272 resultados para modelli istereticiopensees
Resumo:
A partire dalla caduta di Costantinopoli (1453) il problema dell’espansionismo ottomano acquisì progressiva importanza negli equilibri politici europei, scandendo con momenti di tregua e ostilità i rapporti tra Ponente e Levante per i successivi due secoli. Le conseguenze di tali tensioni politiche si riversarono sulla ritrattistica dei principi europei, il cui nuovo ruolo di eroi antiturchi trovò espressione, coerentemente con la diffusa lettura del problema ottomano in un’ottica di comparatio temporum, nell’istituzione di parallelismi con figure d’eroi antecedenti, della storia o del mito. Tali immagini allegoriche principesche hanno costituito il soggetto del presente studio e sono state indagate attraverso tre focus su altrettanti contesti cronologici, compresi tra la presa turca della capitale dell’Impero bizantino e la riconquista cristiana di Tunisi (1535). La considerazione di questo arco temporale, meno indagato rispetto a cronologie successive, ha consentito di individuare e rendere ragione di alcune specificità iconografiche delle immagini allegoriche dei principi antiturchi: tra queste in primis è emerso un movimento oscillatorio tra il riuso di iconografie sacrali-cavalleresche, di matrice crociata, e l’impiego di un repertorio di modelli eroici antichi, elaborato ad hoc nel detto frangente storico-culturale, le cui origini sono state rintracciate negli scritti encomiastici ed esortativi degli umanisti italiani attivi nel secondo Quattrocento. I casi di studio presi in esame hanno inoltre conferito alla ricerca un carattere d’interesse anche in rapporto agli studi sulla ritrattistica d’identificazione, annoverando una serie di diverse forme di espressione visiva della comparazione eroica, delle quali il ritratto in veste eroica costituisce la manifestazione più compiuta. Sia sul frangente iconografico sia su quello tipologico, i risultati ottenuti della ricerca sono infine stati verificati, in sede di conclusioni, su un succinto corpus di opere esteso al tardo Cinquecento e al Seicento.
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Le tecniche di Machine Learning sono molto utili in quanto consento di massimizzare l’utilizzo delle informazioni in tempo reale. Il metodo Random Forests può essere annoverato tra le tecniche di Machine Learning più recenti e performanti. Sfruttando le caratteristiche e le potenzialità di questo metodo, la presente tesi di dottorato affronta due casi di studio differenti; grazie ai quali è stato possibile elaborare due differenti modelli previsionali. Il primo caso di studio si è incentrato sui principali fiumi della regione Emilia-Romagna, caratterizzati da tempi di risposta molto brevi. La scelta di questi fiumi non è stata casuale: negli ultimi anni, infatti, in detti bacini si sono verificati diversi eventi di piena, in gran parte di tipo “flash flood”. Il secondo caso di studio riguarda le sezioni principali del fiume Po, dove il tempo di propagazione dell’onda di piena è maggiore rispetto ai corsi d’acqua del primo caso di studio analizzato. Partendo da una grande quantità di dati, il primo passo è stato selezionare e definire i dati in ingresso in funzione degli obiettivi da raggiungere, per entrambi i casi studio. Per l’elaborazione del modello relativo ai fiumi dell’Emilia-Romagna, sono stati presi in considerazione esclusivamente i dati osservati; a differenza del bacino del fiume Po in cui ai dati osservati sono stati affiancati anche i dati di previsione provenienti dalla catena modellistica Mike11 NAM/HD. Sfruttando una delle principali caratteristiche del metodo Random Forests, è stata stimata una probabilità di accadimento: questo aspetto è fondamentale sia nella fase tecnica che in fase decisionale per qualsiasi attività di intervento di protezione civile. L'elaborazione dei dati e i dati sviluppati sono stati effettuati in ambiente R. Al termine della fase di validazione, gli incoraggianti risultati ottenuti hanno permesso di inserire il modello sviluppato nel primo caso studio all’interno dell’architettura operativa di FEWS.
