57 resultados para Música per a instruments de corda


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PURPOSE: To identify vision Patient-Reported Outcomes instruments relevant to glaucoma and assess their content validity.

METHODS: MEDLINE, MEDLINE in Process, EMBASE and SCOPUS (to January 2009) were systematically searched. Observational studies or randomised controlled trials, published in English, reporting use of vision instruments in glaucoma studies involving adults were included. In addition, reference lists were scanned to identify additional studies describing development and/or validation to ascertain the final version of the instruments. Instruments' content was then mapped onto a theoretical framework, the World Health Organization International Classification of Functioning, Disability and Health. Two reviewers independently evaluated studies for inclusion and quality assessed instrument content.

RESULTS: Thirty-three instruments were identified. Instruments were categorised into thirteen vision status, two vision disability, one vision satisfaction, five glaucoma status, one glaucoma medication related to health status, five glaucoma medication side effects and six glaucoma medication satisfaction measures according to each instruments' content. The National Eye Institute Visual Function Questionnaire-25, Impact of Vision Impairment and Treatment Satisfaction Survey-Intraocular Pressure had the highest number of positive ratings in the content validity assessment.

CONCLUSION: This study provides a descriptive catalogue of vision-specific PRO instruments, to inform the choice of an appropriate measure of patient-reported outcomes in a glaucoma context.

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This paper introduces a series of new musical instruments that have been designed to
address questions relating to performative virtuosity in the area of ensemble-based
improvisation. The intentionally exploited inconsistent nature of these instruments
raises questions around traditional notions of instrument mastery and opens up
possible methods of recon?guring the performer-instrument relationship.

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Il D.Lgs. 150/09 ha inteso dar vita ad una “riforma organica” della PA italiana, improntandone il funzionamento a logiche di programmazione e controllo delle performance. Attorno a tale concetto la riforma ha costruito un Sistema teso a programmare, misurare, controllare, valutare e comunicare la performance degli enti. Il lavoro si focalizza sulla programmazione, e in particolare sullo strumento cardine introdotto dal D.Lgs. 150/09: il Piano della Performance (PdP). Il contributo, basato su una metodologia deduttivo-induttiva, si concentra sui comuni medi italiani, scelti in quanto statisticamente rappresentativi del livello medio di complessità degli enti locali. Sono stati oggetto di indagine i PdP pubblicati sui siti istituzionali degli enti considerati, al fine di verificarne sia il livello di aderenza alle Linee Guida (LG) emanate dalla Commissione Indipendente per la Valutazione, la Trasparenza e l’Integrità delle amministrazioni pubbliche (CIVIT) e dalla Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), sia il loro livello di adeguatezza economico-aziendale. Preliminarmente si indagherà il tema della programmazione, sotto il profilo normativo-dottrinale, concentrandosi su soggetti, processi e strumenti. Poi si sposterà il focus sul PdP: dopo aver definito obiettivi, quesiti e metodologia della ricerca, verranno esplicitate le configurazioni di PdP emergenti dalle LG CIVIT e ANCI. Verranno poi illustrati i risultati della ricerca empirica, mettendo in luce il livello di allineamento dei PdP dei comuni medi alle LG, nonché il livello di adeguatezza economico-aziendale degli stessi. Si tratteggeranno quindi alcune brevi conclusioni.

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Il lavoro ha ad oggetto gli strumenti di programmazione e controllo utilizzabili dagli enti locali ai fini della governance sulle proprie aziende di gestione dei servizi pubblici, alla luce delle riforme che hanno interessato sia il settore considerato, sia i sistemi informativo-contabili delle amministrazioni territoriali. Viene effettuata una proposta, anche in base allo studio della Legge, della dottrina economico aziendale e degli esiti di una ricerca che ha coinvolto i comuni capoluogo di Emilia Romagna e Toscana, per identificare un cruscotto informativo unico che coniughi esigenze informative degli enti locali, semplicità di utilizzo e rispetto della normativa attuale.

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Il tema del ruolo della contabilità nella Chiesa, con particolare riferimento al legame esistente tra contabilità e valori religiosi, non appare ad oggi sufficientemente studiato, soprattutto se si considera l’importanza economica e sociale di tale istituzione nel passato e nel presente. Il lavoro intende contribuire a tale indagine analizzando la realtà della Diocesi di Ferrara del XV secolo. Il Quattrocento rappresenta per la Chiesa italiana un’epoca di grande importanza, in quanto caratterizzato da un tentativo di riforma promosso da Papa Eugenio IV, volto a combattere la dilagante corruzione morale all’interno del clero e a riportare quest’ultimo alla sua funzione pastorale. L’appello pontificio venne accolto con particolare attenzione da due vescovi ferraresi, Giovanni Tavelli da Tossignano e Francesco Dal Legname, che attraverso le loro visite pastorali cercarono di divulgare i valori della riforma nella propria Diocesi. La promozione della nuova moralità, nell’esperienza ferrarese, era basata anche sulla diffusione degli strumenti contabili, mezzo essenziale per mettere in luce l’operato dei diversi membri del clero ed in particolare l’utilizzo da parte loro dei beni della Chiesa. Attraverso lo studio di documenti originali del XV secolo, scritti in lingua latina, il contributo si propone di mettere in luce come la contabilità possa assumere un ruolo complementare alla promozione dei valori religiosi.

