231 resultados para semigruppi problemi evoluzione degeneri


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Questo elaborato propone alcune riflessioni sulla necessità urgente di un nuovo paradigma educativo, mediante la re-organizzazione delle scienze della conoscenza, scienze in parole di Morin, “disgiunte e frazionate, inadeguate ad affrontare problemi che richiedono oggi approcci multidisciplinari”. La sfida: affrontare i nuovi problemi di una convivenza planetaria, attraverso le connessioni del pensiero ecologico, in questo studio asse centrale delle cosmovisioni e della Sapienza ancestrale dei Popoli di AbyaYala (America Latina). Popoli in cui la Vita come orizzonte di Armonia ed Equilibrio si concretizza in pratiche di Vita Quotidiana grazie ad una Pedagogia del BuenVivir, inclusiva e partecipativa, rispettosa della diversità biologica e delle differenze culturali, nonché della Sacralità della Terra e della Vita in tutte le sue manifestazioni. La cornice teorica considerata fa riferimento in modo particolare a: L’Ecologia della Mente (Bateson); Il problematicismo Pedagogico e l’Educazione alla Progettualità Esistenziale (G.M.Bertin, Contini); l’Ecologia dei Saperi e le Epistemologie del Sud (Boaventura di Sousa Santos, sociologo portoghese), in modo da tessere ponti di dialogo fra le diverse discipline, in particolare fra la pedagogia, la geografia, l’antropologia, la filosofia, la sociologia, la letteratura, il diritto e anche con le neuroscienze.

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Oggetto di indagine del lavoro è il movimento ambientalista e culturale delle Città in Transizione che rappresentano esperimenti di ri-localizzazione delle risorse volte a preparare le comunità (paesi, città, quartieri) ad affrontare la duplice sfida del cambiamento climatico e del picco del petrolio. A partire dal Regno Unito, la rete delle Transition Towns si è in pochi anni estesa significativamente e conta oggi più di mille iniziative. L’indagine di tale movimento ha richiesto in prima battuta di focalizzare l’attenzione sul campo disciplinare della sociologia dell’ambiente. L’attenzione si è concentrata sul percorso di riconoscimento che ha reso la sociologia dell’ambiente una branca autonoma e sul percorso teorico-concettuale che ha caratterizzato la profonda spaccatura paradigmatica proposta da Catton e Dunlap, che hanno introdotto nel dibattito sociologico il Nuovo Paradigma Ecologico, prendendo le distanze dalla tradizionale visione antropocentrica della sociologia classica. Vengono poi presentate due delle più influenti prospettive teoriche della disciplina, quella del Treadmill of Production e la più attuale teoria della modernizzazione ecologica. La visione che viene adottata nel lavoro di tesi è quella proposta da Spaargaren, fautore della teoria della modernizzazione ecologica, secondo il quale la sociologia dell’ambiente può essere collocata in uno spazio intermedio che sta tra le scienze ambientali e la sociologia generale, evidenziando una vocazione interdisciplinare richiamata anche dal dibattito odierno sulla sostenibilità. Ma le evidenze empiriche progressivamente scaturite dallo studio di questo movimento che si autodefinisce culturale ed ambientalista hanno richiesto una cornice teorica più ampia, quella della modernità riflessiva e della società del rischio, in grado di fornire categorie concettuali spendibili nella descrizione dei problemi ambientali e nell’indagine del mutamento socio-culturale e dei suoi attori. I riferimenti empirici dello studio sono tre specifiche realtà locali in Transizione: York in Transition per il Regno Unito, Monteveglio (Bo) e Scandiano (Re) in Transizione per l’Italia.

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This study focuses on the use of metabonomics applications in measuring fish freshness in various biological species and in evaluating how they are stored. This metabonomic approach is innovative and is based upon molecular profiling through nuclear magnetic resonance (NMR). On one hand, the aim is to ascertain if a type of fish has maintained, within certain limits, its sensory and nutritional characteristics after being caught; and on the second, the research observes the alterations in the product’s composition. The spectroscopic data obtained through experimental nuclear magnetic resonance, 1H-NMR, of the molecular profiles of the fish extracts are compared with those obtained on the same samples through analytical and conventional methods now in practice. These second methods are used to obtain chemical indices of freshness through biochemical and microbial degradation of the proteic nitrogen compounds and not (trimethylamine, N-(CH3)3, nucleotides, amino acids, etc.). At a later time, a principal components analysis (PCA) and a linear discriminant analysis (PLS-DA) are performed through a metabonomic approach to condense the temporal evolution of freshness into a single parameter. In particular, the first principal component (PC1) under both storage conditions (4 °C and 0 °C) represents the component together with the molecular composition of the samples (through 1H-NMR spectrum) evolving during storage with a very high variance. The results of this study give scientific evidence supporting the objective elements evaluating the freshness of fish products showing those which can be labeled “fresh fish.”

