5 resultados para Rossi, Leena-Maija


Relevância:

10.00% 10.00%

Publicador:

Resumo:

This paper provides a longitudinal, empirical view of the multifaceted and reciprocal processes of organizational learning in a context of self-managed teams. Organizational learning is seen as a social construction between people and actions in a work setting. The notion of learning as situated (Brown & Duguid 1989, Lave& Wenger 1991, Gherardi & al. 1998, Easterby-Smith & Araujo 1999, Abma 2003) opens up the possibility for placing the focus of research on learning in the community rather than in individual learning processes. Further, in studying processes in their social context, we cannot avoid taking power relations into consideration (Contu & Willmott 2003). The study is based on an action research with a methodology close to the ‘democratic dialogue’ presented by Gustavsen (2001). This gives a ground for research into how the learning discourse developed in the case study organization over a period of 5 years, during which time the company abandoned a middle management level of hierarchy and the teams had to figure out how to work as self-managed units. This paper discusses the (re)construction of power relations and its role in organizational learning. Power relations are discussed both in vertical and horizontal work relations. A special emphasis is placed on the dialectic between managerial aims and the space for reflection on the side of employees. I argue that learning is crucial in the search for the limits for empowerment and that these limits are negotiated both in actions and speech. This study unfolds a purpose-oriented learning process, constructing an open dialogue, and describes a favourable context for creative, knowledge building communities.

Relevância:

10.00% 10.00%

Publicador:

Resumo:

La Tesi è incentrata sulle figure di D. Dinis e Isabel d’Aragona, reali del Portogallo (fine del XIII-prima metà del XIV secolo), e si focalizza sul processo di creazione e trasmissione della memoria, elaborato e messo in atto dai sovrani nel corso della loro esistenza. L’atto finale di questo annoso processo fu la realizzazione dei loro monumenti funebri creati per essere conservati nella chiesa del monastero cistercense di São Bernardo e São Dinis di Odivelas, la tomba del re, e nella chiesa del monastero di Santa Clara e Santa Isabel di Coimbra, quella della regina. Infatti, in modo del tutto inedito rispetto alla tradizione precedente, i re commissionarono e videro in vita realizzati i sepolcri che avrebbero dovuto preservare la loro memoria per l’Eternità. Essi furono concepiti a priori come parte integrante del progetto monumentale più vasto costituito dagli edifici monastici che li avrebbero dovuti custodire. In tale prospettiva, è stata rivolta particolare attenzione alla storia del monastero di Odivelas, assurto a pantheon della Monarchia, seppure per breve tempo, e al monastero di Coimbra, ultima dimora della regina Isabel una volta fallito il progetto del pantheon reale a causa della guerra civile che sconvolse il regno del Portogallo tra il 1319 e il 1324. Oltre ai sepolcri reali, sono state prese in esame alcune opere di architettura e di scultura legate alla committenza regia – in coppia o individualmente –, in particolare tre tombe coeve, due delle quali destinate ad altrettanti membri della famiglia reale. All’interno di questa Tesi, i monumenti funebri esaminati sono stati considerati non solo come strumento privilegiato per la commemorazione del defunto, ma anche come forieri di un preciso messaggio indirizzato a tutti coloro che avrebbero fruito della loro visione. Così, l’iconografia dei sepolcri è stata analizzata alla luce della spiritualità e della religiosità dei sovrani, oltre che dal punto di vista stilistico e formale. Come premessa allo studio prettamente storico-artistico, inizialmente sono stati approfonditi i rapporti tra il regno del Portogallo e la Sede Apostolica al momento dell’ascesa al trono di D. Dinis e, successivamente, il tema della guerra civile che vide contrapporsi il re e il principe, il futuro Alfonso IV. A questo scopo, integra la Tesi un’Appendice documentaria che presenta 64 documenti, la maggior parte dei quali inediti. Questo studio intende dimostrare come il Portogallo dionisino si collochi pienamente nell’orbita culturale mediterranea e proporre nuove affermazioni, considerazioni ed ipotesi rispetto ai re Dinis e Isabel, alle loro vicende storiche e personali e alla memoria di sé che vollero trasmettere ai posteri.

Relevância:

10.00% 10.00%

Publicador:

Resumo:

Fundação para a Ciência e a Tecnologia (FCT), Fundação Millennium bcp, Direcção Geral do Livro e das Bibliotecas/MC, Instituto de Estudos Medievais – FCSH/UNL

Relevância:

10.00% 10.00%

Publicador:

Resumo:

Fundação para a Ciência e a Tecnologia (FCT), Fundação Millennium bcp, Imprensa Nacional-Casa da Moeda

Relevância:

10.00% 10.00%

Publicador:

Resumo:

Fundação para a Ciência e a Tecnologia (FCT), Fundação Millennium bcp