216 resultados para EARMARK, Overlapping markup, Conversione di documenti, OWL, XML
Resumo:
RESUME : La thèse examine les relations entre le duché de Milan et le Corps helvétique dans l'évolution du système westphalien, à travers l'étude des réformes institutionnelles opérées par les Austro-Lombards sur le territoire milanais au XVIIIe siècle, où le bon voisinage tend à remplacer les traités qui assuraient jusque là les échanges économiques et culturels. L'analyse met en lumière le caractère négocié de ces transformations sur la base de l'étude des pratiques des nouveaux agents issus des milieux militaire et aristocratique. L'étude des anciennes alliances et la permanence de l'héritage espagnol dans ses relations avec le Corps hevétique rendent compte, dans une première partie, des modalités selon lesquelles la raison d'Etat donne à lire la modernité des pratiques austro-lombardes pour intégrer le duché dans la monarchie des Habsbourg. Les trois chapitres suivants saisissent l'impact des réformes qui amorcent une centralisation politique, où le choix des négociateurs milanais reflète la nouvelle situation du duché, dont les tractations frontalières définissent la rationalité du territoire comme limite de l'Autre. Correspondances officielle et privée, mémoires ou autres essais rédigés par les nouvelles élites administratives et diplomatiques milanaises ou viennoises illustrent les modalités selon lesquelles la suppression des anciennes alliances confessionnelles développe un système d'informations politiques pluralistes et sécularisées. Celui-ci se base sur une connaissance politique du voisin helvétique, rapportée par des observateurs mandés comme experts dont la pratique est tributaire des intérêts personnels et de la loyauté envers le monarque. Enfin, les deux dernières parties saisissent la centralité financière et culturelle des villes protestantes suisses, où l'essor bancaire supplante progressivement le système des capitulations militaires mais où les résistances politiques limitent les améliorations en matière de passage ou de sécurité frontalière. L'intense activité éditoriale des centres protestants helvétiques confirme l'attention des élites austro-lombardes sur les modèles d'émancipation économique et culturelle tels que celui de la République de Genève. A la veille d'un nouvel ordre européen, ils rendent compte de l'enchevêtrement des réseaux où émerge une classe de fonctionnaires qui, dans leur mission au service du prince, allient désormais leurs intérêts pour la République des lettres à une volonté de réformer l'Etat.
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Transplant glomerulopathy (TG) has received much attention in recent years as a symptom of chronic humoral rejection; however, many cases lack C4d deposition and/or circulating donor-specific antibodies (DSAs). To determine the contribution of other causes, we studied 209 consecutive renal allograft indication biopsies for chronic allograft dysfunction, of which 25 met the pathological criteria of TG. Three partially overlapping etiologies accounted for 21 (84%) cases: C4d-positive (48%), hepatitis C-positive (36%), and thrombotic microangiopathy (TMA)-positive (32%) TG. The majority of patients with confirmed TMA were also hepatitis C positive, and the majority of hepatitis C-positive patients had TMA. DSAs were significantly associated with C4d-positive but not with hepatitis C-positive TG. The prevalence of hepatitis C was significantly higher in the TG group than in 29 control patients. Within the TG cohort, those who were hepatitis C-positive developed allograft failure significantly earlier than hepatitis C-negative patients. Thus, TG is not a specific diagnosis but a pattern of pathological injury involving three major overlapping pathways. It is important to distinguish these mechanisms, as they may have different prognostic and therapeutic implications.