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La presente ricerca mira ad individuare e risolvere alcuni problemi di inquadramento e di disciplina applicabile in ordine all’istituto regolato dall’art. 8 della legge n. 40/2007, con successive modificazioni ed integrazioni, definito a livello normativo come «portabilità del mutuo». In particolare, ci si è chiesti come la nuova normativa in tema di trasferibilità del mutuo possa inserirsi all’interno della disciplina della surrogazione se quest’ultima non venga considerata come possibile strumento di circolazione del credito e se ci si possa spingere fino a considerare l’art. 8 come una riscrittura moderna dell’istituto codicistico. Sebbene l’art. 8 non sia stato limitato ai finanziamenti ipotecari, tali istituti costituiscono il principale ambito di applicazione della normativa. Per questa ragione si è sostenuto che la disposizione, più che la «portabilità del mutuo», avrebbe lo scopo di incentivare la «portabilità dell’ipoteca», intendendosi quest’ultima come la surrogazione del nuovo finanziatore nel credito ipotecario, ovvero più specificamente nell’ipoteca, ai sensi dell’art. 1202 c.c. Lo studio dei riflessi della surrogazione, così come prevista dalla legge del 2007, sulle garanzie in generale e sull’ipoteca in particolare, ha mostrato come il legislatore, tramite l’introduzione di una disciplina semplificata, abbia inteso adeguare gli istituti giuridici tradizionali alle esigenze pratiche di flessibilità del mercato del credito; ciò tuttavia con scarso successo e lasciando aperti taluni dubbi interpretativi. Al fine di approfondire la ricerca, si è affrontata la materia oggetto di studio in un’ottica comparata, rilevando quali siano a livello europeo le principali differenze in tema di circolazione del credito, portabilità del mutuo e trasferibilità delle garanzie.

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Throughout the alpine domain, shallow landslides represent a serious geologic hazard, often causing severe damages to infrastructures, private properties, natural resources and in the most catastrophic events, threatening human lives. Landslides are a major factor of landscape evolution in mountainous and hilly regions and represent a critical issue for mountainous land management, since they cause loss of pastoral lands. In several alpine contexts, shallow landsliding distribution is strictly connected to the presence and condition of vegetation on the slopes. With the aid of high-resolution satellite images, it's possible to divide automatically the mountainous territory in land cover classes, which contribute with different magnitude to the stability of the slopes. The aim of this research is to combine EO (Earth Observation) land cover maps with ground-based measurements of the land cover properties. In order to achieve this goal, a new procedure has been developed to automatically detect grass mantle degradation patterns from satellite images. Moreover, innovative surveying techniques and instruments are tested to measure in situ the shear strength of grass mantle and the geomechanical and geotechnical properties of these alpine soils. Shallow landsliding distribution is assessed with the aid of physically based models, which use the EO-based map to distribute the resistance parameters across the landscape.

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Il presente studio rappresenta la prima applicazione della tecnica CEUS in alcune delle più diffuse specie non convenzionali, nonché la prima nei rettili. In particolare è stata investigata la perfusione di fegato e milza in 10 conigli, 10 furetti e il fegato in 8 iguane. Per quanto riguarda i mammiferi, la tecnica è risultata di facile attuazione e i risultati ottenuti erano equiparabili a quelli documentati per i piccoli animali. Maggiore variabilità si è messa in evidenza a livello splenico in entrambe le specie e nel coniglio rispetto al furetto. Nelle iguane è stata necessaria una modifica del protocollo a seguito dei tempi più lunghi delle fasi di wash in e di wash out. Le curve ottenute erano caratterizzate da picchi più bassi e TTP più lunghi, con wash out incompleto anche dopo 10 minuti di indagine. Nelle iguane l’indagine del fegato è stata approfondita grazie all’esecuzione di TC dinamiche con MDC, studio pioneristico per quanto riguarda la medicina dei rettili. L’esecuzione è avvenuta senza problemi in anestesia generale. Diffusione del MDC e conseguenti variazione di HU a livello aortico e epatico sono state considerate contemporaneamente, con costruzione di curve HU-tempo piuttosto ripetibili, entrambe caratterizzate da un wash in rapido, un picco, particolarmente alto a livello aortico, e da una fase di wash out più lento, anche qui incompleto dopo i 600 secondi di indagine. Una certa variabilità è stata notata in tre individui, risultato attendibile conseguentemente alla forte dipendenza da fattori intriseci ed estrinseci del metabolismo e della funzionalità epatica dei rettili. L’intero protocollo è stato applicato in un furetto e due iguane patologiche, al fine di evidenziare le potenzialità cliniche delle tecniche. Sebbene il numero esiguo di casi non permetta di trarre conclusioni a questo riguardo, l’ultimo capitolo della tesi vuole essere uno spunto per studi futuri.

