225 resultados para ADPKD,PKD,alimentazione,attività fisica,qualità di vita,malattia policistica epatorenale


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Studio storiografico condotto su fonti archivistiche, filmiche e sulla stampa locale e specializzata che ricostruisce dettagliatamente l'ambiente cittadino d'inizio Novecento nel quale si sono diffusi i primi spettacoli cinematografici, determinandone le caratteristiche e tracciandone l'evoluzione fra 1896 e 1925. L'avvento della cinematografia è strettamente connesso a un processo di modernizzazione del volto urbano, degli stili di vita, delle idee e il cinema si salda a queste istanze di rinnovamento, con una precisa ricaduta sull'immagine della città e sull'esperienza dei suoi cittadini appartenenti alle diverse classi sociali.

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Scegliere di consumare in modo sostenibile significa passare ad un nuovo modello di consumo. Tale modello richiede una maggiore consapevolezza e responsabilità da parte dei consumatori, unite all'adozione di nuovi stili di vita e di scelte d’acquisto, che permettano il raggiungimento di elevati livelli di benessere nel rispetto dell'ambiente. Un notevole sforzo è stato compiuto recentemente dai policy maker per incoraggiare il consumo sostenibile quali implementazioni dello sviluppo sostenibile. Ancora lunga, tuttavia, è la strada da percorrere per raggiungere pienamente questo obiettivo. Tra i prodotti sostenibili, il biologico si è rivelato di gran lunga il più rappresentativo: le statistiche di questo mercato mostrano, infatti, tendenze positive, sebbene il consumo risulti ancora eterogeneo e contenuto rispetto al consumo di alimenti convenzionali. Ciò mostra che il comportamento dei consumatori non è ancora abbastanza reattivo alle suddette politiche. Il presente studio si propone di contribuire alla ricerca sul consumo sostenibile approfondendo i fattori che incoraggiano o impediscono il consumo di prodotti alimentari biologici in Italia. Adottando un nuovo approccio si cerca di capire come i diversi segmenti di diete alimentari affrontino gli alimenti biologici in termini di consumi e di atteggiamenti. Un'analisi multivariata a più fasi è stata condotta su un campione di 3.004 consumatori. Un’analisi delle componenti principali non lineare è stata applicata alle variabili ordinali che misurano il consumo di ventuno categorie di alimenti. Successivamente è stata applicata la cluster analysis che ha dato luogo a quattro segmenti di abitudini alimentari. I prodotti biologici sono diventati parte delle abitudini alimentari in Italia in quasi un terzo della popolazione. Il consumo sembra essersi affermato soprattutto nel segmento con abitudini alimentari sane. Una scarsa attenzione ad una dieta sana, gli stili di vita, il reddito, l'accessibilità, la mancanza di consapevolezza condizionano le abitudini alimentari a scapito di un consumo più sostenibile.

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La presenti tesi di Dottorato in Scienze Pedagogiche, dal titolo “Discriminazione verso il colore della pelle nella scuola primaria. Pedagogia Interculturale e impegno progettuale in direzione antirazzista” prende impulso da due indagini esplorative che la dottoranda aveva intrapreso – in qualità di studentessa (rispettivamente per il suo Elaborato Finale della tesi triennale e la tesi per la Laurea Magistrale) – tra il 2013 e il 2016 e nelle quali ha avuto l’occasione di esplorare il tema della discriminazione legata al colore scuro della pelle (ponendo anche una specifica attenzione all’intersezione di questo tema con le “questioni di genere”). La ricerca che ha condotto per il dottorato in Scienze Pedagogiche, di taglio empirico, ha anzitutto attraversato un momento di ampia analisi bibliografica, con particolare riferimento alla letteratura statunitense relativa al tema del colorism per poi potersi dedicare alla letteratura che, in ambito nazionale e con particolare riferimento alla disciplina pedagogica interculturale, ha trattato il tema del razzismo e dell’antirazzismo. Partendo da questi presupposti teorici, Cardellini ha avviato una ricerca empirica in due contesti scolastici specifici, dislocati a Bologna e a Catania; si tratta di due particolari scuole primarie che si sono dichiarate “impegnate a livello interculturale” (oltre a questa variabile, altre variabili sono state oggetto di interesse). In tal senso, la dottoranda ha cercato di comprendere se e come tali progettazioni includessero (o meno) obiettivi di tipo antirazzista e se e come vi fossero ricadute interculturalmente significative nei bambini. Utilizzando una metodologia di tipo qualitativo, sono stati realizzati focus group con bambine e bambini (78 bambini) delle classi quarte e quinte e interviste con le insegnanti (20 insegnanti), oltre ad un’attenta analisi del materiale documentale delle progettazioni stesse.