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Il locus CYYR1 identificato e clonato sul cromosoma 21 umano è stato caratterizzato dal punto di vista molecolare come un sistema multitrascritto, esclusivo dei vertebrati che ad oggi è orfano di una funzione specifica. Dati presenti in lettura e rintracciati mostrano una possibile relazione tra il gene CYYR1 e il pathway di Sonic Hedgehog (SHH). In questo progetto di tesi è stato utilizzato il modello animale Danio rerio per indagare il ruolo funzionale dell’ortologo (cyyr1), attraverso esperimenti di gain e loss of function che hanno permesso di dimostrare un suo coinvolgimento nello sviluppo del sistema nervoso centrale, del cuore e del tessuto muscolare. Lo studio dell’ortologo in zebrafish è stato associato all’utilizzo di linee cellulari di rabdomiosarcoma umano. I risultati ottenuti dall’induzione al differenziamento miogenico di queste linee, insieme ai dati ottenuti in Danio rerio, confermano il possibile coinvolgimento del gene CYYR1 nella miogenesi. Lo studio delle relazione tra il pathway di SHH e l’espressione del gene CYYR1 è stato condotto in entrambi i modelli con l’utilizzo di differenti inibitori della via di segnalazione. I risultati ottenuti mostrano che sistemi inibitori agenti direttamente sul recettore SMO riducono l’espressione del gene. Un dato inaspettato in Danio rerio ottenuto durante questi esperimenti di inibizione, ha aperto una nuova linea di ricerca in collaborazione con l’Università di Warwick tesa a verificare la relazione tra il gene cyyr1 e il gene lefty1. Gli esperimenti condotti presso il laboratorio della Prof.ssa Sampath hanno dimostrato la localizzazione del prodotto proteico cyyr1 in Danio rerio e indagato co-localizzazioni con la proteina lefty1. Infine, in collaborazione con Dr. Deflorian e della Prof.ssa Pistocchi, è stato generato un mutante di Danio rerio deleto per il gene cyyr1 con la tecnica CRISPR/Cas9. La caratterizzazione del mutante cyyr1 -/- ha confermato alcuni dei dati ottenuti attraverso esperimenti di loss of function.
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La ricerca si pone l’obiettivo di analizzare strumenti e metodi per l’applicazione dell’H-BIM comprendendone le criticità e fornendo soluzioni utili in questo campo. Al contempo la finalità non è circoscrivibile alla semplice produzione di modelli 3D semanticamente strutturati e parametrici a partire da una nuvola di punti ottenuta con un rilievo digitale, ma si propone di definire i criteri e le metodiche di applicazione delle H-BIM all’interno dell’intero processo. L’impostazione metodologica scelta prevede un processo che parte dalla conoscenza dello stato dell’arte in tema di H-BIM con lo studio dell’attuale normativa in materia e i casi studio di maggior rilevanza. Si è condotta una revisione critica completa della letteratura in merito alla tecnologia BIM e H-BIM, analizzando esperienze di utilizzo della tecnologia BIM nel settore edile globale. Inoltre, al fine di promuovere soluzioni intelligenti all’interno del Facility Management è stato necessario analizzare le criticità presenti nelle procedure, rivedere i processi e i metodi per raccogliere e gestire i dati, nonché individuare le procedure adeguate per garantire il successo dell’implementazione. Sono state evidenziate le potenzialità procedurali e operative legate all’uso sistematico delle innovazioni digitali nell’ottica del Facility Management, oltre che allo studio degli strumenti di acquisizione ed elaborazione dei dati e di post-produzione. Si è proceduto al testing su casi specifici per l’analisi della fase di Scan-to-BIM, differenziati per tipologia di utilizzo, data di costruzione, proprietà e localizzazione. Il percorso seguito ha permesso di porre in luce il significato e le implicazioni dell’utilizzo del BIM nell’ambito del Facility Management, sulla base di una differenziazione delle applicazioni del modello BIM al variare delle condizioni in essere. Infine, sono state definite le conclusioni e formulate raccomandazioni riguardo al futuro utilizzo della tecnologia H-BIM nel settore delle costruzioni. In particolare, definendo l’emergente frontiera del Digital Twin, quale veicolo necessario nel futuro della Costruzione 4.0.