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The interaction between disciplines in the study of human population history is of primary importance, profiting from the biological and cultural characteristics of humankind. In fact, data from genetics, linguistics, archaeology and cultural anthropology can be combined to allow for a broader research perspective. This multidisciplinary approach is here applied to the study of the prehistory of sub-Saharan African populations: in this continent, where Homo sapiens originally started his evolution and diversification, the understanding of the patterns of human variation has a crucial relevance. For this dissertation, molecular data is interpreted and complemented with a major contribution from linguistics: linguistic data are compared to the genetic data and the research questions are contextualized within a linguistic perspective. In the four articles proposed, we analyze Y chromosome SNPs and STRs profiles and full mtDNA genomes on a representative number of samples to investigate key questions of African human variability. Some of these questions address i) the amount of genetic variation on a continental scale and the effects of the widespread migration of Bantu speakers, ii) the extent of ancient population structure, which has been lost in present day populations, iii) the colonization of the southern edge of the continent together with the degree of population contact/replacement, and iv) the prehistory of the diverse Khoisan ethnolinguistic groups, who were traditionally understudied despite representing one of the most ancient divergences of modern human phylogeny. Our results uncover a deep level of genetic structure within the continent and a multilayered pattern of contact between populations. These case studies represent a valuable contribution to the debate on our prehistory and open up further research threads.

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La tesi si propone come obiettivo di dimostrare nel quadro di un’indagine comparatistica l’importanza della tematica del finanziamento della politica, del rapporto tra denaro e politica, nelle democrazie contemporanee. In questo senso ci si propone di sviluppare i nessi esistenti nell’ambito del tema del finanziamento fra disciplina dei partiti, disciplina delle campagne elettorali e, più in generale, disciplina del sistema elettorale in senso stretto e della forma di governo; di descrivere il complesso quadro giuridico in materia di diritto della finanza politica, oggetto di frequenti aggiornamenti e in continua evoluzione, in alcuni casi anche in via giurisprudenziale, quale risulta emergere dallo studio di ciascun ordinamento considerato; e di definire in conclusione i precisi contorni dei due distinti modelli di «finanziamento della politica» ricostruiti dalla ricerca politologica come modello statalista o pubblico, da una parte, e modello liberale o volontario, dall’altra, pur nelle specificità di ogni contesto istituzionale

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Thrust fault-related folds in carbonate rocks are characterized by deformation accommodated by different structures, such as joints, faults, pressure solution seams, and deformation bands. Defining the development of fracture systems related to the folding process is significant both for theoretical and practical purposes. Fracture systems are useful constrains in order to understand the kinematical evolution of the fold. Furthermore, understanding the relationships between folding and fracturing provides a noteworthy contribution for reconstructing the geodynamic and the structural evolution of the studied area. Moreover, as fold-related fractures influence fluid flow through rocks, fracture systems are relevant for energy production (geothermal studies, methane and CO2 , storage and hydrocarbon exploration), environmental and social issues (pollutant distribution, aquifer characterization). The PhD project shows results of a study carried out in a multilayer carbonate anticline characterized by different mechanical properties. The aim of this study is to understand the factors which influence the fracture formation and to define their temporal sequence during the folding process. The studied are is located in the Cingoli anticline (Northern Apennines), which is characterized by a pelagic multilayer characterized by sequences with different mechanical stratigraphies. A multi-scale analysis has been made in several outcrops located in different structural positions. This project shows that the conceptual sketches proposed in literature and the strain distribution models outline well the geometrical orientation of most of the set of fractures observed in the Cingoli anticline. On the other hand, the present work suggests the relevance of the mechanical stratigraphy in particular controlling the type of fractures formed (e.g. pressure solution seams, joints or shear fractures) and their subsequent evolution. Through a multi-scale analysis, and on the basis of the temporal relationship between fracture sets and their orientation respect layering, I also suggest a conceptual model for fracture systems formation.

