26 resultados para App iOS programmazione analisi


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Lo scopo del presente lavoro è delineare un nuovo modello inerente l'organizzazione, i processi e gli strumenti di programmazione e controllo a supporto della governance degli enti locali sulle loro aziende di gestione dei servizi pubblici, con particolare attenzione per la variabile strumentale. E' stata adottata una metodologia mista, deduttivo-induttiva. Nella fase deduttiva è stata analizzata la normativa italiana nonché la dottrina economico aziendale nazionale ed internazionale in tema di gestione dei servizi pubblici locali: in tal modo è stato estrapolato un modello normativo-dottrinale inerente l'organizzazione, i processi e gli strumenti di programmazione e controllo a supporto della governance degli enti locali sulle loro aziende di gestione dei servizi pubblici. Nella fase induttiva è stata realizzata un'indagine empirica che ha coinvolto i comuni capoluogo di Emilia-Romagna e Toscana, in modo tale da testare il livello di utilizzo del modello normativo-dottrinale precedentemente estrapolato Nella fase di feedback sono stati delineati i punti di forza e di debolezza del succitato modello emergenti dalla ricerca. Si è così cercato di proporre un nuovo modello, con particolare attenzione per la variabile strumentale, in grado di porre rimedio ai punti di debolezza e di potenziare i punti di forza del modello normativo-dottrinale.

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In un'epoca di risorse scarse e di crescente disaffezione verso la politica, l'azione degli enti locali ha un impatto sempre più rilevante sulla qualità della vita del cittadino. A tal fine, l'adozione di sistemi di programmazione e controllo, supportati da idonei strumenti, diviene essenziale per il perseguimento dell'efficienza e dell'efficacia e dunque per riconquistare la fiducia del cittadino stesso. Il volume, sulla base di un'analisi della normativa (dai primi anni Novanta fino al DL 174/2012 e s.m.i.) e della letteratura nazionale ed internazionale in tema di performance measurement, identifica un Modello ottimale (Modello PerformEL) per la redazione di due documenti che possono avere un ruolo centrale nel sistema di programmazione e controllo locale: il Piano e la Relazione sulla Performance. La capacità informativa di questi ultimi è testata tramite un'indagine empirica che ha coinvolto i comuni con almeno 50.000 abitanti, comparando struttura, forma e contenuti di tali documenti con quelli ritenuti ottimali e quindi inseriti nel Modello. Sulla base dei risultati dell'indagine, che mostrano una diffusa inadeguatezza informativa degli strumenti analizzati, viene proposto un percorso evolutivo per la graduale realizzazione di documenti di programmazione e controllo che, al di là della loro 'etichetta formale' (Piano della Performance piuttosto che Piano Esecutivo di Gestione, Relazione sulla Performance o Report dei Controlli interni) permetta di semplificare l'architettura informativa dell'ente locale (nel rispetto del DL 174/2012) e parimenti di trasformare i molteplici inutili adempimenti in utili documenti di performance measurement.

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Il tema dei servizi pubblici locali è sicuramente centrale nell'attuale contesto socio-economico nazionale ed internazionale, in quanto essi hanno un impatto determinante sulle condizioni di vita dei cittadini e sulla competitività dei sistemi economici. In ragione di ciò, negli ultimi anni in Italia numerose riforme si sono susseguite, con lo scopo di individuare l'assetto più efficace ed efficiente per tale settore. Le suddette riforme hanno così ridisegnato il ruolo degli Enti Locali, che saranno sempre meno gestori diretti e sempre più direttori di una multiforme orchestra composta dalle aziende esterne chiamate a fornire in prima persona le prestazioni agli utenti finali. Il presente lavoro si propone di individuare, anche attraverso una ricerca sui Comuni capoluogo di Emilia-Romagna e Toscana, strumenti di programmazione e controllo in ottica di gruppo che consentano agli Enti Locali di svolgere questo nuovo delicato ruolo. Tali strumenti verranno disegnati sulla base delle necessità informative delle amministrazioni indagate e nel rispetto delle più recenti riforme in tema di programmazione, rilevazione, gestione, controllo, valutazione e comunicazione delle performance pubbliche.

