monomer Dimer model and show that, under suitable conditions the pressure is a self averaging quantity. The main result is that, if we consider randomness only in the monomer activity, the model is exactly solvable.

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L’anguilla europea, è una specie eurialina catadroma con un complesso ciclo biologico: l’area di riproduzione, unica, si trova molto distante da quella di distribuzione. La specie necessita di una gestione dello stock a fini conservazionistici. Il problema è europeo: lo stock è unico, distribuito in Europa e nell’Africa settentrionale, si riproduce in Atlantico ed è panmittico. C’è preoccupazione per il declino del reclutamento e delle catture di adulti. Lo scopo del progetto è di individuare possibili unità di stock nella penisola italiana. La ricerca è basata sullo studio degli otoliti mediante analisi morfometrica e microchimica. I contorni degli otoliti sono sottoposti ad analisi ellittica di Fourier per individuare eventuali gruppi. Gli otoliti sono stati levigati per effettuare: letture d’età, indagini microstrutturali al SEM delle fasi larvali, analisi microchimiche LA-ICP-MS del nucleo, studiarne l’origine e valutare l’ambiente di sviluppo. Le indagini morfometriche mostrano evidenti pattern ontogenetici, ma non legati ocorrelati alla località, sesso o anno di nascita. Le indagini microstrutturali hanno evidenziano l’alto contenuto organico nucleare, un pattern comune di crescita ed eventi chiave delle fasi larvali, con una media di 212 anelli giornalieri. La microchimica rivela che le larve si sviluppano in acque salate fino alla metamorfosi, poi migrano verso acque meno salate. Le analisi su campioni nati nello stesso anno, evidenziano due gruppi: individui di rimonta naturale e individui di ripopolamento. I profili nucleo bordo evidenziano la permanenza a salinità intermedie degli adulti. L’attività di ricerca si è dimostrata proficua dal punto di vista tecnico con la messa a punto di protocolli innovativi e con forti ricadute sulla riduzione dei tempi e costi d’analisi. Il debole segnale di possibili unità di stock andrà verificato in futuro mediante analisi più dettagliate discriminando meglio la storia di ogni singolo individuo.

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L'elaborato, dopo aver esaminato le modifiche operate dalla legge n. 190 del 2012, svolge una dettagliata analisi della giurisprudenza intervenuta in seguito all'approvazione della riforma.

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Lo scritto ha l’obiettivo di definire dinamiche e cronologie di quel complesso processo espansionistico che portò Roma alla conquista dei territori dell’Ager Gallicus, partendo dall’analisi dettagliata della cultura materiale e dei rispettivi contesti di provenienza emersi dalle recenti indagini archeologiche realizzate dal Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’Università degli Studi di Bologna nella città di Senigallia. In armonia con quanto testimoniato dalle sequenze stratigrafiche documentate, si delineano quattro principali fasi di vita dell’abitato: la prima preromana, la seconda riferibile alla prima fase di romanizzazione del sito, la terza inerente allo sviluppo dell’insediamento con la fondazione della colonia romana e l’ultima riferibile all’età repubblicana. Emerge con chiarezza la presenza già dalla fine del IV-inizio III a.C., di un insediamento romano nel territorio della città, sviluppatosi con la fondazione di un’area sacra e la predisposizione di un’area produttiva. La scelta del sito di Sena Gallica fu strategica: un territorio idoneo allo sfruttamento agricolo e utile come testa di ponte per la conquista dei territori del Nord Italia. Inoltre, questo centro aveva già intrecciato rapporti commerciali con gli insediamenti costieri adriatici e mediterranei. La presenza di ceramica di produzione locale, il rinvenimento di elementi distanziatori e le caratteristiche geomorfologiche del sito, fanno ipotizzare la presenza in loco di un’officina ceramica. Ciò risulta di grande importanza dato che tutte le attestazioni ceramiche prodotte localmente e rinvenute nel territorio, fino ad oggi sono attribuite alle officine di Aesis e Ariminum. Dunque Sena Gallica sarebbe stata un centro commerciale e produttivo. La precoce presenza di ceramica a Vernice Nera di tipo romano-laziale prodotte localmente prima dell’istituzione ufficiale della colonia, che permette di ipotizzare uno stanziamento di piccoli gruppi di Romani in territori appena conquistati ma non ancora colonizzati, attestata a Sena Gallica, trova riscontro anche in altri centri adriatici come Ariminum, Aesis, Pisaurum, Suasa e Cattolica.