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Introduzione : Plinio il Giovane erogò una somma di denaro per costruire una biblioteca e assicurarne il funzionamento. Una cittadina donò al Municipio di Balerna due case di appartamenti con lo scopo di mantenervi pigioni moderate e di mettere i vani a disposizione quale abitazione primaria per la popolazione del Comune. Questi due esempi illustrano casi di donazioni gravate da un onere. Da essi si evince che la donazione modale consta di due elementi: un dono e una finalità posta allo stesso. Una tale donazione esemplifica l'idea di alterità dell'unità, come Giano - dio del Pantheon romano - il quale è rappresentato con due volti, che gli permettevano di vedere il passato e di scrutare il futuro. Così, il presente lavoro - anch'esso paradigma dell'alterità dell'unità - si prefigge lo scopo di creare un ponte tra il passato e il potenziale futuro, sulla scorta anche di testi filosofici e letterari, senza tacere la sua dimensione giuridica. Un'invocazione a Giano si giustifica: anche Seneca, nel suo canzonatorio poema sulla trasformazione in zucca dell'imperatore Claudio - l'Apocolocintosi - narra che il dio patrocinò l'interessato, siccome abile oratore e aduso all'arte forense poiché i suoi due volti indicano in senso metaforico - e ironico - la capacità di esaminare le questioni sotto tutti i loro aspetti. Ciò posto, giovi considerare che la donazione modale è costituita di due scorciatoie cognitive che espongono la sua alterità: l'una, il dono, rimanda all'idea di gratuità, di benevolenza, di amicizia, di reciprocità; l'altra, l'onere, riconduce all'onerosità, allo scambio, al contratto, alla commutatività. Così, per enucleare l'unità della donazione gravata da un onere occorre chinarsi sulla sua alterità e percorrere i cammini che essa propone: la gratuità e l'onerosità, per poi ridurre gli esiti nell'unitarietà dell'istituto. Il presente lavoro vaglia invero la donazione modale. Esso è nondimeno condito di riflessioni più generali inerenti alla teoria dei contratti e alla filosofia del diritto, in una digressione temporale che dal diritto romano porta al diritto svizzero, passando per alcuni glossatori e umanisti e, anche, attraverso alcune legislazioni regionali del XIX secolo. Donde un lavoro che, in ultima analisi, abbraccia più tematiche, suddivise come esposto in appresso. Il primo capitolo, di introduzione al tema, è un compendio della terminologia latina del dono, ottenuto individuando esempi addotti dalle fonti giuridiche e fatti narrati da scrittori latini. Dacché la legge si palesa mediante uno scritto insieme di segni che esprimono concetti - mi è parso opportuno soffermarmi sulle sfaccettature linguistiche del "dono". La società romana era tributaria di molteplici rapporti di amicizia, i cui contenuti hanno poi dato adito ai cosiddetti contratti gratuiti. A Roma, la gratuità era un concetto bicefalo. Esisteva una gratuità propriamente detta e una gratuità qualificata di lucrativa. L'una escludeva l'altra. Esse godevano di un campo d'applicazione autonomo e indipendente. Queste due nozioni sono l'oggetto del secondo capitolo. Dato che la donazione modale è una commistione tra gratuità e onerosità, dopo aver esposto i criteri della gratuità, il terzo capitolo si incentra sull'analisi del modus testamentario e del concetto di donazione remuneratoria. Lungo le pagine del quarto capitolo, preludio al nucleo stesso della tesi, si tratteggia lo sviluppo giuridico della donazione nel diritto romano: da causa di atti a contratto indipendente. Dopo avere tracciato i contorni degli elementi che si fondono nel concetto di donazione gravata da un onere (dono, gratuità, onerosità), il quinto capitolo contiene la base del presente studio: l'analisi della donazione modale. Assemblando i risultati emersi nei capitoli precedenti, si definisce e si delimita questo istituto, si elabora la sua maturazione storica e concettuale. L'incedere della tesi, in ambito svizzero, segue quasi pedissequamente la struttura romanistica del primo titolo. Dopo una presentazione di alcune legislazioni del XIX secolo, nel preludio, il secondo capitolo si concentra sulla nozione di gratuità, quale può essere estrapolata dal Codice civile, dal Codice delle obbligazioni e dalla Legge federale sulla esecuzione e sul fallimento. Il terzo capitolo tratta dell'onerosità, limitata al Codice civile e, principalmente, all'onere successorio. La tesi si chiude, nel quarto capitolo, con una digressione sulla donazione gravata da un onere nel diritto svizzero. In questo lavoro i quesiti di fondo, cui si cerca di fornire una risposta, riguardano la natura e la struttura dell'istituto in esame: di che tipo di contratto si tratta? È gratuito, lucrativo o oneroso? Come risponde il donatario inadempiente? Permettetemi un'avvertenza preliminare: i testi letterari, giuridici e filosofici su cui poggia il primo titolo sono vecchi di un paio di millenni, e, prima di giungere nelle nostre biblioteche e nelle nostre case, hanno subito un percorso tortuoso. Alcuni sono stati alterati, altri modificati. Errori di trascrizione si sommano ad adeguamenti alle nuove realtà storiche. Ciò premesso, i testi letterari e filosofici sono presentati nelle versioni indicate nelle pagine della bibliografia e non sono stati l'oggetto di particolari attenzioni interpolazionistiche, critiche che affiorano tuttavia per i frammenti giuridici più interessanti per il presente lavoro.