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OPA3 è una proteina codificata dal genoma nucleare che, grazie a una sequenza di targeting mitocondriale, viene indirizzata ai mitocondri dopo la sua sintesi. Le mutazioni nel gene OPA3 sono associate a due patologie neurodegenerative: la Sindrome di Costeff, causata da mutazioni recessive, e una forma di atrofia ottica dominante che si manifesta con cataratta e spesso sordità. L’esatta funzione e regolazione della proteina non sono ancora state completamente chiarite, così come la sua localizzazione nella membrana mitocondriale esterna o interna. Lo scopo di questa tesi era quello di fare luce sulla funzione della proteina OPA3, con particolare interesse alla dinamica mitocondriale e all’autofagia, sulla sua localizzazione subcellulare ed infine di definire il meccanismo patogenetico nelle patologie neurodegenerative causate da mutazioni in questo gene. A questo scopo abbiamo utilizzato sia una linea di neuroblastoma silenziata stabilmente per OPA3 che linee cellulari primarie derivate da pazienti. I risultati del presente studio dimostrano che la riduzione di OPA3, indotta nelle cellule del neuroblastoma e presente nei fibroblasti derivati dai pazienti, produce alterazioni nel network mitocondriale con uno sbilanciamento a favore della fusione. Questo fenomeno è probabilmente dovuto all’aumento della forma long della proteina OPA1 che è stato riscontrato in entrambi i modelli cellulari. Inoltre, seppur con direzione apparentemente opposta, in entrambi i modelli abbiamo osservato un’alterata regolazione dell’autofagia. Infine, abbiamo confermato che OPA3 localizza nella membrana mitocondriale interna ed è esposta per gran parte nella matrice. Inoltre, un segnale della proteina è stato trovato anche nelle mitochondrial associated membranes, suggerendo un possibile ruolo di OPA3 nel trasferimento dei lipidi tra i mitocondri e il reticolo endoplasmatico. Abbiamo rilevato un’interazione della proteina OPA3 con l’acido fosfatidico che non era mai stata evidenziata fino ad oggi. Queste osservazioni sono compatibili con le alterazioni della dinamica mitocondriale e la disregolazione dell’autofagia documentate nei modelli studiati.
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Questa tesi di dottorato “Ad summum bonum iter. Revisione testuale e commento di Seneca, Epistulae morales ad Lucilium XLVIII, CXI” (relatore Prof. F. Citti), si propone di fornire un commento scientifico al testo latino di alcune Epistulae morales ad Lucilium (48 e 111), corredato da traduzione, note esegetiche di carattere lessicale, stilistico-retorico e storico-letterario e discussione delle principali problematiche testuali (testo di riferimento l'edizione critica di Reynolds, Oxonii 1965). Scopo della ricerca è approfondire e completare lo studio delle lettere 48 e 111 del carteggio, esaminato solo episodicamente e non sistematicamente, soffermandosi sugli aspetti filosofici salienti e sui motivi conduttori più significativi, come la critica senecana alla nimia subtilitas (tema presente soprattutto nelle cosiddette epistole dialettiche, connesse alle diverse forme di sillogismi e alle modalità di contestazione degli stessi), con particolare riferimento alle ambiguità derivanti dall'uso di termini in senso proprio e metalinguistico riflessivo e non riflessivo; la ricerca si sofferma inoltre sul linguaggio colloquiale, vicino a quello della commedia e della satira, utilizzato da Seneca per ridicolizzare i sillogismi stoici; sul tema dell'amicizia; sull'uso di citazioni e/o allusioni poetiche (virgiliana e non virgiliana), decontestualizzate e risemantizzate in funzione educativa e psicagogica, piegate ad esprimere il personale messaggio etico; sull'uso del lessico specialistico, proveniente da diversi ambiti semantici (giuridico, economico, militare, medico), applicato da Seneca alla parenesi filosofica e, soprattutto, sul rapporto tra lessico filosofico latino e modelli greci. Infine, oltre ad approfondire il motivo delle egestas temporis e i riferimenti diatribici contenuti nelle epistole, sono stati individuati e approfonditi alcuni topoi presenti.
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La presente tesi di Dottorato di Ricerca descrive le attività di ricerca riguardanti diversi ambiti della sicurezza alimentare, della farmacologia e tossicologia veterinaria. Sono presentati i dati relativi alla ricerca di ocratossina A (OTA) in campioni di bile, rene e fegato di polli, salami artigianali e diversi tipi di formaggio; le concentrazioni di diversi metalli pesanti in uova di galline rurali e 5 tipologie di uova industriali; i dati preliminari ottenuti dalle analisi dei primi campioni di uova e penne provenienti da allevamenti amatoriali di pollame, analizzati per la ricerca del fipronil e metaboliti. Sempre per fipronil, e la molecola foxim, sono presentati dati inerenti a studi di potenziale farmaco-resistenza di popolazioni naturali di Dermanyssus gallinae, e dell’attività insetticida di alcuni fitocomposti a base di tannini. Riguardo all’uso di fitoestratti, sono presentati i dati preliminari ottenuti nei primi mesi di una prova sperimentale in galline di razza Livornese allevata con metodo free-range, finalizzata allo studio della attività anti-infiammatoria e immuno-stimolante, nonché alla valutazione della sicurezza della integrazione nella dieta di Boswellia serrata e Salix alba. Sono stati condotti anche studi traslazionali con altri settori scientifici, relativamente la prevalenza sierologica e microbiologica per Salmonella enterica var. enteritidis e var. thiphymurium in allevamenti ornamentali e da auto-consumo di pollame, e di prevalenza e caratterizzazione di potenziali varianti virali e batteriche (incluse zoonosiche) di alcune malattie infettive del pollame ornamentale. In specie avicole ornamentali è riportato anche uno studio di campo sul trattamento off-label con Fenbendazolo e Flubendazolo in infestazioni massive da Cyathostoma bronchialis in oche esotiche ornamentali. A seguito di una collaborazione con l’Università di Firenze, sono presentati anche i risultati ottenuti da uno studio su modelli murini, dell’azione e funzionamento dei recettori Beta3, espressi nelle neoplasie più frequenti che si verificano nelle donne in gravidanza.