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La thèse vise à analyser la représentation des villes de Bologne, Limoges et Thessalonique, dans le roman noir italien, français et grec contemporain (1995-2015). L'approche sociologique, anthropologique et géocritique domine dans la première partie de la thèse, tandis que, dans la deuxième partie, plus consacrée à l'analyse des textes, est utilisée une approche linguistique et stylistique basée sur les occurrences et la rhétorique, qui prend également en compte certains éléments de psychocritique. La réflexion se développe en deux étapes, plus un chapitre conclusif. Dans la première partie, les villes de Bologne, Limoges et Thessalonique sont analysées comme des villes noires, des lieux du crime à déchiffrer, sur la base de cinq caractéristiques : dilatation, déshumanisation, désorientation, déculturation, désindividualisation. Dans la deuxième partie, nous essayons de définir le défi des détectives contemporains : lire les villes, comme codes à déchiffrer, pour résoudre les crimes. L'interprétation de la ville se développe en cinq phases, spéculaires aux caractéristiques de la première partie : exploration, détection, reconstruction, identification, acceptation. À la fin de son enquête et du roman, le détective découvre que la ville est un vrai personnage, elle n’est pas seulement un lieu de crime mais aussi un lieu de l'âme, miroir du vécu des protagonistes. Les romans noirs contemporains de Bologne, Limoges et Thessalonique mettent en scène le conflit, peut-être insoluble, qui tourne autour de la définition de qui est la ville et donc de qui est l’individu et ils indiquent l'impossibilité d'une réponse définitive et rassurante. L'homme et la ville se confondent pour ne faire plus qu'un.

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In the last few decades, scientific evidence has pointed out the health-beneficial effects of phenolic compounds in foods, including a decrease in risk of developing degenerative and chronic diseases, known to be caused by oxidative stress. In this frame can be inserted research carried out during my PhD thesis, which concerns the phytochemical investigation of phenolic composition in sweet cherries (Prunus avium L.), apple fruits (Malus domestica L.) and quinoa seeds (Chenopodium quinoa Willd.). The first project was focused on the investigation of phytochemical profile and nutraceutical value of fruits of new sweet cherry cultivars. Their phenolic profile and antioxidant activity were investigated and compared with those of commonly commercialized cultivars. Their nutraceutical value was evaluated in terms of antioxidant/neuroprotective capacity in neuron-like SH-SY5Y cells, in order to investigate their ability to counteract the oxidative stress and/or neurodegeneration process The second project was focused on phytochemical analysis of phenolic compounds in apples of ancient cultivars with the aim of selecting the most diverse cultivars, that will then be assayed for their anti-carcinogenic and anti-proliferative activities against the hepato-biliary and pancreatic tumours. The third project was focused on the analysis of polyphenolic pattern of seeds of two quinoa varieties grown at different latitudes. Analysis of phenolic profile and in vitro antioxidant activity of seed extracts both in their free and soluble-conjugated forms, showed that the accumulation of some classes of flavonoids is strictly regulated by environmental factors, even though the overall antioxidant capacity does not differ in quinoa Regalona grown in Chile and Italy. During the internship period carried out at the Department of Organic Chemistry at Universidad Autónoma de Madrid (UAM), it was achieved the isolation of two pentacyclic triterpenoids, from an endemic Peruvian plant, Jatropha macrantha Müll. Arg., with bio-guided fractionation technique.