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Il lavoro verifica l’ipotesi dell’esistenza, durante la tarda repubblica romana (133-44 a.C.), di uno stile oratorio riconoscibile come proprio dei populares. Per identificarne le caratteristiche tecniche distintive si procede, previa revisione e aggiornamento dell’edizione critica di riferimento (Malcovati 19764), alla traduzione delle testimonianze e dei frammenti oratori relativi ai 25 principali esponenti della pars popularis (da P. Licinio Crasso Divite Muciano a G. Scribonio Curione il Giovane) e al commento di tali testi. Nell’introduzione vengono discussi, alla luce di un’esposizione dettagliata dei relativi status quaestionis e di una rilettura delle fonti, i seguenti punti: esistenza dei populares; identificazione degli oratori populares; modalità di selezione e trasmissione del materiale oratorio e caratteristiche della sua tradizione; stato del materiale e modalità migliori di edizione; eloquentia popularis in Cicerone (impiegata anche dagli ottimati); stile oratorio di Gaio Gracco, di Giulio Cesare e degli oratori graccani, mariani e cesariani; riformulazione della categoria critica (eloquentia popularium) e conclusioni storiche e stilistiche. Nella trattazione sono integrati i risultati della ricerca, che consentono di formulare di volta in volta un giudizio autonomo. I dati vengono proposti anche in forma di tabelle in tre appendici, che presentano: l’attività politico-legislativa di G. Gracco, Saturnino, Clodio e Cesare a confronto (1), le figure e gli aspetti retorici rilevati nei frammenti (2.1), i giudizi sullo stile e le qualità retoriche riscontrati nelle testimonianze (2.2). Nel commento si rende ragione delle principali questioni filologiche, storiche e storiografiche relative a ciascun passo, mentre il focus è posto sugli aspetti linguistici e retorici. Vengono messe in luce le indicazioni offerte dalla fonte sul contesto performativo, per poi passare all’analisi puntuale (sinora un desideratum della critica) degli argumenta e dello stile oratorio e studiare, infine, come tali dati si inseriscano nel quadro complessivo dell’eloquenza di questo gruppo di oratori.

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Understanding why market manipulation is conducted, under which conditions it is the most profitable and investigating the magnitude of these practices are crucial questions for financial regulators. Closing price manipulation induced by derivatives’ expiration is the primary subject of this thesis. The first chapter provides a mathematical framework in continuous time to study the incentive to manipulate a set of securities induced by a derivative position. An agent holding a European-type contingent claim, depending on the price of a basket of underlying securities, is considered. The agent can affect the price of the underlying securities by trading on each of them before expiration. The elements of novelty are at least twofold: (1) a multi-asset market is considered; (2) the problem is solved by means of both classic optimisation and stochastic control techniques. Both linear and option payoffs are considered. In the second chapter an empirical investigation is conducted on the existence of expiration day effects on the UK equity market. Intraday data on FTSE 350 stocks over a six-year period from 2015-2020 are used. The results show that the expiration of index derivatives is associated with a rise in both trading activity and volatility, together with significant price distortions. The expiration of single stock options appears to have little to no impact on the underlying securities. The last chapter examines the existence of patterns in line with closing price manipulation of UK stocks on option expiration days. The main contributions are threefold: (1) this is one of the few empirical studies on manipulation induced by the options market; (2) proprietary equity orderbook and transaction data sets are used to define manipulation proxies, providing a more detailed analysis; (3) the behaviour of proprietary trading firms is studied. Despite the industry concerns, no evidence is found of this type of manipulative behaviour.

