5 resultados para Convenio Europeo del Paisaje


Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

El texto considera que el espacio de la ciudad es representado hoy a partir de los mecanismos de construcción cultural del paisaje. Se concluye que estos tienen por consecuencia una fragmentación y una idealización/estilización del territorio. Al mismo tiempo que afirman el deleite estético y la idealización de la vida, los mecanismos referidos fomentan el abandono de una mirada crítica y global sobre la ciudad.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

Perifèria. Revista de recerca i formació en antropologia, N.10

Relevância:

40.00% 40.00%

Publicador:

Resumo:

Erosion surfaces are the main geomorphological features of the Hesperian Massif. However, three other physiographic elements define the present state of the landscape. Such are big mountain blocks with polygonal borders building at great scale mountain chains, some more modest ridges following hercynian structural trends, and finally the strong incision of the fluvial net. On the other hand, paleoalterations and associated sediments are the only available ways for relief correlation and interpretation. It consists of a triple relationship giving good results when the regional stratigraphy is well known. Tectonic massifs, differential relief sand incisions are originated by geotectonic alpine disturbances during the Tertiary. The three events are consecutive in time with overlapping lapses which the prior and following element: differencial reliefs as a mesozoic heritage occur first, afterwards morphostructural blocks responding directly to the alpine deformation, and finally the fluvial incision as a delayed answer to the preceding morphostructural changes. The relationship relief sedimentation confirms widely this idea, since an association exists between a siderolitic Cretaceous-lower Paleogene and the differential reliefs, between arkoses from the upper Paleogene and the tectonic morphostructural blocks and between the Neogene Series Ocres and the terraces.

Relevância:

40.00% 40.00%

Publicador:

Resumo:

La Tesi è incentrata sulle figure di D. Dinis e Isabel d’Aragona, reali del Portogallo (fine del XIII-prima metà del XIV secolo), e si focalizza sul processo di creazione e trasmissione della memoria, elaborato e messo in atto dai sovrani nel corso della loro esistenza. L’atto finale di questo annoso processo fu la realizzazione dei loro monumenti funebri creati per essere conservati nella chiesa del monastero cistercense di São Bernardo e São Dinis di Odivelas, la tomba del re, e nella chiesa del monastero di Santa Clara e Santa Isabel di Coimbra, quella della regina. Infatti, in modo del tutto inedito rispetto alla tradizione precedente, i re commissionarono e videro in vita realizzati i sepolcri che avrebbero dovuto preservare la loro memoria per l’Eternità. Essi furono concepiti a priori come parte integrante del progetto monumentale più vasto costituito dagli edifici monastici che li avrebbero dovuti custodire. In tale prospettiva, è stata rivolta particolare attenzione alla storia del monastero di Odivelas, assurto a pantheon della Monarchia, seppure per breve tempo, e al monastero di Coimbra, ultima dimora della regina Isabel una volta fallito il progetto del pantheon reale a causa della guerra civile che sconvolse il regno del Portogallo tra il 1319 e il 1324. Oltre ai sepolcri reali, sono state prese in esame alcune opere di architettura e di scultura legate alla committenza regia – in coppia o individualmente –, in particolare tre tombe coeve, due delle quali destinate ad altrettanti membri della famiglia reale. All’interno di questa Tesi, i monumenti funebri esaminati sono stati considerati non solo come strumento privilegiato per la commemorazione del defunto, ma anche come forieri di un preciso messaggio indirizzato a tutti coloro che avrebbero fruito della loro visione. Così, l’iconografia dei sepolcri è stata analizzata alla luce della spiritualità e della religiosità dei sovrani, oltre che dal punto di vista stilistico e formale. Come premessa allo studio prettamente storico-artistico, inizialmente sono stati approfonditi i rapporti tra il regno del Portogallo e la Sede Apostolica al momento dell’ascesa al trono di D. Dinis e, successivamente, il tema della guerra civile che vide contrapporsi il re e il principe, il futuro Alfonso IV. A questo scopo, integra la Tesi un’Appendice documentaria che presenta 64 documenti, la maggior parte dei quali inediti. Questo studio intende dimostrare come il Portogallo dionisino si collochi pienamente nell’orbita culturale mediterranea e proporre nuove affermazioni, considerazioni ed ipotesi rispetto ai re Dinis e Isabel, alle loro vicende storiche e personali e alla memoria di sé che vollero trasmettere ai posteri.

Relevância:

30.00% 30.00%

Publicador:

Resumo:

Este estudio pretende valorar la competencia sociocultural, presentando un abanico de actividades para desarrollarla en clase con nuestros alumnos. Asimismo se mostrará cómo un profesor puede y debe ser un mediador en la transmisión y adquisición de contenidos socioculturales. Para ello, en el primer capítulo se da la definición del término cultura, analizando la importancia de su integración en las clases de lengua y presentando la evolución del estudio de contenidos socioculturales en la didáctica de idiomas. Se analizará igualmente la relevancia dada hoy en día a los contenidos socioculturales en los documentos oficiales, el Marco Común Europeo de Referencia, el Plan Curricular del Instituto Cervantes y el Programa de Español del Ministerio de Educación Portugués. A continuación, definimos el concepto de interculturalidad e incidimos en el papel del profesor en la eliminación de estereotipos, prejuicios y malentendidos, en el descubrimiento de uno mismo y en la tolerancia por los demás, resaltando también la importancia de la intraculturalidad en las clases de lengua materna y terminando el capítulo con algunos aspectos socioculturales españoles, indispensables para la formación de un alumno de español. En un segundo capítulo, se presenta el Instituto de Ciências Educativas – institución privada en la que se realizó la Práctica Supervisionada de Español - , y se procede igualmente a la caracterización de los grupos. Finalmente, se presentan algunas de las actividades más significativas para el tema de estudio y su respectiva reflexión.