Frequency and distribution of group I intron genotypes of Candida albicans colonising critically ill patients

A study is performed to examine the distribution and frequency of 25S rRNA intron genotypes of Candida albicans isolated from different anatomical sites of patients in an intensive care unit (ICU) setting. Germ-tube positive Candida isolates (n=65) from 65 patients are included and isolates are characterised by 25S intron genotyping, whereby all can be subdivided into four genotypes (A-D). Results demonstrated that there were no significant differences between the frequency and genotype distribution of the Candida isolates and the anatomical site of colonisation. Furthermore, analysis of the transposable intron region in the 25S rRNA gene demonstrated equal distribution, regardless of age and anatomical site of isolation (groin, throat, etc.). Therefore, there does not appear to be any selective pressure associated with any anatomical site, resulting in an ecological shift in the frequency of genotypes present. This suggests that C. albicans intron genotypes equally colonise those sites of the body examined in this study. Although such an ecological finding as this is interesting, it perpetuates the continued need to find a genotypic typing scheme that helps to identify the source (nosocomial or endogenous) and mode of entry of C. albicans into patients in the ICU setting, resulting in C. albicans bloodstream infection.

La contabilità come mezzo per diffondere i valori religiosi. Il caso della diocesi di Ferrara del XV secolo.

Il tema del ruolo della contabilità nella Chiesa, con particolare riferimento al legame esistente tra contabilità e valori religiosi, non appare ad oggi sufficientemente studiato, soprattutto se si considera l’importanza economica e sociale di tale istituzione nel passato e nel presente. Il lavoro intende contribuire a tale indagine analizzando la realtà della Diocesi di Ferrara del XV secolo. Il Quattrocento rappresenta per la Chiesa italiana un’epoca di grande importanza, in quanto caratterizzato da un tentativo di riforma promosso da Papa Eugenio IV, volto a combattere la dilagante corruzione morale all’interno del clero e a riportare quest’ultimo alla sua funzione pastorale. L’appello pontificio venne accolto con particolare attenzione da due vescovi ferraresi, Giovanni Tavelli da Tossignano e Francesco Dal Legname, che attraverso le loro visite pastorali cercarono di divulgare i valori della riforma nella propria Diocesi. La promozione della nuova moralità, nell’esperienza ferrarese, era basata anche sulla diffusione degli strumenti contabili, mezzo essenziale per mettere in luce l’operato dei diversi membri del clero ed in particolare l’utilizzo da parte loro dei beni della Chiesa. Attraverso lo studio di documenti originali del XV secolo, scritti in lingua latina, il contributo si propone di mettere in luce come la contabilità possa assumere un ruolo complementare alla promozione dei valori religiosi.