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In these last years a great effort has been put in the development of new techniques for automatic object classification, also due to the consequences in many applications such as medical imaging or driverless cars. To this end, several mathematical models have been developed from logistic regression to neural networks. A crucial aspect of these so called classification algorithms is the use of algebraic tools to represent and approximate the input data. In this thesis, we examine two different models for image classification based on a particular tensor decomposition named Tensor-Train (TT) decomposition. The use of tensor approaches preserves the multidimensional structure of the data and the neighboring relations among pixels. Furthermore the Tensor-Train, differently from other tensor decompositions, does not suffer from the curse of dimensionality making it an extremely powerful strategy when dealing with high-dimensional data. It also allows data compression when combined with truncation strategies that reduce memory requirements without spoiling classification performance. The first model we propose is based on a direct decomposition of the database by means of the TT decomposition to find basis vectors used to classify a new object. The second model is a tensor dictionary learning model, based on the TT decomposition where the terms of the decomposition are estimated using a proximal alternating linearized minimization algorithm with a spectral stepsize.
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L’elaborato affronta il tema della massiccia diffusione di disinformazione tramite internet sotto il profilo del diritto costituzionale, nell’ottica di indagare se le dimensioni del fenomeno richiedano l’elaborazione di principi e soluzioni nuove ovvero se i paradigmi costituzionali enucleati dalla tradizione costituzionalistica con riferimento alla libertà d’espressione forniscano gli strumenti sufficienti per un intervento efficace. In tale ottica, il lavoro premette una ricostruzione del fenomeno della disinformazione nel tentativo di individuare il perimetro socio-cognitivo e tecnologico entro cui la medesima prolifera, descrivendo gli elementi che distinguono l’informazione diffusa dai nuovi media rispetto a quella veicolata dai media mainstream. Ciò premesso, lo studio passa a delineare lo “statuto costituzionale” del falso, indagando la rilevanza che la menzogna assume sotto il profilo costituzionale nel suo rapporto con la libertà di manifestazione del pensiero negli ordinamenti interno, europeo e statunitense. L’analisi prosegue poi con l’esame delle politiche di contrasto alla disinformazione introdotte da singoli Stati (prevalentemente Germania, Francia e Italia), Unione europea, e piattaforme, con l’obiettivo di mettere in luce vantaggi e limiti dei modelli di eteroregolamentazione, coregolamentazione e autoregolamentazione. Da ultimo, l’elaborato scompone alcune delle azioni e misure passate in rassegna e le analizza con la lente d’ingrandimento della libertà di manifestazione del pensiero, ordinandone i contenuti secondo la specifica propensione a comprimere la libertà d’espressione. L’indagine si conclude con alcuni brevi spunti conclusivi che evidenziano l’esigenza, in base ai principi costituzionali analizzati, che eventuali interventi normativi siano se del caso volti alla regolazione delle piattaforme, ovvero dei “contenitori”, lasciano i contenuti al libero scambio delle idee.
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The idea behind the project is to develop a methodology for analyzing and developing techniques for the diagnosis and the prediction of the state of charge and health of lithium-ion batteries for automotive applications. For lithium-ion batteries, residual functionality is measured in terms of state of health; however, this value cannot be directly associated with a measurable value, so it must be estimated. The development of the algorithms is based on the identification of the causes of battery degradation, in order to model and predict the trend. Therefore, models have been developed that are able to predict the electrical, thermal and aging behavior. In addition to the model, it was necessary to develop algorithms capable of monitoring the state of the battery, online and offline. This was possible with the use of algorithms based on Kalman filters, which allow the estimation of the system status in real time. Through machine learning algorithms, which allow offline analysis of battery deterioration using a statistical approach, it is possible to analyze information from the entire fleet of vehicles. Both systems work in synergy in order to achieve the best performance. Validation was performed with laboratory tests on different batteries and under different conditions. The development of the model allowed to reduce the time of the experimental tests. Some specific phenomena were tested in the laboratory, and the other cases were artificially generated.
