137 resultados para Test accelerati a fatica, diagramma di Wohler, kurtosis, Papoulis


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Radio galaxies (RGs) are extremely relevant in addressing important unknowns concerning the interaction among black hole accretion, radio jets, and the environment. In the classical scheme, their accretion rate and ejection of relativistic jets are directly linked: efficient accretion (HERG) is associated with powerful edge-brightened jets (FRIIs); inefficient accretion (LERG) is associated with weak edge-darkened jets (FRIs). The observation of RGs with an inefficient engine associated with edge-brightened radio emission (FRII-LERGs) broke this scheme. FRII-LERGs constitute a suitable population to explore how accretion and ejection are linked and evaluate the environment's role in shaping jets. To this aim, we performed a multiwavelength study of different RGs catalogs spanning from Jy to mJy flux densities. At first, we investigated the X-ray properties of a sample of 51 FRIIs belonging to the 3CR catalog at z<0.3. Two hypotheses were invoked to explain FRII-LERGs behavior: evolution from classical FRIIs; the role of the environment. Next, we explored the mJy sky by studying the optical-radio properties of hundreds of RGs at z<0.15 (Best & Heckman 2012 sample). FRII-LERGs appear more similar to the old FRI-LERGs than to the young FRII-HERGs. These results point towards an evolutive scenario, however, nuclear time scale changes, star population aging, and kpc-Mpc radio structure modification do not agree. The role of the Mpc environment was then investigated. The Wen et al. 2015 galaxy clusters sample, built exploiting the SDSS survey, allowed us to explore the habitat of 7219 RGs at z<0.3. Most RGs are found to live in outside clusters. For these sources, differences among RG classes are still present. Thus, the environment is not the key parameter, and the possibility of intrinsic differences was reconsidered: we speculated that different black hole properties (spin and magnetic field at its horizon) could determine the observed spread in jet luminosity.

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Nel quadro di alcuni filoni di ricerca inerenti alla promozione delle strategie cognitive, metacognitive e motivazionali degli studenti per una migliore efficacia del loro apprendimento (anche a livello universitario), il contributo presenta l’impianto e gli esiti di una ricerca empirica volta a indagare le percezioni degli studenti internazionali cinesi sulla loro esperienza universitaria in Italia, con un focus sulle eventuali difficoltà nell’adozione di un approccio autonomo e strategico all’apprendimento, e a sperimentare un intervento formativo messo a punto per sostenerli nel miglioramento del loro approccio all’apprendimento attraverso l’uso di procedure sistematiche di autoriflessione, self-recording e autovalutazione supportate dalla ricercatrice. Il disegno della ricerca è un quasi-esperimento a due gruppi con pre-test e post-test. Il campione è costituito da 60 studenti di diversi Dipartimenti dell’Università di Bologna che hanno partecipato volontariamente alla ricerca, di cui 30 hanno preso parte all’intervento. Gli strumenti utilizzati per la misurazione in ingresso e in uscita sono il Questionario sui Processi di Apprendimento e alcune scale del Questionario sulle Strategie di Apprendimento. Agli studenti del gruppo sperimentale è stato somministrato anche un questionario finale di valutazione del percorso formativo. Sono state inoltre effettuate alcune interviste a distanza di tempo come fase di follow up. Gli studenti in entrambi i gruppi affrontano sfide relative all’ambientamento nel contesto universitario italiano, con particolare riferimento a difficoltà linguistiche e di integrazione sociale. I principali fattori influenti sull’efficacia dello studio includono le barriere linguistiche, la gestione del tempo, la consapevolezza e l’uso delle strategie di studio. Nonostante emerga un miglioramento del gruppo sperimentale tra pre e post test, le differenze tra i due gruppi non sono risultate statisticamente significative. Tuttavia, i feedback forniti dagli studenti nel questionario di soddisfazione per il percorso formativo e nelle interviste post-intervento evidenziano percezioni positive sull’utilità del percorso, con benefici relativi al loro approccio allo studio.