148 resultados para Il Cinema Ritrovato
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Il presente lavoro intende individuare le possibili configurazioni di Piano della Performance (PdP) utilizzabili dagli enti locali, provvedendo poi a delineare il livello di distribuzione e di allineamento dei PdP 2011-2013 dei Comuni medi e grandi rispetto alle suddette configurazioni. Inoltre, verrà valutato, tramite una griglia predisposta dagli autori, il livello di adeguatezza programmatica dei Piani della Performance dei Comuni medi e grandi, al fine di confermare le configurazioni esistenti o di proporne una nuova in caso di inadeguatezza delle prime.
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Il D.Lgs. 150/09 ha inteso dar vita ad una “riforma organica” della PA italiana, improntandone il funzionamento a logiche di programmazione e controllo delle performance. Attorno a tale concetto la riforma ha costruito un Sistema teso a programmare, misurare, controllare, valutare e comunicare la performance degli enti. Il lavoro si focalizza sulla programmazione, e in particolare sullo strumento cardine introdotto dal D.Lgs. 150/09: il Piano della Performance (PdP). Il contributo, basato su una metodologia deduttivo-induttiva, si concentra sui comuni medi italiani, scelti in quanto statisticamente rappresentativi del livello medio di complessità degli enti locali. Sono stati oggetto di indagine i PdP pubblicati sui siti istituzionali degli enti considerati, al fine di verificarne sia il livello di aderenza alle Linee Guida (LG) emanate dalla Commissione Indipendente per la Valutazione, la Trasparenza e l’Integrità delle amministrazioni pubbliche (CIVIT) e dalla Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), sia il loro livello di adeguatezza economico-aziendale. Preliminarmente si indagherà il tema della programmazione, sotto il profilo normativo-dottrinale, concentrandosi su soggetti, processi e strumenti. Poi si sposterà il focus sul PdP: dopo aver definito obiettivi, quesiti e metodologia della ricerca, verranno esplicitate le configurazioni di PdP emergenti dalle LG CIVIT e ANCI. Verranno poi illustrati i risultati della ricerca empirica, mettendo in luce il livello di allineamento dei PdP dei comuni medi alle LG, nonché il livello di adeguatezza economico-aziendale degli stessi. Si tratteggeranno quindi alcune brevi conclusioni.
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In un'epoca di risorse scarse e di crescente disaffezione verso la politica, l'azione degli enti locali ha un impatto sempre più rilevante sulla qualità della vita del cittadino. A tal fine, l'adozione di sistemi di programmazione e controllo, supportati da idonei strumenti, diviene essenziale per il perseguimento dell'efficienza e dell'efficacia e dunque per riconquistare la fiducia del cittadino stesso. Il volume, sulla base di un'analisi della normativa (dai primi anni Novanta fino al DL 174/2012 e s.m.i.) e della letteratura nazionale ed internazionale in tema di performance measurement, identifica un Modello ottimale (Modello PerformEL) per la redazione di due documenti che possono avere un ruolo centrale nel sistema di programmazione e controllo locale: il Piano e la Relazione sulla Performance. La capacità informativa di questi ultimi è testata tramite un'indagine empirica che ha coinvolto i comuni con almeno 50.000 abitanti, comparando struttura, forma e contenuti di tali documenti con quelli ritenuti ottimali e quindi inseriti nel Modello. Sulla base dei risultati dell'indagine, che mostrano una diffusa inadeguatezza informativa degli strumenti analizzati, viene proposto un percorso evolutivo per la graduale realizzazione di documenti di programmazione e controllo che, al di là della loro 'etichetta formale' (Piano della Performance piuttosto che Piano Esecutivo di Gestione, Relazione sulla Performance o Report dei Controlli interni) permetta di semplificare l'architettura informativa dell'ente locale (nel rispetto del DL 174/2012) e parimenti di trasformare i molteplici inutili adempimenti in utili documenti di performance measurement.
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Il tema del ruolo della contabilità nella Chiesa, con particolare riferimento al legame esistente tra contabilità e valori religiosi, non appare ad oggi sufficientemente studiato, soprattutto se si considera l’importanza economica e sociale di tale istituzione nel passato e nel presente. Il lavoro intende contribuire a tale indagine analizzando la realtà della Diocesi di Ferrara del XV secolo. Il Quattrocento rappresenta per la Chiesa italiana un’epoca di grande importanza, in quanto caratterizzato da un tentativo di riforma promosso da Papa Eugenio IV, volto a combattere la dilagante corruzione morale all’interno del clero e a riportare quest’ultimo alla sua funzione pastorale. L’appello pontificio venne accolto con particolare attenzione da due vescovi ferraresi, Giovanni Tavelli da Tossignano e Francesco Dal Legname, che attraverso le loro visite pastorali cercarono di divulgare i valori della riforma nella propria Diocesi. La promozione della nuova moralità, nell’esperienza ferrarese, era basata anche sulla diffusione degli strumenti contabili, mezzo essenziale per mettere in luce l’operato dei diversi membri del clero ed in particolare l’utilizzo da parte loro dei beni della Chiesa. Attraverso lo studio di documenti originali del XV secolo, scritti in lingua latina, il contributo si propone di mettere in luce come la contabilità possa assumere un ruolo complementare alla promozione dei valori religiosi.