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Il lavoro descritto in questo elaborato indaga la presenza dei tratti dell’italiano neostandard in un corpus di produzioni scolastiche scritte, con particolare attenzione all’uso di indicativo e congiuntivo nelle frasi completive. In particolare, delle tendenze di ristandardizzazione selezionate si osservano gli usi linguistici di alunni/e, le correzioni imposte dai/dalle docenti e le indicazioni delle grammatiche per la scuola; questa ricognizione permette di tracciare un quadro generale degli atteggiamenti della scuola nei confronti dei tratti del neostandard. La seconda parte dell’elaborato è dedicata a un’analisi dell’alternanza modale nelle subordinate completive; in primo luogo, si espone una revisione della letteratura sulla complementazione, sulla modalità e sul congiuntivo in italiano, con un focus particolare sulla sua recessione; in seguito, si procede all’analisi del fenomeno sulla base dei dati appositamente raccolti nelle scuole che hanno partecipato all'indagine. In secondo luogo, l’accettabilità dell’indicativo pro congiuntivo in testi scritti a scuola viene ulteriormente indagata tramite la somministrazione di un compito di correzione ai/alle docenti. L’ultima parte dell’elaborato accoglie un’analisi approfondita delle grammatiche per la scuola, la cui trattazione del congiuntivo è messa in relazione con le osservazioni della letteratura specialistica; ciò permette di completare il quadro riguardo agli atteggiamenti della scuola e di proporre riflessioni di natura glottodidattica.

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The urgent need for alternative solutions mitigating the impacts of human activities on the environment has strongly opened new challenges and opportunities in view of the energy transition. Indeed, the automotive industry is going through a revolutionary moment in its quest to reduce its carbon footprint, with biofuels being one of the viable alternatives. The use of different classes of biofuels as fuel additives/standalone components has attracted the attention of many researchers. Despite their beneficial effects, biofuel’s combustion can also result in the production of undesirable pollutants, requiring complete characterization of the phenomena occurring during their production and consumption. Industrial scale-up of biomass conversion is challenging owing to the complexity of its chemistry and transport phenomena involved in the process. In this view, the role of solid-phase and gas-phase chemistry is paramount. Thus, this study is devoted to detailed analysis of physical-chemical phenomena characterizing biomass pyrolysis and biofuel oxidation. The pyrolysis mechanism has been represented by 20 reactions whereas, the gas-phase kinetic models; manually upgraded model (KiBo_MU) and automated model (KiBo_AG), comprises 141 species and 453 reactions, and 631 species and 28329 reactions, respectively. The accuracy of the kinetic models was tested against experimental data and the models captured experimental trends very well. While the development and validation of detailed kinetic mechanisms is the main deliverable of this project, the realized procedure integrating schematic classifications with methodologies for the identification of common decomposition pathways and intermediates represents an additional source of novelty. Besides, the fundamentally oriented nature of the adopted method allows the identification of most relevant reactions and species under the operating conditions different industrial applications, paving the way for reduced kinetic mechanisms. Ultimately, the resulting detailed mechanisms can be used to integrate with more complex fluid dynamics model to accurately reproduce the behavior of real systems and reactors.