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Il lavoro affronta lo statuto penale della pubblica amministrazione, osservandolo attraverso moduli interpretativi costituzionalmente orientati e, segnatamente, quelli conformi ai principi di tassatività, offensività e proporzione. A questi se ne aggiunge un altro, ritenuto criterio immanente al titolo, dato dalla funzione amministrativa, che gioca un ruolo centrale nell’economia offensiva all’interno di tutte le fattispecie penali. L’indagine si divide in tre parti. Nella prima, si intende analizzare l’evoluzione diacronica dei modelli istituzionali di amministrazione, dovuta al mutamento radicale del rapporto tra autorità e individuo: a seguito dell’avvento dello Stato sociale e costituzionale di diritto, all’affermarsi di una concezione orizzontale del suddetto rapporto corrisponde un paradigma di amministrazione civil servant, finalisticamente orientata al soddisfacimento dei beni della vita, trovando copertura costituzionale negli articoli 97, 2 e 3 Cost. Queste vicende rappresentano il punto di partenza per ogni riflessione di sistema su questa branca di parte speciale, non potendosi pretendere di calibrare in maniera corretta l’offensività di un reato o la ragionevolezza di un’incriminazione prescindendo da un confronto con il ruolo dell’amministrazione e dalla funzione che essa svolge. Successivamente, dopo aver chiarito il significato di buon andamento e imparzialità, strumentali alla ‘buona amministrazione’, si vuole trovare un punto di equilibrio tra l’esercizio della discrezionalità, che funge da mezzo rispetto al fine del risultato amministrativo, che è ciò che qualifica oggi il modello vigente di amministrazione ‘di risultato’, e alcune disposizioni incriminatrici che possono intersecarsi con lo svolgimento fisiologico del potere discrezionale. Infine, prendendo spunto anche dal recente corso della giurisprudenza costituzionale, si vuole applicare un metodo ermeneutico costituzionalmente conforme ad una serie di fattispecie del titolo. In questo modo si eviterà di costruire un corpus di reati esangue, che riporta il diritto penale ad una superata concezione sanzionatoria, provocando un “effetto di congelamento” dell’efficienza amministrativa con pregiudizio dei diritti sottostanti.
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Hadrontherapy employs high-energy beams of charged particles (protons and heavier ions) to treat deep-seated tumours: these particles have a favourable depth-dose distribution in tissue characterized by a low dose in the entrance channel and a sharp maximum (Bragg peak) near the end of their path. In these treatments nuclear interactions have to be considered: beam particles can fragment in the human body releasing a non-zero dose beyond the Bragg peak while fragments of human body nuclei can modify the dose released in healthy tissues. These effects are still in question given the lack of interesting cross sections data. Also space radioprotection can profit by fragmentation cross section measurements: the interest in long-term manned space missions beyond Low Earth Orbit is growing in these years but it has to cope with major health risks due to space radiation. To this end, risk models are under study: however, huge gaps in fragmentation cross sections data are currently present preventing an accurate benchmark of deterministic and Monte Carlo codes. To fill these gaps in data, the FOOT (FragmentatiOn Of Target) experiment was proposed. It is composed by two independent and complementary setups, an Emulsion Cloud Chamber and an electronic setup composed by several subdetectors providing redundant measurements of kinematic properties of fragments produced in nuclear interactions between a beam and a target. FOOT aims to measure double differential cross sections both in angle and kinetic energy which is the most complete information to address existing questions. In this Ph.D. thesis, the development of the Trigger and Data Acquisition system for the FOOT electronic setup and a first analysis of 400 MeV/u 16O beam on Carbon target data acquired in July 2021 at GSI (Darmstadt, Germany) are presented. When possible, a comparison with other available measurements is also reported.