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Background: Le early-onset sepsis (EOS) sono infezioni batteriche invasive definite dalla presenza di batteri nel sangue e/o nel liquor cefalorachidiano che esordiscono nelle prime 72 ore di vita e causano in epoca neonatale mortalità e morbilità importanti. Scopo: Determinare l’eccesso di trattamento antibiotico (Overtreatment index=OI) nei neonati di EG ≥34 settimane con sospetta sepsi ad esordio precoce. Metodi: Tutti i nati dal 1.01.2014 al 31.12.2018 di EG ≥34 settimane presso IRCCS Azienda Ospedaliero-Universitaria e l’Ospedale Maggiore di Bologna che hanno ricevuto terapia antibiotica endovenosa nelle prime 168 ore di vita nel sospetto di EOS. Sono stati identificati 2 gruppi: EOS provata (N=7) ed EOS sospetta (N=465). Risultati: L’incidenza di EOS è stata 0.22 su 1000 nati vivi, rispettivamente 0.12/1000 per Streptococcus agalactiae (GBS) e 0.06/1000 per Escherichia coli (E.coli). L’1.75% dei neonati ha ricevuto terapia antimicrobica empirica a largo spettro. L’OI è risultato 68. L’esposizione al trattamento antibiotico nella popolazione è stata di 85 giorni/1000 nati vivi. Tra i fattori di rischio materni, il tampone vagino-rettale (TVR) e l’urinocoltura positiva sono risultati associati al rischio di EOS provata (p=.017, p =.000). I valori di proteina C reattiva (PCR) al T0, T1 e T2 tra i due gruppi sono risultati significativi (p=.000). All’analisi multivariata è stata confermata la significatività delle variabili descritte. (TVR non noto OR=15.1, 95%CI 1.98-115.50, p =.009, urinocoltura positiva OR=30.1, 95%CI 3.6-252.1, p = .002, PCR T0 OR=1.6, 95% CI 1.29-2.07, p = .000.) Conclusioni: L’individuazione precoce di fattori di rischio e la valutazione degli indici di flogosi in neonati sintomatici può ridurre l’OI e la durata della terapia antibiotica in casi di sepsi non confermata. L’uso appropriato degli antibiotici in questa popolazione è particolarmente importante poichè riduce lo sviluppo di germi multiresistenti. Nelle Terapie Intensive Neonatali, i programmi di stewardship antimicrobica dovrebbero guidare la gestione delle sepsi.

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Neurodegenerative diseases (NDs) are characterized by a multifactorial etiology, in which oxidative stress and inflammation are the main causative factors. For this reason, increasing attention is being paid to the characterization and the identification of nutraceuticals and phytochemicals with intrinsic pleiotropic activity. Moreover, in a Circular Economy perspective, these natural compounds can be obtained also from renewable resources derived from the food industry by-products and can be used for both preventive and therapeutic purposes. The aim of this PhD program was to identify nutraceuticals and phytochemicals, both as extracts and pure compounds, and obtained from both plant and renewable sources, which due to their antioxidant and anti-inflammatory properties, were able to counteract cellular and molecular alterations that characterize NDs. Their neuroprotective potential has been evaluated in an in vitro model of neuroinflammation (the LPS-activated BV-2 microglial cell line), and/or in an in vitro model of neuronal oxidative stress (the neuron-like SH-SY5Y cell line differentiated with retinoic acid and exposed to H2O2). Four different projects, although deeply linked by the aforementioned common goal, have been discussed in this thesis: 1_ Impact of phenolic profile of different cherry cultivars on the potential neuroprotective effect in SH-SY5Y cells. 2_Anti-inflammatory activities of Spilanthol-rich essential oil from Acmella oleracea (L.). 3_Study of the anti-inflammatory activity of novel tacrine derivatives with lipids extracted from cashew nutshell liquid. 4_Coffee Silverskin (CSS) and Spent Coffee Grounds (SCG): coffee industry by-products as a promising source of neuroprotective agents. In general, it is, therefore, possible to conclude that the natural compounds studied in this thesis have been proven, due to their antioxidant and/or anti-inflammatory properties, to be valid preventive and therapeutic strategies for the treatment of NDs, to improve the life quality of these patients and of the general population by preventing and combating the onset of these deleterious diseases.

