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em Dalarna University College Electronic Archive
Resumo:
Cet article offre une analyse de la figure du flâneur dans Parias: documentaire de l’écrivain haïtien Magloire-Saint-Aude (1912-1971). Étudiant la façon dont il se réapproprie de ce trope surréaliste dans un cadre port-au-princien, le but est de montrer que l’auteur essaie de repenser le sujet haïtien. L’article démontre que Magloire-Saint-Aude se sert d’un chronotope urbain double, d’abord les rues pauvres où les personnages déambulent sans but fixe et ensuite les salons bourgeois où naît le désir. Son flâneur haïtien subit un processus complexe de subjectivation qui s’articule dans la tension de ces deux chronotopes urbains. Même si le héros saint-audien essaye de se libérer par le biais de l’amour pour une Française il est à jamais attaché à l’espace exigu de Port-au-Prince. Cela vient rompre avec une tradition d’affirmation héroïque du sujet (masculin) haïtien. ”Exilé de l’intérieur,” Malgoire-Saint-Aude explore un sujet insaisissable qui garde ouverte sa part à l’altérité.
Resumo:
Nell'articolo è illustrata la conoscenza della lingua italiana in Svezia nella prima età moderna, con particolare riguardo al Seicento. Gli studi pregressi su questo argomento mostrano che l'Italiano era in questo periodo una delle lingue di cultura più importanti in Svezia. Per verificare questi studi si sono utilizzate le notizie di prima mano contenute in alcuni testi odeporici (lettere, diari, relazioni ecc.) redatti da viaggiatori italiani recatisi in Svezia in questo secolo. Nei primi paragrafi del lavoro il lettore è introdotto alla comprensione dell'argomento grazie ad una esposizione contestualizzata sia della storia della Svezia sia di quella della lingua italiana tra Cinquecento e Seicento. Inoltre si offre anche una veloce introduzione ai contatti culturali tra l'Italia e la Svezia fino al Seicento. L'analisi dei testi odeporici seicenteschi conferma gli studi precedenti, basati su ricerche bibliografiche e d'archivio, dimostrando come l'Italiano, sebbene materia di studio accademico e di apprendimento privato, fosse in realtà conosciuto in Svezia solo da una piccola parte dei nobili, preferendosi ad esso il Francese, mentre il latino era conosciuto bene da tutti i rappresentanti del clero.