251 resultados para Di-n-butyl phthalate
Resumo:
Cet article présente les résultats de la revue systématique: van Pinxteren B, Sigterman KE, Bonis P, Lau J, Numans ME. Short-term treatment with proton pump inhibitors, H2-receptor antagonists and prokinetics for gastro-oesophageal reflux disease-like symptoms and endoscopy negative reflux disease. Cochrane Database of Systematic Reviews 2010, Issue 11, Art. No.: CD002095. DOI: 10.1002/14651858.CD002095.pub4. PMID: 21069670.
Resumo:
La tesi propone l'edizione critica dele traduzioni del Bellum Catilinae e del Bellum Iugurthinum di Sallustio eseguite dall'umanista ferrarese Ludovico Carbone intorno agli anni '70 del Quattrocento. I testi sono accompagnati dagli apparati delle varianti e delle correzioni d'autore; dal testo latino dell'edizione Ernout, con la segnalazione in corsivo delle parti in cui pare evidente che l'umanista aveva di fronte un testo latino diverso; e da note di commento in cui si riportano eventualmente lezioni della tradizione dell'opera sallustiana che potrebbero essere all'origine della traduzione. Nell'introduzione viene delineato il ruolo svolto da Ludovico Carbone nella Ferrara del secondo Quattrocento, tra corte, università e vita cittadina; particolare attenzione è data alle osservazioni sulla lingua italiana dell'umanista e alla sua frequentazione della letteratura in volgare. L'esame della tradizione e della diffusione dell'opera di Sallustio ha lo scopo di comprendere il significato della scelta operata dal traduttore e di cercar di capire che tipo di modello poteva trovarsi di fronte. I due volgarizzamenti sono inseriti nel contesto storico e culturale di Ferrara, che vide in questi anni un'intensa attività di traduzione - spesso su diretta richiesta del principe -, tra i cui autori si distinsero Matteo Maria Boiardo e Niccolò Leoniceno. Inoltre, per una comprensione più completa dell'operazione del Carbone, viene ricostruita la figura del dedicatario delle due traduzioni, Alberto d'Este, e la sua importanza all'interno della storia di Ferrara sia dal punto di vista politico che cultuale; operazione che permette di aggiungere elementi utili a una datazione più precisa delle opere qui pubblicate. Una parte centrale del lavoro riguarda l'analisi delle modalità di traduzione che mostra come l'operazione del Carbone, pur mantenendosi molto rispettosa del testo di partenza, abbia ambizioni letterarie. Lo sforzo del traduttore è incentrato in particolar modo sulla resa dei vocaboli e sul ritmo del periodare. E' interessante notare come l'umanista, la cui prosa latina ha un periodare ampio e ricco di subordinate su modello ciceroniano, in volgare mantenga queste caratteristiche stilistiche solo nelle lettere dedicatorie, mentre nella traduzione il suo stile si uniforma in gran parte al modello di Sallustio. La Nota al testo dà conto dei rapporti tra i manoscritti e dei criteri di edizione delle due opere. Nella Nota linguistica si trova un'analisi sistematica e approfondita della lingua del manoscritto autografo del Catilinario, mentre per gli altri manoscritti sono segnalati gli usi linguistici solo in funzione di una loro collocazione geografica. Un esame contrastivo delle abitudini linguistiche dei copisti rispetto a quelle del Carbone è alla base della scelta del manoscritto da utilizzare per l'edizione del Giugurtino, per il quale non si dispone di un autografo. Un capitolo è dedicato all'analisi delle varianti evolutive del manoscritto londinese contenente il Catilinario. Lo studio del lessico utilizzato nelle traduzioni ha portato alla costituzione del Glossario, che - attraverso un confronto con numerosi vocabolari e testi di area ferrarese o limitrofa - registra e illustra le più significative forme dialettali, i tecnicismi e i latinismi particolarmente crudi, rari o il cui significato si discosta da quello assunto più frequentemente in volgare. Si segnalano alcuni termini le cui prime attestazioni compaiono nella lingua volgare proprio in questo periodo.
Resumo:
BACKGROUND: There is currently no consensus in the literature on which embolic agent induces the greatest degree of liver hypertrophy after portal vein embolization (PVE). Only experimental results in a pig model have demonstrated an advantage of n-butyl-cyanoacrylate (NBCA) over 3 other embolic materials (hydrophilic gel, small and large polyvinyl alcohol particles) for PVE. Therefore, the aim of this human study was to retrospectively compare the results of PVE using NBCA with those using spherical microparticles plus coils. METHODS: A total of 34 patients underwent PVE using either NBCA (n = 20), or spherical microparticles plus coils (n = 14). PVE was decided according to preoperative volumetry on the basis of contrast-enhanced CT. Groups were compared for age, sex, volume of the left lobe before PVE and future remnant liver ratio (FRL) (volume of the left lobe/total liver volume - tumor volume). The primary end point was the increase in left lobe volume 1 month after PVE. Secondary end points were procedure complications and biological tolerance. RESULTS: Both groups were similar in terms of age, sex ratio, left lobe volume, and FRL before PVE. NBCA induced a greater increase in volume after PVE than did microparticles plus coils (respectively, +74 ± 69 % and +23 ± 14 %, p < 0.05). The amount of contrast medium used for the procedure was significantly larger when microparticles and coils rather than NBCA were used (respectively, 264 ± 43 ml and 162 ± 34 ml, p < 0.01). The rate of PVE complications as well as the biological tolerance was similar in both groups. CONCLUSION: NBCA seems more effective than spherical microparticles plus coils to induce left-lobe hypertrophy.