2 resultados para polycrystalline Si film
em Scientific Open-access Literature Archive and Repository
Resumo:
We exploit TiO2 surface functionalization as a tool to induce the crystallization process of CH3NH3PbI3xClx perovskite thin films resulting in a reduction of the degree of orientation of the (110) crystallographic planes. Notably, the variation of the film crystalline orientational order does not affect the photovoltaic performances of the perovskite-based devices, whose efficiency remains mostly unchanged. Our findings suggest that other factors are more significant in determining the device efficiency, such as the non-homogenous coverage of the TiO2 surface causing charge recombination at the organic/TiO2 interface, defect distribution on the perovskite bulk and at the interfaces, and transport in the organic or TiO2 layer. This observation represents a step towards the comprehension of the perovskite film peculiarities influencing the photovoltaic efficiency for high performance devices.
Resumo:
Quando si parla di shelf life di un prodotto alimentare si fa riferimento al periodo di tempo durante il quale un prodotto mantiene le sue caratteristiche qualitative nelle normali condizioni di conservazione/utilizzo e di conseguenza può essere consumato in totale sicurezza. Gli alimenti, infatti, sono prodotti facilmente deperibili che subiscono modifiche a carico della loro composizione a causa dell’innesco di una serie di reazioni sia di tipo microbiologico che chimico-fisico, con i conseguenti rischi per la sicurezza igienico sanitaria del prodotto. Nei prodotti ittici la degradazione biologica risulta essere una delle prime cause di deterioramento dell’alimento ciò perché essi stessi sono caratterizzati dalla presenza di microrganismi provenienti principalmente dalle materie prime impiegate e dal processo di produzione/preparazione utilizzato. Durante la conservazione e lo stoccaggio del prodotto ittico, in particolare sono tre i meccanismi che determinano il deterioramento e quindi la riduzione della shelf life, ovvero: l’autolisi enzimatica (post mortem e che modifica la consistenza del tessuto muscolare favorendo inoltre la crescita microbica ed il rilascio di ammine biogene); l’ossidazione (che riduce le qualità organolettiche del prodotto alterando gli acidi grassi poliinsaturi); la crescita microbica (con produzione di metaboliti come ammine biogene, acidi organici, solfiti, alcool, aldeidi e chetoni che causano i cattivi odori) (Jiang et al. 1990, Koohmaraie M., 1996, Koutsoumanis& Nychas, 1999, Aoki et al., 1997; Bremner, 1992). Risulta quindi strategico, il poter determinare la conservabilità di un alimento verificando dal punto di vista quantitativo, come tutti i fattori che contribuiscono all’alterazione della qualità del prodotto e all’incremento del processo degradativo (popolazione microbica, attività enzimatiche, variazioni chimiche) varino nel tempo.