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MOTIVAZIONI DI PARTENZA Gli studi sul processo di aziendalizzazione delle pubbliche amministrazioni (Hood 1991, Mussari 1994, Valotti 2000) hanno evidenziato che esse possono essere considerate aziende per tre ragioni: istituzionale, costitutiva e comportamentale (Deidda Gagliardo 2002). In particolare, gli enti locali che intendano agire come aziende dovrebbero adottare sistemi (Bertini 1990) di programmazione e controllo (D’Alessio 1992, Borgonovi 2005), funzionali ad un miglioramento delle performances economico-sociali (Anselmi 1993, Farneti 2004). Il presente lavoro è incentrato sul sub-sistema di programmazione delle amministrazioni territoriali: si focalizza l’attenzione sugli enti locali emiliano-romagnoli in quanto caratterizzati da un buon livello di aziendalizzazione (Orelli 2005). RISULTATI ATTESI L’analisi verterà sugli strumenti di programmazione utilizzati dagli enti in oggetto e sui rapporti -orizzontali e verticali (Deidda Gagliardo 2007)- intercorrenti tra gli stessi, mirando a verificarne livello e modalità di applicazione. Lo studio partirà dai risultati della ricerca “Il contributo dei sistemi di programmazione e controllo alla governance locale in Emilia-Romagna”, coordinata dal Prof. Deidda Gagliardo e condotta, rispetto all’universo di 350 enti potenziali, sul campione delle 178 amministrazioni che hanno risposto, rappresentativo di tutte le fasce dimensionali e di tutte le zone geografiche della regione. Tale ricerca, chiusa a fine 2007, ha indagato l’arco temporale 1996 - 2006. Dall’analisi dei dati ci si attende che tutti gli enti osservati adottino gli strumenti di programmazione “obbligatori”, e che l’utilizzo di quelli “facoltativi” sia circoscritto a quelli più virtuosi. La metodologia di ricerca è di tipo misto: • fase deduttiva: sono stati studiati i principali contributi teorici; • fase induttiva: è stato somministrato un questionario strutturato a risposte chiuse ai responsabili dei servizi finanziari; • fase di feedback: si procederà all’analisi critica dei risultati al fine di verificare livello e modalità di utilizzo degli strumenti di programmazione.

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This project involved producing an app for smart devices to enable modernised learning for A-level maths students. Research in a stakeholder school showed that 94% of pupils surveyed within the upper-secondary level owned a smartphone and most owned a tablet also, emphasising the opportunity for using apps to support learning. The app was developed using iBuildApp, an online app-creation programme which requires no programming. Past exam questions and solutions, notes and video tutorials were included and the topic was vectors, identified by teachers as problematic. Pupils generally found the app easy to use and wanted further development. The videos were popular despite this not ranking highly as a preferred method of revision previously. Teachers were happy for pupils to use the app to supplement their learning, both in the classroom and outside.

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A resazurin (Rz) based photocatalyst activity indicator ink (paii) is used to test the activity of commercial self-cleaning materials. The semiconductor photocatalyst driven colour change of the ink is monitored indoors and outside using a simple mobile phone application that measures the RGB colour components of the digital image of the paii-covered, irradiated sample in real time. The results correlate directly with those generated using a traditional, lab-bound method of analysis (UV–vis spectrophotometry).

