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Resumo:
Anche se l'isteroscopia con la biopsia endometriale è il gold standard nella diagnosi della patologia intracavitaria uterina, l'esperienza dell’isteroscopista è fondamentale per una diagnosi corretta. Il Deep Learning (DL) come metodica di intelligenza artificiale potrebbe essere un aiuto per superare questo limite. Sono disponibili pochi studi con risultati preliminari e mancano ricerche che valutano le prestazioni dei modelli di DL nell'identificazione delle lesioni intrauterine e il possibile aiuto derivato dai fattori clinici. Obiettivo: Sviluppare un modello di DL per identificare e classificare le patologie endocavitarie uterine dalle immagini isteroscopiche. Metodi: È stato eseguito uno studio di coorte retrospettivo osservazionale monocentrico su una serie consecutiva di casi isteroscopici di pazienti con patologia intracavitaria uterina confermata all’esame istologico eseguiti al Policlinico S. Orsola. Le immagini isteroscopiche sono state usate per costruire un modello di DL per la classificazione e l'identificazione delle lesioni intracavitarie con e senza l'aiuto di fattori clinici (età, menopausa, AUB, terapia ormonale e tamoxifene). Come risultati dello studio abbiamo calcolato le metriche diagnostiche del modello di DL nella classificazione e identificazione delle lesioni uterine intracavitarie con e senza l'aiuto dei fattori clinici. Risultati: Abbiamo esaminato 1.500 immagini provenienti da 266 casi: 186 pazienti avevano lesioni focali benigne, 25 lesioni diffuse benigne e 55 lesioni preneoplastiche/neoplastiche. Sia per quanto riguarda la classificazione che l’identificazione, le migliori prestazioni sono state raggiunte con l'aiuto dei fattori clinici, complessivamente con precision dell'80,11%, recall dell'80,11%, specificità del 90,06%, F1 score dell’80,11% e accuratezza dell’86,74% per la classificazione. Per l’identificazione abbiamo ottenuto un rilevamento complessivo dell’85,82%, precision 93,12%, recall del 91,63% ed F1 score del 92,37%. Conclusioni: Il modello DL ha ottenuto una bassa performance nell’identificazione e classificazione delle lesioni intracavitarie uterine dalle immagini isteroscopiche. Anche se la migliore performance diagnostica è stata ottenuta con l’aiuto di fattori clinici specifici, questo miglioramento è stato scarso.
Resumo:
Introduzione: La presentazione podalica complica il 3-4% delle gravidanze singole a termine. Sebbene il parto vaginale sia possibile, gli studi in letteratura hanno riportato un aumento del rischio di mortalità e morbilità fetale. Di conseguenza nel mondo il numero di tagli cesarei eseguiti per presentazione podalica è alto. Il rivolgimento per manovre esterne (RME) è una procedura ostetrica sicura che permette il passaggio del feto dalla presentazione podalica a quella cefalica, riducendo il numero dei tagli cesarei. L’angolo di progressione della parte presentata (AoP) è un parametro ecografico descritto in letteratura per la valutazione della progressione della parte presentata attraverso il canale del parto ed è stato recentemente studiato nelle gravidanze con presentazione podalica del feto. Obiettivi: L’obiettivo primario è valutare la correlazione tra l’AoP e il successo del RME. L’obiettivo secondario è verificare se esiste correlazione tra parametri anamnestici ed ecografici e la riuscita del RME. Materiali e metodi: È stato condotto uno studio osservazione prospettico monocentrico, sono state reclutate previo consenso informato 54 pazienti afferenti presso l’Ospedale Maggiore di Bologna con gravidanza singola dopo le 36 settimane e feto in presentazione podalica tra gennaio 2020 e giugno 2023. Risultati: La percentuale di RME riusciti è stata del 48,2%, il 53,7% delle donne ha partorito mediante taglio cesareo. Non abbiamo trovato una correlazione tra AoP e successo del rivolgimento. Tra le altre variabili analizzate l’unica correlata al successo del RME è la quantità di liquido amniotico Conclusioni: Non abbiamo trovato una correlazione tra AOP e successo del RME. Come descritto in letteratura l’unico parametro ecografico che è risultato associato al successo del RME è la quantità di liquido amniotico. Dato il disegno dello studio e la scarsa numerosità del campione sono necessari ulteriori studi per confermare i risultati.
Resumo:
Introduction: Recently, the American Association of Gynecologic Laparoscopists proposed a new classification and scoring system with the specific aim to assess surgical complexity. This study sought to assess if a higher AAGL score correlates with an increased risk of peri-operative complications in women submitted to surgery for endometriosis. Methods: This is a retrospective cohort study conducted in a third level referral center. We collected data from women with endometriosis submitted to complete surgical removal of endometriosis from January 2019 to December 2021. ENZIAN, r-ASRM classifications and AAGL total score was calculated for each patient. Population was divided in two groups according to the occurrence or not of at least one peri-operative complication. Our primary outcome was to evaluate the correlation between AAGL score and occurrence of complications. Results: During the study period we analyzed data from 282 eligible patients. Among them, 80 (28.4%) experienced peri-operative complications. No statistically significant difference was found between the two groups in terms of baseline characteristics, except for pre-operative hemoglobin (Hb), which was lower in patients with complications (p=0.001). Surgical variables associated with the occurrence of complications were recto-sigmoid surgery (p=0.003), ileocecal resection (0.034), and longer operative time (p=0.007). Furthermore, a higher ENZIAN B score (p=0.006), AAGL score (p=0.045) and stage (p=0.022) were found in the group of patients with complications. The multivariate analysis only confirmed the significant association between the occurrence of peri-operative complications and lower pre-operative Hb level (OR 0.74; 95% CI, 0.59 - 0.94; p=0.014), longer operative time (OR 1.00; 95% CI, 1.00 – 1.01; p=0.013), recto-sigmoid surgery - especially discoid resection (OR 8.73; 95% CI, 2.18 – 35; p=0.016) and ENZIAN B3 (OR 3.62; 95% CI, 1.46 – 8.99; p= 0.006). Conclusion: According to our findings, high AAGL scores or stages do not seem to increase the risk of peri-operative complications.