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Climate-change related impacts, notably coastal erosion, inundation and flooding from sea level rise and storms, will increase in the coming decades enhancing the risks for coastal populations. Further recourse to coastal armoring and other engineered defenses to address risk reduction will exacerbate threats to coastal ecosystems. Alternatively, protection services provided by healthy ecosystems is emerging as a key element in climate adaptation and disaster risk management. I examined two distinct approaches to coastal defense on the base of their ecological and ecosystem conservation values. First, I analyzed the role of coastal ecosystems in providing services for hazard risk reduction. The value in wave attenuation of coral reefs was quantitatively demonstrated using a meta-analysis approach. Results indicate that coral reefs can provide wave attenuation comparable to hard engineering artificial defenses and at lower costs. Conservation and restoration of existing coral reefs are cost-effective management options for disaster risk reduction. Second, I evaluated the possibility to enhance the ecological value of artificial coastal defense structures (CDS) as habitats for marine communities. I documented the suitability of CDS to support native, ecologically relevant, habitat-forming canopy algae exploring the feasibility of enhancing CDS ecological value by promoting the growth of desired species. Juveniles of Cystoseira barbata can be successfully transplanted at both natural and artificial habitats and not affected by lack of surrounding adult algal individuals nor by substratum orientation. Transplantation success was limited by biotic disturbance from macrograzers on CDS compared to natural habitats. Future work should explore the reasons behind the different ecological functioning of artificial and natural habitats unraveling the factors and mechanisms that cause it. The comprehension of the functioning of systems associated with artificial habitats is the key to allow environmental managers to identify proper mitigation options and to forecast the impact of alternative coastal development plans.

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Concerns over global change and its effect on coral reef survivorship have highlighted the need for long-term datasets and proxy records, to interpret environmental trends and inform policymakers. Citizen science programs have showed to be a valid method for collecting data, reducing financial and time costs for institutions. This study is based on the elaboration of data collected by recreational divers and its main purpose is to evaluate changes in the state of coral reef biodiversity in the Red Sea over a long term period and validate the volunteer-based monitoring method. Volunteers recreational divers completed a questionnaire after each dive, recording the presence of 72 animal taxa and negative reef conditions. Comparisons were made between records from volunteers and independent records from a marine biologist who performed the same dive at the same time. A total of 500 volunteers were tested in 78 validation trials. Relative values of accuracy, reliability and similarity seem to be comparable to those performed by volunteer divers on precise transects in other projects, or in community-based terrestrial monitoring. 9301 recreational divers participated in the monitoring program, completing 23,059 survey questionnaires in a 5-year period. The volunteer-sightings-based index showed significant differences between the geographical areas. The area of Hurghada is distinguished by a medium-low biodiversity index, heavily damaged by a not controlled anthropic exploitation. Coral reefs along the Ras Mohammed National Park at Sharm el Sheikh, conversely showed high biodiversity index. The detected pattern seems to be correlated with the conservation measures adopted. In our experience and that of other research institutes, citizen science can integrate conventional methods and significantly reduce costs and time. Involving recreational divers we were able to build a large data set, covering a wide geographic area. The main limitation remains the difficulty of obtaining an homogeneous spatial sampling distribution.

