5 resultados para ingressione marina scenari di inondazione erosione costiera modellazione matematica

em Universita di Parma


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Oggi, i dispositivi portatili sono diventati la forza trainante del mercato consumer e nuove sfide stanno emergendo per aumentarne le prestazioni, pur mantenendo un ragionevole tempo di vita della batteria. Il dominio digitale la miglior soluzione per realizzare funzioni di elaborazione del segnale, grazie alla scalabilit della tecnologia CMOS, che spinge verso l'integrazione a livello sub-micrometrico. Infatti, la riduzione della tensione di alimentazione introduce limitazioni severe per raggiungere un range dinamico accettabile nel dominio analogico. Minori costi, minore consumo di potenza, maggiore resa e una maggiore riconfigurabilit sono i principali vantaggi dell'elaborazione dei segnali nel dominio digitale. Da pi di un decennio, diverse funzioni puramente analogiche sono state spostate nel dominio digitale. Ci significa che i convertitori analogico-digitali (ADC) stanno diventando i componenti chiave in molti sistemi elettronici. Essi sono, infatti, il ponte tra il mondo digitale e analogico e, di conseguenza, la loro efficienza e la precisione spesso determinano le prestazioni globali del sistema. I convertitori Sigma-Delta sono il blocco chiave come interfaccia in circuiti a segnale-misto ad elevata risoluzione e basso consumo di potenza. I tools di modellazione e simulazione sono strumenti efficaci ed essenziali nel flusso di progettazione. Sebbene le simulazioni a livello transistor danno risultati pi precisi ed accurati, questo metodo estremamente lungo a causa della natura a sovracampionamento di questo tipo di convertitore. Per questo motivo i modelli comportamentali di alto livello del modulatore sono essenziali per il progettista per realizzare simulazioni veloci che consentono di identificare le specifiche necessarie al convertitore per ottenere le prestazioni richieste. Obiettivo di questa tesi la modellazione del comportamento del modulatore Sigma-Delta, tenendo conto di diverse non idealit come le dinamiche dell'integratore e il suo rumore termico. Risultati di simulazioni a livello transistor e dati sperimentali dimostrano che il modello proposto preciso ed accurato rispetto alle simulazioni comportamentali.

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Lobiettivo della presente tesi evidenziare limportanza dellapproccio critico alla valutazione della vulnerabilit sismica di edifici in muratura e misti Il contributo della tesi sottolinea i diversi risultati ottenuti nella modellazione di tre edifici esistenti ed uno ipotetico usando due diversi programmi basati sul modello del telaio equivalente. La modellazione delle diverse ipotesi di vincolamento ed estensione delle zone rigide ha richiesto la formulazione di quattro modelli di calcolo in Aedes PCM ed un modello in 3muri. I dati ottenuti sono stati confrontati, inoltre, con lanalisi semplificata speditiva per la valutazione della vulnerabilit a scala territoriale prevista nelle Linee Guida per la valutazione e riduzione del rischio sismico del Patrimonio Culturale. Si pu notare che i valori ottenuti sono piuttosto diversi e che la variabilit aumenta nel caso di edifici non regolari, inoltre le evidenze legate ai danni realmente rilevati sugli edifici mostrano un profondo iato tra la previsione di danno ottenuta tramite calcolatore e le lesioni rilevate; questo costituisce un campanello dallarme nei confronti di un approccio acritico nei confronti del mero dato numerico ed un richiamo allimportanza del processo conoscitivo. I casi di studio analizzati sono stati scelti in funzione delle caratteristiche seguenti: il primo una struttura semplice e simmetrica nelle due direzioni che ha avuto la funzione di permettere di testare in modo controllato le ipotesi di base. Gli altri sono edifici reali: il Padiglione Morselli un edificio in muratura a pianta a forma di C, regolare in pianta ed in elevazione solamente per quanto concerne la direzione y: questo ha permesso di raffrontare il diverso comportamento dei modelli di calcolo nelle sue direzioni; il liceo Marconi un edificio misto in cui elementi in conglomerato cementizio armato affiancano le pareti portanti in muratura, che presenta un piano di copertura piuttosto irregolare; il Corpo 4 dellOspedale di Castelfranco Emilia un edificio in muratura, a pianta regolare che presenta le medesime irregolarit nel piano sommitale del precedente. I dati ottenuti hanno dimostrato un buon accordo per la quantificazione dellindice di sicurezza per i modelli regolari e semplici con uno scarto di circa il 30% mentre il delta si incrementa per le strutture irregolari, in particolare quando le pareti portanti in muratura vengono sostituite da elementi puntuali nei piani di copertura arrivando a valori massimi del 60%. I confronti sono stati estesi per le tre strutture anche alla modellazione proposta dalle Linee Guida per la valutazione dellindice di sicurezza sismica a scala territoriale LV1 mostrando differenze nellordine del 30% per il Padiglione Morselli e del 50% per il Liceo Marconi; il metodo semplificato risulta correttamente cautelativo. , quindi, possibile affermare che tanto pi gli edifici si mostrano regolari in riferimento a masse e rigidezze, tanto pi la modellazione a telaio equivalente restituisce valori in accordo tra i programmi e di pi immediata comprensione. Questa evidenza pu essere estesa ad altri casi reali divenendo un vero e proprio criterio operativo che consiglia la suddivisione degli edifici esistenti in muratura, solitamente molto complessi poich frutto di successive stratificazioni, in parti pi semplici, ricorrendo alle informazioni acquisite attraverso il percorso della conoscenza che diviene in questo modo uno strumento utile e vitale. La complessit delledificato storico deve necessariamente essere approcciata in una maniera pi semplice identificando sub unit regolari per percorso dei carichi, epoca e tecnologia costruttiva e comportamento strutturale dimostrato nel corso del tempo che siano pi semplici da studiare. Una chiara comprensione del comportamento delle strutture permette di agire mediante interventi puntuali e meno invasivi, rispettosi dellesistente riconducendo, ancora una volta, lintervento di consolidamento ai principi propri del restauro che includono i principi di minimo intervento, di riconoscibilit dello stesso, di rispetto dei materiali esistenti e luso di nuovi compatibili con i precedenti. Il percorso della conoscenza diviene in questo modo la chiave per liberare la complessit degli edifici storici esistenti trasformando un mero tecnicismo in una concreta operazione culturale . Il presente percorso di dottorato stato svolto in collaborazione tra lUniversit di Parma, DICATeA e lo Studio di Ingegneria Melegari mediante un percorso di Apprendistato in Alta Formazione e Ricerca.