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In this thesis, a TCAD approach for the investigation of charge transport in amorphous silicon dioxide is presented for the first time. The proposed approach is used to investigate high-voltage silicon oxide thick TEOS capacitors embedded in the back-end inter-level dielectric layers for galvanic insulation applications. In the first part of this thesis, a detailed review of the main physical and chemical properties of silicon dioxide and the main physical models for the description of charge transport in insulators are presented. In the second part, the characterization of high-voltage MIM structures at different high-field stress conditions up to the breakdown is presented. The main physical mechanisms responsible of the observed results are then discussed in details. The third part is dedicated to the implementation of a TCAD approach capable of describing charge transport in silicon dioxide layers in order to gain insight into the microscopic physical mechanisms responsible of the leakage current in MIM structures. In particular, I investigated and modeled the role of charge injection at contacts and charge build-up due to trapping and de-trapping mechanisms in the oxide layer to the purpose of understanding its behavior under DC and AC stress conditions. In addition, oxide breakdown due to impact-ionization of carriers has been taken into account in order to have a complete representation of the oxide behavior at very high fields. Numerical simulations have been compared against experiments to quantitatively validate the proposed approach. In the last part of the thesis, the proposed approach has been applied to simulate the breakdown in realistic structures under different stress conditions. The TCAD tool has been used to carry out a detailed analysis of the most relevant physical quantities, in order to gain a detailed understanding on the main mechanisms responsible for breakdown and guide design optimization.

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La tesi si concentra sull'analisi del linguaggio economico, prestando particolare attenzione alla sua terminologia. L'importanza della terminologia economica risiede nella sua capacità di facilitare una comunicazione efficace nel campo dell'economia e di permettere una comprensione più ampia dei fenomeni economici da parte del pubblico. Tuttavia, a causa della sua complessità e specificità, essa può risultare difficile da comprendere per il pubblico laico. La ricerca affronta tre questioni chiave: definire la natura della terminologia economica e l'approccio più adatto per descriverla, determinare il livello di comprensione della terminologia economica e le variabili sociali ad essa correlate, e individuare le strategie migliori per diffondere la terminologia economica nella società. Per rispondere a queste domande, l'indagine si avvale di un approccio multidisciplinare che fonde linguistica, sociolinguistica e terminologia. Il risultato è un'analisi profonda del lessico economico e delle sue collocazioni, della comprensione della terminologia da parte del pubblico e delle strategie per migliorare tale comprensione e la sua diffusione.

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Rhodamine B (RB) has been successfully exploited in the synthesis of light harvesting systems, but since RB is prone to form dimers acting as quenchers for the fluorescence, high energy transfer efficiencies can be reached only when using bulky and hydrophobic counterions acting as spacers between RBs. In this PhD thesis, a multiscale theoretical study aimed at providing insights into the structural, photophysical and optical properties of RB and its aggregates is presented. At the macroscopic level (no atomistic details) a phenomenological model describing the fluorescence decay of RB networks in presence of both quenching from dimers and exciton-exciton annihiliation is presented and analysed, showing that the quenching from dimers affects the decay only at long times, a feature that can be exploited in global fitting analysis to determine relevant chemical and photophysical information. At the mesoscopic level (atomistic details but no electronic structure) the RB aggregation in water in presence of different counterions is studied with molecular dynamics (MD) simulations. A new force field has been parametrized for describing the RB flexibility and the RB-RB interaction driving the dimerization. Simulations correctly predict the RB/counterion aggregation only in presence of bulky and hydrophobic counterion and its ability to prevent the dimerization. Finally, at the microscopic level, DFT calculations are performed to demonstrate the spacing action of bulky counterions, but standard TDDFT calculations are showed to fail in correctly describing the excited states of RB and its dimers. Moreover, also standard procedures proposed in literature for obtaining ad hoc functionals are showed to not work properly. A detailed analysis on the effect of the exact exchange shows that its short-range contribution is the crucial quantity for ameliorating results, and a new functional containing a proper amount of such an exchange is proposed and successfully tested.