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Title
Visual and deaf awareness training is it app.ropriate
Purpose
Some of our most vulnerable patients have a sensory deficit. An app which focused on patients with a vision and/or hearing loss was developed for healthcare students. The intent was to embed the core values necessary for students to provide appropriate care for patients with a sensory deficit.
Setting
Queen’s University Belfast, School of Nursing and Midwifery.
Methods
Stage 1
A review of current sensory awareness training in the United Kingdom
Stage 2
Application for funding
Stage 3
Development of a teaching tool template with the essential aspects required for sensory awareness training
Stage 4
Collaboration with others: Royal National Institute for the Blind, Action on Hearing Loss, Computer technician.
Stage 5
Production and transfer of multimedia outputs onto a software application system.
Stage 6
App Piloted with a sample of lecturers (n=5), undergraduate nursing students (n=20), service users (n=5)
Stage 7
Editing
Stage 8
App made available to all undergraduate nursing students
Stage 9
App evaluation (n=300)



Results
Overall nursing students positively evaluated the app, 100% of students rated the app between good and excellent. Qualitative evidence from service users and practice partnerships was extremely positive:
"At last I feel listened too in respect to my hearing loss and empowered. I don't feel like I am complaining I am actually helping to create something which should benefit staff and all of us with a hearing or vision loss". Patient
“Very insightful into the lives of those with a disability will be so useful in practice as an aid to jog my memory". 1st year nursing student
Conclusion
It is hoped that further evaluation and implementation of the app will show an improved quality to the care delivered to those with a sensory deficit. We believe that by working in partnership with service users we have helped to create an innovative tool that benefits both staff and patients.
Financial disclosure Yes
Funding of £2700 was awarded in 2014 through the Martha McMenamin Memorial Northern Ireland Scholarship.

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Personal response systems using hardware such as 'clickers' have been around for some time, however their use is often restricted to multiple choice questions (MCQs) and they are therefore used as a summative assessment tool for the individual student. More recent innovations such as 'Socrative' have removed the need for specialist hardware, instead utilising web-based technology and devices common to students, such as smartphones, tablets and laptops. While improving the potential for use in larger classrooms, this also creates the opportunity to pose more engaging open-response questions to students who can 'text in' their thoughts on questions posed in class. This poster will present two applications of the Socrative system in an undergraduate psychology curriculum which aimed to encourage interactive engagement with course content using real-time student responses and lecturer feedback. Data is currently being collected and result will be presented at the conference.
The first application used Socrative to pose MCQs at the end of two modules (a level one Statistics module and level two Individual Differences Psychology module, class size N≈100), with the intention of helping students assess their knowledge of the course. They were asked to rate their self-perceived knowledge of the course on a five-point Likert scale before and after completing the MCQs, as well as their views on the value of the revision session and any issues that had with using the app. The online MCQs remained open between the lecture and the exam, allowing students to revisit the questions at any time during their revision.
This poster will present data regarding the usefulness of the revision MCQs, the metacognitive effect of the MCQs on student's judgements of learning (pre vs post MCQ testing), as well as student engagement with the MCQs between the revision session and the examination. Student opinions on the use of the Socrative system in class will also be discussed.
The second application used Socrative to facilitate a flipped classroom lecture on a level two 'Conceptual Issues in Psychology' module, class size N≈100). The content of this module requires students to think critically about historical and contemporary conceptual issues in psychology and the philosophy of science. Students traditionally struggle with this module due to the emphasis on critical thinking skills, rather than simply the retention of concrete knowledge. To prepare students for the written examination, a flipped classroom lecture was held at the end of the semester. Students were asked to revise their knowledge of a particular area of Psychology by assigned reading, and were told that the flipped lecture would involve them thinking critically about the conceptual issues found in this area. They were informed that questions would be posed by the lecturer in class, and that they would be asked to post their thoughts using the Socrative app for a class discussion. The level of preparation students engaged in for the flipped lecture was measured, as well as qualitative opinions on the usefulness of the session. This poster will discuss the level of student engagement with the flipped lecture, both in terms of preparation for the lecture, and engagement with questions posed during the lecture, as well as the lecturer's experience in facilitating the flipped classroom using the Socrative platform.