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La riduzione dei consumi di combustibili fossili e lo sviluppo di tecnologie per il risparmio energetico sono una questione di centrale importanza sia per lindustria che per la ricerca, a causa dei drastici effetti che le emissioni di inquinanti antropogenici stanno avendo sullambiente. Mentre un crescente numero di normative e regolamenti vengono emessi per far fronte a questi problemi, la necessit di sviluppare tecnologie a basse emissioni sta guidando la ricerca in numerosi settori industriali. Nonostante la realizzazione di fonti energetiche rinnovabili sia vista come la soluzione pi promettente nel lungo periodo, unefficace e completa integrazione di tali tecnologie risulta ad oggi impraticabile, a causa sia di vincoli tecnici che della vastit della quota di energia prodotta, attualmente soddisfatta da fonti fossili, che le tecnologie alternative dovrebbero andare a coprire. Lottimizzazione della produzione e della gestione energetica daltra parte, associata allo sviluppo di tecnologie per la riduzione dei consumi energetici, rappresenta una soluzione adeguata al problema, che pu al contempo essere integrata allinterno di orizzonti temporali pi brevi. Lobiettivo della presente tesi quello di investigare, sviluppare ed applicare un insieme di strumenti numerici per ottimizzare la progettazione e la gestione di processi energetici che possa essere usato per ottenere una riduzione dei consumi di combustibile ed unottimizzazione dellefficienza energetica. La metodologia sviluppata si appoggia su un approccio basato sulla modellazione numerica dei sistemi, che sfrutta le capacit predittive, derivanti da una rappresentazione matematica dei processi, per sviluppare delle strategie di ottimizzazione degli stessi, a fronte di condizioni di impiego realistiche. Nello sviluppo di queste procedure, particolare enfasi viene data alla necessit di derivare delle corrette strategie di gestione, che tengano conto delle dinamiche degli impianti analizzati, per poter ottenere le migliori prestazioni durante leffettiva fase operativa. Durante lo sviluppo della tesi il problema dellottimizzazione energetica stato affrontato in riferimento a tre diverse applicazioni tecnologiche. Nella prima di queste stato considerato un impianto multi-fonte per la soddisfazione della domanda energetica di un edificio ad uso commerciale. Poich tale sistema utilizza una serie di molteplici tecnologie per la produzione dellenergia termica ed elettrica richiesta dalle utenze, necessario identificare la corretta strategia di ripartizione dei carichi, in grado di garantire la massima efficienza energetica dellimpianto. Basandosi su un modello semplificato dellimpianto, il problema stato risolto applicando un algoritmo di Programmazione Dinamica deterministico, e i risultati ottenuti sono stati comparati con quelli derivanti dalladozione di una pi semplice strategia a regole, provando in tal modo i vantaggi connessi alladozione di una strategia di controllo ottimale. Nella seconda applicazione stata investigata la progettazione di una soluzione ibrida per il recupero energetico da uno scavatore idraulico. Poich diversi layout tecnologici per implementare questa soluzione possono essere concepiti e lintroduzione di componenti aggiuntivi necessita di un corretto dimensionamento, necessario lo sviluppo di una metodologia che permetta di valutare le massime prestazioni ottenibili da ognuna di tali soluzioni alternative. Il confronto fra i diversi layout stato perci condotto sulla base delle prestazioni