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Advanced analytical methodologies were developed to characterize new potential active MTDLs on isolated targets involved in the first stages of Alzheimer’s disease (AD). In addition, the methods investigated drug-protein bindings and evaluated protein-protein interactions involved in the neurodegeneration. A high-throughput luminescent assay allowed the study of the first in class GSK-3β/ HDAC dual inhibitors towards the enzyme GSK-3β. The method was able to identify an innovative disease-modifying agent with an activity in the micromolar range both on GSK-3β, HDAC1 and HDAC6. Then, the same assay reliably and quickly selected true positive hit compounds among natural Amaryllidaceae alkaloids tested against GSK-3β. Hence, given the central role of the amyloid pathway in the multifactorial nature of AD, a multi-methodological approach based on mass spectrometry (MS), circular dichroism spectroscopy (CD) and ThT assay was applied to characterize the potential interaction of CO releasing molecules (CORMs) with Aβ1-42 peptide. The comprehensive method provided reliable information on the different steps of the fibrillation process and regarding CORMs mechanism of action. Therefore, the optimal CORM-3/Aβ1−42 ratio in terms of inhibitory effect was identified by mass spectrometry. CD analysis confirmed the stabilizing effect of CORM-3 on the Aβ1−42 peptide soluble form and the ThT Fluorescent Analysis ensured that the entire fibrillation process was delayed. Then the amyloid aggregation process was studied in view of a possible correlation with AD lipid brain alterations. Therefore, SH-SY5Y cells were treated with increasing concentration of Aß1-42 at different times and the samples were analysed by a RP-UHPLC system coupled with a high-resolution quadrupole TOF mass spectrometer in comprehensive data-independent SWATH acquisition mode. Each lipid class profiling in SH-SY5Y cells treated with Aß1-42 was compared to the one obtained from the untreated. The approach underlined some peculiar lipid alterations, suitable as biomarkers, that might be correlated to Aß1-42 different aggregation species.

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The idea of the tragic is unthinkable. It is precisely within the moment in which an ordinary human being, a heroine or a hero – incapable of scrutinizing fully their own position within the whole – is invited to respond, to accept or refuse it all, that the tragic unfolds, changing their life irremediably. What are the causes and the consequences of "god’s arrival", as in case of Dionysus who visits Pentheus’ home in Euripides’ "The Bacchae"? Through episodes in the stories of characters from Ancient Greek dramas – such as Oedipus, Antigone, Ajax, Io, through Dostoevsky’s or Kafka’s imagery, in Prince Myshkin’s, the Ridiculous Man’s or Gregor Samsa’s experiences, this doctoral research proposes to examine the aspects which compete in the creation of a tragic hero. Theatrical performances – such as Jan Fabre’s "Mount Olympus: To Glorify the Cult of Tragedy, a 24-Hour Performance", immersed in a cycle of life, death and re-birth; Oliver Frljić’s "Trilogija o hrvatskom fašizmu", in its careful analysis of the wounds of a heritage of war; and Cristian Ceresoli’s and Silvia Gallerano’s tragic testimony of an estranged, almost soulless body in "La Merda" – open up the dialogue on our contemporary idea of the tragic. This doctoral work chooses excess as its privileged channel through which to approach the concept of the tragic – by its nature elusive, hostile to any definition, strictly personal and, thus, visible only through one’s own lens. In an excess of pain, devotion, desire, rage, arrogance or beauty, opposites collide, time concentrates into a moment and the hero is invited to choose, to live or die, to transform.

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La tesi intende contribuire a livello teorico ed empirico al dibattito in tema di segregazione residenziale su base etnica. Negli ultimi anni, infatti, si stanno sviluppando studi e ricerche che mirano a (ri)definire la categoria di segregazione residenziale e le forme che essa può assumere a livello urbano (micro-segregazione, interstizio, segregazione verticale) proprio a partire dall’analisi delle caratteristiche del contesto Mediterraneo o dell’Europa del Sud. In questo quadro, il disegno di ricerca si articola a partire dal caso studio di Bologna e analizza la distribuzione residenziale della popolazione residente straniera in prospettiva diacronica, utilizzando strumenti di analisi georeferenziata e considerando diverse variabili (nazionalità, genere, status-socioeconomico). L’analisi quantitativa viene integrata da una seconda parte, che si compone di 20 interviste biografiche di tipo recall, che ricostruisce le traiettorie abitative di migranti residenti nella Città Metropolitana di Bologna, al fine di comprendere le modalità in cui le dinamiche strutturali che investono l’housing system si concretizzino nelle storie di vita di persone migranti. Dall’analisi emerge che la popolazione residente straniera è investita da un processo di periferizzazione che si manifesta a livello spaziale-territoriale e nei percorsi di vita. Adottandone una definizione estensiva, la categoria di periferizzazione individua una specifica forma di segregazione residenziale che non denota solo un processo di mobilità territoriale ma anche un più ampio e articolato “modo di abitare” di chi sta ai margini.

