153 resultados para varietà topologia triangolazione nodi chirurgia
Resumo:
Gastrointestinal stromal tumors (GISTs) are the most common mesenchymal tumors of the gastrointestinal tract and they often require a surgical removal. Gastrointestinal stromal tumors can originate from any part of the gastrointestinal tract but gastric location is the most common. In the past the risk of rupture of pseudocapsula and peritoneal dissemination have discouraged surgeons from making a minimally invasive surgical treatment. Recently laparoscopic wedge resection has been proposed. Performance of this mini-invasive technique is however difficult in some gastric location of gastrointestinal stromal tumors, such as iuxta-cardial region. The Authors report and discuss a new technique they used to remove a gastrointestinal stromal tumor located just below the cardia, using a rendez-vous endoscopic and laparoscopic technique.
Resumo:
The giant cell tumor of tendon sheath (GCTTS) is the most common benign neoplasm in the hand after the ganglion cyst. Several hypotheses were formulated about the etiological factors of these tumors, but still there is not a common opinion on etiology, prognostic factors and recurrence rate. This article presents a review of literature of the last 15 years about GCTTS to assess the demographic, clinical and histological profile. We compared the information obtained from literature with our experience of 64 cases between 2000 and 2012. Our study showed similar results to those reported in literature, except for the recurrence rate: only 3 cases (4.7%) of 64 patients reported recurrence (versus about 15% on average in literature). Among the various possible factors that predispose to recurrence, it is necessary that the surgeon ensures complete excision of the tumor and removal of any residual satellite nodules. Although the marginal excision is the treatment of choice, it is often difficult to perform due to for the location and the strict adherence of the tumor to the tendon or neurovascular bundles. We used in all cases a magnifying loupe to help a careful research of satellite lesions and to respect surrounding structures.
Resumo:
Il progetto Sicily in Transition è nato dalla collaborazione delle Università di York e di Roma Tor Vergata, con il pieno ap-poggio della Soprintendenza ai BB. CC. AA di Palermo. La finalità della nostra ricerca è quella di analizzare, attraverso il registro archeologico, in quale modo i mutamenti di regime politico hanno influenzato organizzazione, composizione e stili di vita delle popolazioni soggette. L’arco di tempo considerato va dal VI al XIII secolo, periodo nel quale la Sicilia ha visto diverse dominazioni: quella bizantina, islamica, normanna e sveva. Sicily in Transition prevede di analizzare con metodi in parte nuovi, in parte più tradizionali, sia insiemi di reperti (ecofatti e manufatti) prodotti da precedenti scavi, sia di acquisire dati attraverso nuove indagini. In particolare gli scriventi hanno scelto di indagare un’area molto promettente della Sicilia centrale: il territorio di Castronovo di Sicilia. Qui, in due campagne di ricerca durate ciascuna quattro settimane, sono state realizzate indagini magnetometriche, ricognizioni di superficie, di archeologia dell’architettura e sondaggi stratigrafici. La finalità era quella di valutare il potenziale archeologico dei principali siti storici del territorio. I primi risultati sono promettenti in relazione alla varietà tipologica e cronologica dei diversi insediamenti identificati: una fortezza dei secoli VII-IX sul Monte Kassar; un fortilizio con fasi del pieno medioevo e dell’età moderna sul Colle San Vitale; un ampio villaggio non difeso con fasi dall’età tardoantica al medioevo, incluse importanti testimonianze di età islamica, nell’area del Casale San Pietro. Le indagini preliminari hanno quindi confermato le ampie potenzialità informative dell’intero territorio di Castronovo rispetto ai temi della nostra ricerca e stanno quindi consentendo di programmare gli interventi futuri.