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Resumo:
Nel corso degli anni il calcio italiano, dalla storia e tradizioni invidiabili, ha perso terreno nella battaglia competitiva del calcio europeo sia per quanto riguarda il risultato sportivo sia per quanto riguarda il risultato economico. La cultura calcistica però appassiona e unisce italiani come nient’altro. Dopo decenni di prestazioni all’insegna di tutti, nell’attuale scenario l’Italia calcistica si trova in una diversa posizione, con lo sguardo verso nuovi orizzonti. Il calcio italiano professionistico avrebbe bisogno di una strategia o di un modello di successo da imitare, innanzitutto nella veste del suo campionato di punta, la Serie A, per ripartire e diventare competitiva in primo luogo nel contesto europeo molto competitivo. Nonostante tutti gli scandali e problemi di natura finanziaria che hanno caratterizzato la storia del calcio italiano – oltreché i problemi attuali, per esempio, riguardo all’età media dei giocatori di Serie A – il suo profondo bagaglio culturale calcistico rimane, in sostanza, un punto di partenza fermo senza molti paragoni al mondo. La responsabilità di sviluppare e rivitalizzare il ‘prodotto’ calcio ha bisogno di idee nuove e investimenti al pari dei competitori principali. I problemi di prima importanza da risolvere sono la moltiplicazione e la ristrutturazione del modello di ricavi e gli impianti sportivi urgentemente da privatizzare e ristrutturare per renderli moderni e più profittabili. I tifosi di calcio, che si contano in decine di milioni solo in Italia (oggi come oggi addirittura 4 italiani su 10 si definiscono “tifosi militanti”), avrebbero bisogno di un ‘prodotto’ rivitalizzato che ha conservato il suo orgoglio e le caratteristiche nazionali uniche, tra cui, la parte sana della cultura dei tifosi organizzati chiamati ‘ultras’, di cui il modo di tifare ma in parte anche il linguaggio e le caratteristiche simboliche, sono divenuti, nel corso degli anni, conosciuti e imitati in larga parte del mondo. Tuttavia, in prospettiva non si può e non si deve trascurare l’impatto e le possibili opportunità finanziarie che il sempre più ampio e crescente mercato del calcio internazionale potrebbe offrire, nonostante ne soffrisse un po’ l’identità tradizionale del calcio italiano.