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La segregazione nel mercato del lavoro ha dimostrato di essere un fenomeno molto regolare. Osservando i principali indicatori sintetici, troveremo che circa la metà della forza lavoro femminile dovrebbe cambiare lavoro per potersi distribuire fra le professioni nello stesso modo degli uomini, un dato che negli ultimi decenni non sembra essere cambiato. La ricerca si è concentrata sulla socializzazione e come le strutture influenzano l'agency quando le persone pianificano le loro carriere. Tuttavia, riteniamo sia stato ignorato il ruolo della classe occupazionale d'impiego nel dare forma alla segregazione. Facendo riferimento a Bourdieu, la tesi svolge un'analisi empirica su cinque classi occupazionali: dirigenti, professioni intellettuali, tecnici, colletti blu, e professioni non qualificate e dei servizi, stimando modelli logit per calcolare le probabilità delle donne di accedere alle professioni male-dominated, dove gli uomini sono più dei due terzi della forza lavoro. Di particolare interesse è il ruolo della scelta di perseguire un'istruzione STEM e come il campo di studio moderi la relazione fra genere e probabilità di accedere ad una professione male-dominated. I risultati mostrano differenze rilevanti fra le classi occupazionali, e anche fra diversi tipi di campi di studio STEM, suggerendo che la segregazione sia un fenomeno a geometrie variabili che può essere "spezzata" più facilmente in alcune classi rispetto ad altre.
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La presente indagine di ricerca si concentra sulle opere storiografiche di Senofonte, focalizzandosi in modo particolare su quelle figure minori presenti in esse, che mostrano caratteristiche o comportamenti tali da renderle indegne del ruolo di governo che occupano. Da tempo, infatti, la critica si è focalizzata nell’individuare e analizzare quei personaggi che rappresentano il perfetto modello di leadership descritto da Senofonte e offerto all’imitazione del suo pubblico. Tuttavia, ben poco si è detto riguardo le figure opposte, quei paradigmi e contrario, destinati non tanto ad essere imitati, ma utili, piuttosto, a rappresentare gli errori che un lettore deve evitare e a far risaltare ancor di più i modelli di leadership illuminata e capace che sono il reale focus dell’attenzione di Senofonte in diverse opere. Se, infatti, è evidente la volontà e le caratteristiche paideutiche del corpus senofonteo, destinato ad insegnare le qualità, politiche ma ancor di più morali, necessarie per ricoprire un ruolo di governo e guida; sembrerebbe logico ipotizzare che questo fine didattico delle opere di Senofonte possa trovare realizzazione anche nelle figure negative, il cui ruolo è sottolineato ed evidenziato dall’autore attraverso strategie letterarie sempre nuove.
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I sistemi sanitari sono messi sotto stress da fattori diversi che possono essere sintetizzati schematizzando il problema in pressioni sistemiche e pressioni pandemiche leggendole secondo due vettori paralleli: fattori modificabili e fattori non modificabili. I fattori non modificabili sono legati alla condizione socio-demografica di una popolazione (reddito pro-capite, livello di istruzione) e alle caratteristiche individuali dei pazienti che accedono ai servizi (condizioni di moltimorbidità, fragilità, età, sesso) mentre i fattori modificabili sono legati al modello organizzativo del servizio regionale e Aziendale. I fattori modificabili sono quelli che leggendo i fattori non modificabili possono adattarsi al contesto specifico e con gradi di flessibilità variabile rispondere alle domande emergenti. Il tradizionale approccio ospedaliero, ancora in gran parte basato su modelli organizzativi funzionalmente e strutturalmente chiusi, costruiti attorno alle singole discipline, non si è rivelato in grado di rispondere adeguatamente da solo a questi bisogni di salute complessi che necessitano di una presa in carico multidisciplinare e coordinata tra diversi setting assistenziali. La pandemia che ha portato in Italia ad avere più di 8 milioni di contagiati ha esacerbato problemi storici dei sistemi sanitari. Le Regioni e le Aziende hanno fronteggiato un doppio binario di attività vedendo ridursi l’erogazione di servizi per i pazienti non Covid per far fronte all’incremento di ricoveri di pazienti Covid. Il Policlinico S. Orsola ha in questa congiuntura storica sviluppato un progetto di miglioramento del percorso del paziente urgente coinvolgendo i professionisti e dando loro strumenti operativi di analisi del problema e metodi per identificare risposte efficaci. Riprendendo infine la distinzione tra pressioni modificabili e non modificabili il lavoro mostra che dall’analisi delle cause profonde dei nodi critici del percorso del paziente si possono identificare soluzioni che impattino sugli aspetti organizzativi (modificabili) personalizzando l’approccio per il singolo paziente (non modificabile) in un’ottica patient centred.