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Interleukin (IL)-33 is associated with several important immune-mediated disorders. However, its role in uveitis, an important eye inflammatory disease, is unknown. Here we investigated the function of IL-33 in the development of experimental autoimmune uveitis (EAU). IL-33 and IL-33 receptor (ST2) were expressed in murine retinal pigment epithelial (RPE) cells in culture, and IL-33 increased the expression of Il33 and Mcp1 mRNA in RPE cells. In situ, IL-33 was highly expressed in the inner nuclear cells of the retina of naïve mice, and its expression was elevated in EAU mice. ST2-deficient mice developed exacerbated EAU compared with WT mice, and administration of IL-33 to WT mice significantly reduced EAU severity. The attenuated EAU in IL-33-treated mice was accompanied by decreased frequency of IFN-γ(+) and IL-17(+) CD4(+) T cells and reduced IFN-γ and IL-17 production but with increased frequency of IL-5(+) and IL-4(+) CD4 T cells and IL-5 production in the draining lymph node and spleen. Macrophages from the IL-33-treated mice show a significantly higher polarization towards an alternatively-activated macrophage (M2) phenotype. Our results therefore demonstrate that the endogenous IL-33/ST2 pathway plays an important role in EAU, and suggest that IL-33 represents a potential option for treatment of uveitis.
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The present study assessed whether increased fruit and vegetable (F&V) intake reduced the concentrations of the inflammatory marker serum amyloid A (SAA) in serum, HDL2 and HDL3 and whether the latter reduction influenced any of the functional properties of these HDL subfractions. The present study utilised samples from two previous studies: (1) the FAVRIT (Fruit and Vegetable Randomised Intervention Trial) study - hypertensive subjects (systolic blood pressure (BP) range 140-190 mmHg; diastolic BP range 90-110 mmHg) were randomised to receive a 1-, 3- or 6-portion F&V/d intervention for 8 weeks, and (2) the ADIT (Ageing and Dietary Intervention Trial) study - older subjects (65-85 years) were randomised to receive a 2- or 5-portion F&V/d intervention for 16 weeks. HDL2 and HDL3 were isolated by rapid ultracentrifugation. Measurements included the following: serum high-sensitive C-reactive protein (hsCRP) by an immunoturbidimetric assay; serum IL-6 and E-selectin and serum-, HDL2- and HDL3-SAA by ELISA procedures; serum-, HDL2- and HDL3-cholesterol ester transfer protein (CETP) activity by a fluorometric assay. Although the concentrations of hsCRP, IL-6 and E-selectin were unaffected by increasing F&V intake in both studies (P>0·05 for all comparisons), those of SAA in HDL3 decreased in the FAVRIT cohort (P= 0·049) and those in HDL2 and HDL3 decreased in the ADIT cohort (P= 0·035 and 0·032), which was accompanied by a decrease in the activity of CETP in HDL3 in the FAVRIT cohort (P= 0·010) and in HDL2 in the ADIT cohort (P= 0·030). These results indicate that SAA responds to increased F&V intake, while other inflammatory markers remain unresponsive, and this leads to changes in HDL2 and HDL3, which may influence their antiatherogenic potential. Overall, the present study provides tangible evidence of the effectiveness of increased F&V intake, which may be of use to health policy makers and the general public.
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Background We analysed incidence, predictors, histological features and specific treatment options of anti-tumour necrosis factor alpha (TNF-alpha) antibody-induced psoriasiform skin lesions in patients with inflammatory bowel diseases (IBD).
Design Patients with IBD were prospectively screened for anti-TNF-induced psoriasiform skin lesions. Patients were genotyped for IL23R and IL12B variants. Skin lesions were examined for infiltrating Th1 and Th17 cells. Patients with severe lesions were treated with the anti-interleukin (IL)-12/IL-23 p40 antibody ustekinumab.