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A partire dagli anni '20 del XX secolo, con la partecipazione a esposizioni internazionali, l'arte cinese ha intrapreso un'indagine approfondita sulla propria ricchezza e complessità culturale, inserendosi progressivamente nel contesto del panorama artistico globale. In questo quadro, l'adesione della Cina alla Biennale di Venezia si configura come sintesi della ricchezza culturale cinese, in cui l'impiego di opere connesse ai "Caratteri cinesi" si rivela uno strumento di divulgazione privilegiato per la propria cultura. Un'analisi dettagliata del percorso espositivo della Cina evidenzia tre momenti di rilievo legati ai "Caratteri cinesi": il "Book from the Sky" di Xu Bing (1993), "The Boat" di Hsiao Chin (2000) e "United Nations" di Gu Wenda (2017). Il presente lavoro si intende di esaminare criticamente queste tre esperienze, indagando l'interazione tra l'esplorazione culturale e la sua rappresentazione nell'ambito specifico della Biennale. Attraverso un'analisi fondata sul dibattito relativo all'arte globale e al multiculturalismo, all'arte contemporanea cinese e alla sua proiezione internazionale, nonché sullo studio della storia delle partecipazioni cinesi alle mostre internazionali e alla Biennale di Venezia a partire dal XX secolo, la ricerca si concentra sulle suddette partecipazioni legate ai "Caratteri cinesi", valutando l'impatto dei principi curatoriali della Biennale su di esse. Viene esplorato altresì il modo in cui gli artisti hanno investigato e manifestato le loro riflessioni culturali attraverso le loro opere, contribuendo al dialogo sulla diversità culturale e sull'articolazione di valori dalla prospettiva dell'arte globale contemporanea. L'analisi si sofferma sulle strategie culturali realizzate dagli artisti nel contesto delle esposizioni globalizzate, evidenziando uno stato di contaminazione culturale. L'invito è quello ad una riflessione critica e a una valutazione del suo impatto sulla reinvenzione del contributo cinese alla narrazione futura della storia dell'arte globale. In tal modo, lo studio apre nuovi orizzonti investigativi, proponendo direzioni future di ricerca.

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Ziel dieser Dissertation ist es, die grundlegenden philosophisch-theoretischen Implikationen von Schellings letzter systematischer Darlegung seiner Naturphilosophie nach dem Berliner Textfragment von 1843/44, der “Darstellung des Naturprocesses”, zu untersuchen. Angesichts der sich zwischen den 1830 und den 1860 Jahren in Berlin abzeichnenden neuen intellektuellen Tendenzen und der Entwicklungen in den Naturwissenschaften legt Schelling hier die Grundlagen für eine allgemeine Ontologie des Wirklichen in kritischer Auseinandersetzung mit Kants transzendentalem Idealismus. Innerhalb des systematischen Horizonts der "apriorischen Vernunftwissenschaft" oder "negativen Philosophie" stellt er im ersten Teil seines Werkes die Prinzipien fest, die die „Idee des Existierenden“ ausmachen, und beschreibt die rationale Operation, die durchgeführt werden muss, um zum Gedanken einer „Welt außer der Idee“ zu gelangen. Die philosophisch-systematischen Annahmen, die mit dem Übergang von der bloßen Idee des Existierenden zum Gedanken der außeridealen Welt verbunden sind, werden im ersten Kapitel dieser Dissertation untersucht. Im zweiten Teil seines Werkes definiert Schelling durch eine detaillierte Analyse von Kants Transzendentalen Ästhetik den Raum als diejenige Form, in der uns die Existenzen als voneinander getrennt vorstellen lassen. Obwohl der Zeitbegriff von Schelling nur am Rande behandelt wird, trägt er zusammen mit dem Raum dazu bei, die erste ontologische Grundstruktur der außeridealen Welt zu definieren. Die Analyse von Schellings Konzeption der raumzeitlichen Grundstruktur der außeridealen Welt stellt das Thema des zweiten Kapitels dieser Dissertation dar. Schließlich bestimmt Schelling im dritten Teil seines Werkes die Finalität als diejenige Kausalitätsform, die es ermöglicht, die außerideale Welt als einen werdenden Kontext zu verstehen, dessen Entwicklungsstufen die siderische Welt, die unorganische Welt und die organische Welt sind. Die Schelling‘sche Definition der Teleologie der Natur als zweite ontologische Grundstruktur der außeridealen Welt ist das Thema des dritten Kapitels dieser Dissertation.