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Alzheimer’s disease (AD) is the most common form of dementia, currently affecting more than 50 million people worldwide. In recent years attention towards this disease has risen in search for discovery and development of a drug that can stop it. Indeed, therapies for AD provide only temporary symptomatic relief. The cause for the high attrition rate for AD drug discovery has been attributed to several factors, including the fact that the AD pathogenesis is not yet fully understood. Nevertheless, what is increasingly recognized is that AD is a multifactorial syndrome, characterized by many conditions which may lead to neuronal death. Given this, it is widely accepted that a molecule able to modulate more than one target would bring benefit to the therapy of AD. In the first chapter of this thesis, there are reported two projects regarding the design and synthesis of new series of GSK-3/HDAC dual inhibitors, two of the main enzymes involved in AD. Two different series of compounds were synthesized and evaluated for their inhibitory activity towards the target enzymes. The best compounds of the series were selected for further biologic investigation to evaluate their properties. The second project focused on the design of non ATP-competitive GSK-3 inhibitors combined with HDAC inhibition properties. Also in this case, the best compounds of the series were selected for biologic investigation to further evaluate their properties. In chapter 2, the design and synthesis of a GSK-3-directed Proteolysis Targeting Chimeras (PROTAC), a new technology in drug discovery that act through degradation rather than inhibition, is reported. The design and synthesis of a small series of GSK-3-directed PROTACs was achieved. In vitro assays were performed to evaluate the GSK-3-degradation ability, the effective involvement of E3 ubiquitine ligase in the process and their neuroprotective abilities.

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Il patrimonio residenziale italiano ammonta a 12,2 milioni di edifici, di cui il 57,5% ha più di 50 anni ed è stato costruito in assenza di normative specifiche, in termini di sicurezza sismica, resistenza al fuoco, efficienza energetica e accessibilità, e manifesta un’avanzata obsolescenza. Agire su questo patrimonio significa operare tramite le due macro categorie di intervento: demolizione/ricostruzione o riqualificazione energetica. Questa ricerca dottorale vuole indagare la demolizione/ricostruzione di comparti urbani periferici, costruiti tra 1945-1965, quale strategia di rigenerazione urbana, integrandola in un modello edilizio basato sui criteri dell’economia circolare. Vengono definite le caratteristiche costruttive e i principi di questo modello di progettazione ecosistemica, denominato Integrho, che coniuga i criteri di ecodesign nel ciclo di vita (Building in Layers, Design for Disassembly e il Design out Waste) con quelli di bioclimaticità e di adattabilità funzionale. Il lavoro è stato improntato secondo due livelli gerarchici, scala urbana e scala edilizia, tra loro correlate mediante quella intermedia dell’isolato, al fine di ottenere un obiettivo di natura metodologica: definire uno strumento di supporto decisionale, capace di indirizzare tra le categorie di intervento attraverso parametri oggettivi, valutati con analisi comparative speditive. Tale metodologia viene applicata al contesto di Bologna, e si fonda sulla creazione di un’approfondita base conoscitiva attraverso la catalogazione delle 8.209 pratiche edilizie di nuova costruzione presentate tra 1945 e il 1965. Tale strumento georeferenziato, contenente informazioni tipologiche, costruttive ecc., è impiegato per valutare in modo quantitativo e speditivo i consumi energetici, i materiali incorporati, gli impatti ambientali e i costi economici dei differenti scenari di intervento nel ciclo di vita. Infine, l’applicazione del modello edilizio Integrho e del paradigma Ri-Costruire per Ri-Generare ad uno degli isolati periferici selezionati, è impiegata come esemplificazione dell’intero processo, dalla fase conoscitiva a quella strumentale, al fine di verificarne l’attendibilità e l’applicabilità su larga scala.