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Per la tradizione amministrativa la concessione è lo strumento che consente ai singoli di utilizzare un bene pubblico a titolo particolare. Proprio l’endiadi espressa dai due aggettivi della definizione tradizionale, pubblico e particolare, nasconde la ragione della fortuna dello strumento concessorio, capace di soddisfare, allo stesso tempo, un’esigenza di carattere pubblico ed un bisogno eminentemente privato, sopravvivendo ai più differenti periodi storici ed all’affermarsi delle più radicali correnti di pensiero. A fare da sfondo a questa insanabile tensione, in perenne oscillazione tra i due poli estremi della definizione, la nozione, a sua volta relativa, discussa e costantemente rivisitata, di bene pubblico. Per questa ragione il titolo del lavoro che si presenta è articolato in tre segmenti, che fanno riferimento allo strumento, soltanto formalmente unitario, della concessione negli ambiti del demanio marittimo, del demanio costiero e del demanio portuale. Nel primo capitolo si esamina la disciplina normativa applicabile alle varie tipologie di concessione ipotizzabili sul demanio marittimo, cercando di cogliere, in una prospettiva di analisi diacronica, le linee di evoluzione dell’uso particolare dei beni variamente connessi alle esigenze della navigazione. Il secondo capitolo è, invece, dedicato all’esame dell’elaborazione giurisprudenziale relativa alle vicende del demanio marittimo. Mentre nel terzo capitolo, infine, si è tentato di ricercare e di rappresentare una teoria unitaria della concessione dovuta, in gran parte, all’incedere, apparentemente irresistibile, di un vocabolario comune dei contratti pubblici di matrice comunitaria. In questo contesto appare evidente la crisi, probabilmente irreversibile, della concezione di bene pubblico e quindi di concessione.

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La tesi offre un commento critico-testuale alle principali parti liriche dell'Elettra di Euripide: la Monodia di Elettra, la Parodo, il primo, il secondo e quarto Stasimo, il Kommòs. Ogni capitolo è relativo al commento di ciascuna delle sezioni menzionate. Ognuno di essi si apre con un'introduzione relativa ad i problemi interpretativi di portata generale; segue il commento verso per verso; si offre infine, al termine di ogni capitolo, testo, traduzione ed interpretazione metrica.

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Il nostro lavoro è incentrato su Filosofia dell’ineguaglianza, acceso libello di filosofia sociale in forma epistolare, composto da Nikolaj Berdjaev all’inizio del 1918. Nelle quattordici veementi lettere che costituiscono l’opera, egli critica aspramente l’idea di eguaglianza sociale e metafisica propagandata dai rivoluzionari, schierandosi a favore dell’ineguaglianza gerarchica, da lui considerata l’unica garanzia della libertà e della statura teantropica dell’uomo. Abbiamo suddiviso la nostra indagine in tre parti: il primo capitolo è un’introduzione storico-filosofica al testo, in cui sono evidenziati i concetti fondamentali del pensiero del Nostro; nel secondo capitolo abbiamo messo in luce il legame tra lo “stile filosofico” di Berdjaev e la cultura religiosa a cui egli appartiene, riflettendo poi sui problemi traduttivi che ne derivano; in particolare ci siamo soffermati sull’aforisticità del suo pensiero e sullo spiccato afflato emotivo che pervade la sua esposizione. Infine, abbiamo incluso nel terzo capitolo la traduzione di quattro lettere (Sulla rivoluzione, Sui fondamenti ontologico-religiosi della socialità, Sullo Stato, Sul regno di Dio) e della postfazione aggiunta da Berdjaev a Berlino nel 1923, in occasione della pubblicazione del libro.

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La presente tesi indaga le potenzialità, in termini di criteri operativi di inserimento ambientale e procedure di intervento, che possono derivare dall’analisi dei fenomeni insediativi facendo riferimento ai concetti di ‘transizione’ e ‘resilienza’. L’attuale periodo di crisi sembra scaturire dal disequilibrio di due fattori: le esigenze umane e l’ambiente. La contestualizzazione degli interventi, il graduale adattamento alle risorse ambientali locali e la valorizzazione dei processi “dal basso” sembrano consentire di riappropriarsi sia del valore identitario dei luoghi, dando risposta ai problemi di natura sociale evidenziati, sia della eco-compatibilità delle trasformazioni, del corretto utilizzo delle risorse energetiche e della gestione delle dinamiche economiche, in risposta ai problemi ambientali analizzati. Il prefigurare applicazioni pratiche del modello di trasformazione indagato alla scala edilizia, utilizzando tavole parametriche di analisi del costruito, viste d’insieme planivolumetriche ed elaborazioni di dati e immagini, può consentire la gestione di eventuali fasi di programmazione e di pianificazione da parte delle amministrazioni finalizzate a favorire e non ostacolare i presenti e futuri fenomeni di transizione. Particolarmente significativa appare l’analisi delle diverse tendenze di ricerca progettuale in atto, con riferimento a contributi caratterizzati da un’impostazione fenomenologica e tipo-morfologica, che dimostra l’attualità degli argomenti affrontati. La ricerca di Dottorato si conclude con l’applicazione dei criteri operativi di inserimento ambientale e delle procedure di intervento individuati ad uno specifico caso di studio.