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Il tema dei servizi pubblici locali è sicuramente centrale nell'attuale contesto socio-economico nazionale ed internazionale, in quanto essi hanno un impatto determinante sulle condizioni di vita dei cittadini e sulla competitività dei sistemi economici. In ragione di ciò, negli ultimi anni in Italia numerose riforme si sono susseguite, con lo scopo di individuare l'assetto più efficace ed efficiente per tale settore. Le suddette riforme hanno così ridisegnato il ruolo degli Enti Locali, che saranno sempre meno gestori diretti e sempre più direttori di una multiforme orchestra composta dalle aziende esterne chiamate a fornire in prima persona le prestazioni agli utenti finali. Il presente lavoro si propone di individuare, anche attraverso una ricerca sui Comuni capoluogo di Emilia-Romagna e Toscana, strumenti di programmazione e controllo in ottica di gruppo che consentano agli Enti Locali di svolgere questo nuovo delicato ruolo. Tali strumenti verranno disegnati sulla base delle necessità informative delle amministrazioni indagate e nel rispetto delle più recenti riforme in tema di programmazione, rilevazione, gestione, controllo, valutazione e comunicazione delle performance pubbliche.

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Objective: Cancer may impact negatively on an informal caregiver's health long after treatment has ended. This review identifies the self-report measures currently in use to measure caregivers need for support and determines their scientific soundness and clinical utility.

Method: A systematic electronic database search of Medline, CINAHL, PsychINFO, BNI ProQuest was conducted. The psychometric properties and clinical utility of needs assessment tools for caregivers of cancer survivors (excluding advanced disease) were extracted and summarised.

Results: Seven cancer survivor caregiver needs assessment tools were identified. Data on instrument development was well reported, although variability was noted in their structure and content. The majority demonstrated some degree of reliability and validity; only two were evaluated for test–retest reliability (CaSPUN and SPUNS) with only the SPUNS showing a high degree of reliability over time. The Health Care Needs Survey (HCNS), Needs Assessment of Family Caregivers-Cancer (NAFC-C) and Cancer Caregiving Tasks Consequences and Needs Questionnaire (CaTCoN) have been validated at various stages of the cancer continuum. Minimal data was available on responsiveness.

Conclusion: All assessment tools identified require further psychometric analysis. For research purposes, the use of the SPUNS (with its acceptable test–retest reliability) appears most appropriate; although its length may be of concern for clinical use; therefore, the shorter SCNS-P&C is likely to be more suitable for use clinically. At present, the NAFC-C demonstrates a great potential in both the research and clinical environments; however, it requires further psychometric testing before it can be fully recommended. Further analysis is necessary on ideal response formats and the meaning of a total needs score.

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Physical modelling of musical instruments involves studying nonlinear interactions between parts of the instrument. These can pose several difficulties concerning the accuracy and stability of numerical algorithms. In particular, when the underlying forces are non-analytic functions of the phase-space variables, a stability proof can only be obtained in limited cases. An approach has been recently presented by the authors, leading to unconditionally stable simulations for lumped collision models. In that study, discretisation of Hamilton’s equations instead of the usual Newton’s equation of motion yields a numerical scheme that can be proven to be energy conserving. In this paper, the above approach is extended to collisions of distributed objects. Namely, the interaction of an ideal string with a flat barrier is considered. The problem is formulated within the Hamiltonian framework and subsequently discretised. The resulting nonlinearmatrix equation can be shown to possess a unique solution, that enables the update of the algorithm. Energy conservation and thus numerical stability follows in a way similar to the lumped collision model. The existence of an analytic description of this interaction allows the validation of the model’s accuracy. The proposed methodology can be used in sound synthesis applications involving musical instruments where collisions occur either in a confined (e.g. hammer-string interaction, mallet impact) or in a distributed region (e.g. string-bridge or reed-mouthpiece interaction).

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Abstract. The possibility of using pumice aggregates for concrete in structural applications is discussed. In particular, the mix design of lightweight concrete for the manufacturing masonry units having proper strength, is discussed. Moreover, the design of the unit shape according to the technical code requirements and making it possible to arrange reinforcing steel bars is described. Reinforced bearing masonry walls, made with the concrete units in question, were manufactured and tests on the panels and on the designed units were carried out. For comparison, tests on concrete units and structural elements were carried out after the substitution of pumice aggregates with ordinary lightweight aggregates, proving that pumice can be considered an alternative to them. Sommario. L’uso della pomice come inerte per il confezionamento di calcestruzzo è poco diffuso sebbene essa sia stata usata già in antiche costruzioni come il Pantheon in Roma. In questo studio si affronta la possibilità di realizzare blocchi in calcestruzzo alleggerito con granuli di pomice. I blocchi, progettati e realizzati secondo le indicazioni normative correnti, sono stati usati per realizzare pannelli murari armati da sottoporre a carichi ciclici orizzontali. I risultati ottenuti, messi a confronto con quelli di pannelli realizzati con blocchi in cls alleggerito con argilla espansa, hanno mostrato la possibilità di utilizzare la pomice come validissima alternativa all’argilla espansa.