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La ricerca indaga il ruolo del designer nella transizione sostenibile e circolare all’uso di materiali polimerici. Nel contesto contemporaneo la plastica è utilizzata in quasi ogni settore merceologico ma la sua futura applicazione è messa in forte discussione a causa dei visibili impatti ambientali del suo uso irresponsabile. Un passaggio netto dalla totale dipendenza alla liberazione dei polimeri è difficile; è necessario un periodo di transizione che permetta di coesistere responsabilmente con i polimeri in attesa di trovare dei validi sostituti. L’obiettivo della ricerca è lavorare su questo periodo ponendo il designer e le sue competenze come soggetti chiave del movimento. La tesi di ricerca propone un approccio per calare le pratiche del Transition Design nella progettazione di sistemi-prodotto, nutrendosi degli attributi anticipatori dell’Advanced Design e puntando agli obiettivi del Circular Design, lavorando a partire dalle merci più critiche nel contesto contemporaneo: quelle in polimero fossile non riciclabile. Contributo della tesi è la figura del Transition Matter Designer, un progettista di transizioni dei materiali che prevede metamorfosi di sistemi-prodotto nel tempo grazie alle sue competenze a diverse scale del progetto: forma l’utente agli atteggiamenti circolari e sostenibili, caratterizza i materiali per individuarne nuovi usi, seleziona i processi produttivi adatti a prevenire scarti e ne anticipa i cicli di vita nei prodotti. I Knitted Fasteners sono il risultato della simulazione del lavoro del Transition Matter Designer nel tessile: un sistema di elementi di fissaggio, personalizzabili dallo stilista e integrati negli abiti a maglia, che permettono di eliminare l’uso di fashion fasteners in plastica e metallo, elementi che rendono difficile il riciclo dei capi. Dalla sperimentazione è emerso il modello concettuale della Transindustrial Production: un lavoro di collaborazione fra Transition Matter Designer e creativo per dare identità ai materiali polimerici circolari attraverso l’ibridazione fra artigianato e industria, tipico del Made in Italy.

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La ricerca si pone l’obiettivo di comprendere in che modo sia strutturato lo stardom italiano della Generazione Z e quale ruolo svolgano i media nei processi di celebrification delle figure attoriali in esame, nonché l'impatto che queste hanno sulla società stessa. Si intende fornire una maggiore comprensione dei meccanismi alla base del funzionamento dello star system in un contesto storico, culturale e generazionale specifico. Inoltre, il confronto tra il panorama italiano e il landscape internazionale contribuisce a una maggiore comprensione dell’evoluzione e della trasformazione del concetto di celebrità nel contesto globale, oltre che delle modalità attraverso le quali la dimensione italiana si inserisce in questa evoluzione.

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Hematological cancers are a heterogeneous family of diseases that can be divided into leukemias, lymphomas, and myelomas, often called “liquid tumors”. Since they cannot be surgically removable, chemotherapy represents the mainstay of their treatment. However, it still faces several challenges like drug resistance and low response rate, and the need for new anticancer agents is compelling. The drug discovery process is long-term, costly, and prone to high failure rates. With the rapid expansion of biological and chemical "big data", some computational techniques such as machine learning tools have been increasingly employed to speed up and economize the whole process. Machine learning algorithms can create complex models with the aim to determine the biological activity of compounds against several targets, based on their chemical properties. These models are defined as multi-target Quantitative Structure-Activity Relationship (mt-QSAR) and can be used to virtually screen small and large chemical libraries for the identification of new molecules with anticancer activity. The aim of my Ph.D. project was to employ machine learning techniques to build an mt-QSAR classification model for the prediction of cytotoxic drugs simultaneously active against 43 hematological cancer cell lines. For this purpose, first, I constructed a large and diversified dataset of molecules extracted from the ChEMBL database. Then, I compared the performance of different ML classification algorithms, until Random Forest was identified as the one returning the best predictions. Finally, I used different approaches to maximize the performance of the model, which achieved an accuracy of 88% by correctly classifying 93% of inactive molecules and 72% of active molecules in a validation set. This model was further applied to the virtual screening of a small dataset of molecules tested in our laboratory, where it showed 100% accuracy in correctly classifying all molecules. This result is confirmed by our previous in vitro experiments.