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The value of earmarks as an efficient means of personal identification is still subject to debate. It has been argued that the field is lacking a firm systematic and structured data basis to help practitioners to form their conclusions. Typically, there is a paucity of research guiding as to the selectivity of the features used in the comparison process between an earmark and reference earprints taken from an individual. This study proposes a system for the automatic comparison of earprints and earmarks, operating without any manual extraction of key-points or manual annotations. For each donor, a model is created using multiple reference prints, hence capturing the donor within source variability. For each comparison between a mark and a model, images are automatically aligned and a proximity score, based on a normalized 2D correlation coefficient, is calculated. Appropriate use of this score allows deriving a likelihood ratio that can be explored under known state of affairs (both in cases where it is known that the mark has been left by the donor that gave the model and conversely in cases when it is established that the mark originates from a different source). To assess the system performance, a first dataset containing 1229 donors elaborated during the FearID research project was used. Based on these data, for mark-to-print comparisons, the system performed with an equal error rate (EER) of 2.3% and about 88% of marks are found in the first 3 positions of a hitlist. When performing print-to-print transactions, results show an equal error rate of 0.5%. The system was then tested using real-case data obtained from police forces.
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The anaerobic transcriptional regulator ANR induces the arginine deiminase and denitrification pathways in Pseudomonas aeruginosa during oxygen limitation. The homologous activator FNR of Escherichia coli, when introduced into an anr mutant of P. aeruginosa, could functionally replace ANR for anaerobic growth on nitrate but not for anaerobic induction of arginine deiminase. In an FNR-positive E. coli strain, the ANR-dependent promoter of the arcDABC operon, which encodes the enzymes of the arginine deiminase pathway, was not expressed. To analyse systematically these distinct induction patterns, a lacZ promoter-probe, broad-host-range plasmid containing various -40 regions (the ANR/FNR recognition sequences) and -10 promoter sequences was constructed. These constructs were tested in P. aeruginosa and in E. coli expressing either ANR or FNR. In conjunction with the consensus -10 hexamer of E. coli sigma 70 RNA polymerase (TATAAT), the consensus FNR site (TTGAT ..... ATCAA) was recognized efficiently by ANR and FNR in both hosts. By contrast, when promoters contained the Arc box (TTGAC .... ATCAG), which is found in the arcDABC promoter, or a symmetrical mutant FNR site (CTGAT .... ATCAG), ANR was a more effective activator than was FNR. Conversely, an extended 22 bp, fully symmetrical FNR site allowed better activation with FNR than with ANR. Combination of the arc promoter -10 sequence (CCTAAT) with the Arc box or the consensus FNR site resulted in good ANR-dependent expression in P. aeruginosa but gave practically no expression in E. coli, suggesting that RNA polymerase of P. aeruginosa differs from the E. coli enzyme in -10 recognition specificity. In conclusion, ANR and FNR are able to activate the RNA polymerases of P. aeruginosa and E. coli when the -40 and -10 promoter elements ae identical or close to the E. coli consensus sequences.
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Background:Transplant glomerulopathy (TG) has received much attention in recent years as a manifestation of chronic humoral rejection (CHR). However, many cases lack C4d deposition and/or circulating donor-specifi c antibodies, and the contribution of other potential causes has not been fully addressed.Methods: Of 209 consecutive renal allograft indication biopsies performed for chronic allograft dysfunction, 25 that met pathologic criteria of TG (>10% duplication of the GBM without immune complex deposition) were examined for various etiologies, including hepatitis C infection (HCV), thrombotic microangiopathy (TMA), and CHR. 29 cases of biopsy-proven isolated chronic calcineurin inhibitor toxicity from the same time period were used as controls for comparing the prevalence of HCV.Results: Three partially overlapping categories accounted for 84% of the cases: C4d+TG (48%), HCV+TG (36%) and TMA+TG (32%). The majority of TMA+ cases were HCV+ (63%) and the majority of HCV+ cases had TMA (56%). Donor specifi c antibodies were associated with C4d+TG (7/8 vs. 1/4 C4d-TG; P<0.02), but not with HCV+TG. The prevalence of HCV was higher in the TG group than in 29 control patients without TG (36% vs. 7%, P<0.01). HCV+TG patients developed allograft failure earlier than HCV-TG patients (67.2 ± 60.2 mo versus 153.4 ± 126.2 mo, P=0.02). On a multivariate analysis, out of HCV, TG and C4d, only HCV was found to be a signifi cant risk factor for a more rapid allograft loss.Conclusion: We conclude that TG is not a specifi c diagnosis, but a pattern of pathologic injury with 3 major overlapping pathways involving CHR, HCV infection and TMA. It is important to distinguish these mechanisms, as they may have differentprognostic and therapeutic implications.
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Cet article présente les résultats de la revue systématique: van Pinxteren B, Sigterman KE, Bonis P, Lau J, Numans ME. Short-term treatment with proton pump inhibitors, H2-receptor antagonists and prokinetics for gastro-oesophageal reflux disease-like symptoms and endoscopy negative reflux disease. Cochrane Database of Systematic Reviews 2010, Issue 11, Art. No.: CD002095. DOI: 10.1002/14651858.CD002095.pub4. PMID: 21069670.