Results Among 434 anti-TNF-treated patients with IBD, 21 (4.8%) developed psoriasiform skin lesions. Multiple logistic regression revealed smoking (p=0.007; OR 4.24, 95% CI 1.55 to 13.60) and an increased body mass index (p=0.029; OR 1.12, 95% CI 1.01 to 1.24) as main predictors for these lesions. Nine patients with Crohn's disease and with severe psoriasiform lesions and/or anti-TNF antibody-induced alopecia were successfully treated with the anti-p40-IL-12/IL-23 antibody ustekinumab (response rate 100%). Skin lesions were histologically characterised by infiltrates of IL-17A/IL-22-secreting T helper 17 (Th17) cells and interferon (IFN)-gamma-secreting Th1 cells and IFN-alpha-expressing cells. IL-17A expression was significantly stronger in patients requiring ustekinumab than in patients responding to topical therapy (p=0.001). IL23R genotyping suggests disease-modifying effects of rs11209026 (p.Arg381Gln) and rs7530511 (p.Leu310Pro) in patients requiring ustekinumab.
Conclusions New onset psoriasiform skin lesions develop in nearly 5% of anti-TNF-treated patients with IBD. We identified smoking as a main risk factor for developing these lesions. Anti-TNF-induced psoriasiform skin lesions are characterised by Th17 and Th1 cell infiltrates. The number of IL-17A-expressing T cells correlates with the severity of skin lesions. Anti-IL-12/IL23 antibody therapy is a highly effective therapy for these lesions.
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The particular microenvironment of the skeletal muscle can be the site of complex immune reactions. Toll-like receptors (TLRs) mediate inflammatory stimuli from pathogens and endogenous danger signals and link the innate and adaptive immune system. We investigated innate immune responses in human muscle. Analyzing TLR1-9 mRNA in cultured myoblasts and rhabdomyosarcoma cells, we found constitutive expression of TLR3. The TLR3 ligand Poly (I:C), a synthetic analog of dsRNA, and IFN-gamma increased TLR3 levels. TLR3 was mainly localized intracellularly and regulated at the protein level. Poly (I:C) challenge 1) activated nuclear factor-kappaB (NF-kappaB), 2) increased IL-8 release, and 3) up-regulated NKG2D ligands and NK-cell-mediated lysis of muscle cells. We examined muscle biopsy specimens of 6 HIV patients with inclusion body myositis/polymyositis (IBM/PM), 7 cases of sporadic IBM and 9 nonmyopathic controls for TLR3 expression. TLR3 mRNA levels were elevated in biopsy specimens from patients with IBM and HIV-myopathies. Muscle fibers in inflammatory myopathies expressed TLR3 in close proximity of infiltrating mononuclear cells. Taken together, our study suggests an important role of TLR3 in the immunobiology of muscle, and has substantial implications for the understanding of the pathogenesis of inflammatory myopathies or therapeutic interventions like vaccinations or gene transfer.
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Abstract. The possibility of using pumice aggregates for concrete in structural applications is discussed. In particular, the mix design of lightweight concrete for the manufacturing masonry units having proper strength, is discussed. Moreover, the design of the unit shape according to the technical code requirements and making it possible to arrange reinforcing steel bars is described. Reinforced bearing masonry walls, made with the concrete units in question, were manufactured and tests on the panels and on the designed units were carried out. For comparison, tests on concrete units and structural elements were carried out after the substitution of pumice aggregates with ordinary lightweight aggregates, proving that pumice can be considered an alternative to them. Sommario. L’uso della pomice come inerte per il confezionamento di calcestruzzo è poco diffuso sebbene essa sia stata usata già in antiche costruzioni come il Pantheon in Roma. In questo studio si affronta la possibilità di realizzare blocchi in calcestruzzo alleggerito con granuli di pomice. I blocchi, progettati e realizzati secondo le indicazioni normative correnti, sono stati usati per realizzare pannelli murari armati da sottoporre a carichi ciclici orizzontali. I risultati ottenuti, messi a confronto con quelli di pannelli realizzati con blocchi in cls alleggerito con argilla espansa, hanno mostrato la possibilità di utilizzare la pomice come validissima alternativa all’argilla espansa.
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This article is written to celebrate the fine contribution and constant optimism of Louk Hulsman to the debate about penal abolition, the rethinking of popular and political discourses on ‘crime’, and the institutionalised responses of the ‘criminal justice system’. Reflecting on his experiences of incarceration and on his critical analysis of the political economic relations of power, Louk Hulsman talked of the defining ‘moment of abolition’ – his reading of Thomas Mathiesen’s ground-breaking text, The Politics of Abolition. Having considered the key elements of Louk Hulsman’s work and its critical challenge to the criminological enterprise, the article explores the apparent political contradiction in campaigning for humane conditions while seeking abolition within the context of an ever-expanding, global prison-industrial complex.