energetiche del macchinario durante un ciclo di scavo standardizzato, stimate grazie allausilio di un dettagliato modello dellimpianto. Poich laggiunta di dispositivi per il recupero energetico introduce gradi di libert addizionali nel sistema, stato inoltre necessario determinare la strategia di controllo ottimale dei medesimi, al fine di poter valutare le massime prestazioni ottenibili da ciascun layout. Tale problema stato di nuovo risolto grazie allausilio di un algoritmo di Programmazione Dinamica, che sfrutta un modello semplificato del sistema, ideato per lo scopo. Una volta che le prestazioni ottimali per ogni soluzione progettuale sono state determinate, stato possibile effettuare un equo confronto fra le diverse alternative. Nella terza ed ultima applicazione stato analizzato un impianto a ciclo Rankine organico (ORC) per il recupero di cascami termici dai gas di scarico di autovetture. Nonostante gli impianti ORC siano potenzialmente in grado di produrre rilevanti incrementi nel risparmio di combustibile di un veicolo, necessario per il loro corretto funzionamento lo sviluppo di complesse strategie di controllo, che siano in grado di far fronte alla variabilit della fonte di calore per il processo; inoltre, contemporaneamente alla massimizzazione dei risparmi di combustibile, il sistema deve essere mantenuto in condizioni di funzionamento sicure. Per far fronte al problema, un robusto ed efficace modello dellimpianto stato realizzato, basandosi sulla Moving Boundary Methodology, per la simulazione delle dinamiche di cambio di fase del fluido organico e la stima delle prestazioni dellimpianto. Tale modello stato in seguito utilizzato per progettare un controllore predittivo (MPC) in grado di stimare i parametri di controllo ottimali per la gestione del sistema durante il funzionamento transitorio. Per la soluzione del corrispondente problema di ottimizzazione dinamica non lineare, un algoritmo basato sulla Particle Swarm Optimization stato sviluppato. I risultati ottenuti con ladozione di tale controllore sono stati confrontati con quelli ottenibili da un classico controllore proporzionale integrale (PI), mostrando nuovamente i vantaggi, da un punto di vista energetico, derivanti dalladozione di una strategia di controllo ottima.

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Le pitture intumescenti sono utilizzate come protettivi passivi antincendio nel settore delle costruzioni. In particolare sono utilizzate per aumentare la resistenza al fuoco di elementi in acciaio. Le propriet termiche di questi rivestimenti sono spesso sconosciute o difficili da stimare per via del fatto che variano notevolmente durante il processo di espansione che subisce lintumescente quando esposto al calore di un incendio. Per questa ragione la validazione della resistenza al fuoco di un rivestimento presente in commercio si basa su metodi costosi economicamente e come tempi di esecuzione nel quale ciascuna trave e colonna rivestita di protettivo deve essere testata una alla volta attraverso il test di resistenza al fuoco della curva cellulosica. In questo lavoro di tesi adottando invece un approccio basato sulla modellazione termica del rivestimento intumescente si ottiene un aiuto nella semplificazione della procedura di test ed un supporto nella progettazione della resistenza al fuoco delle strutture. Il tratto di unione nei vari passaggi della presente tesi stata la metodologia di stima del comportamento termico sconosciuto, tale metodologia di stima la Inverse Parameter Estimation. Nella prima fase vi stata la caratterizzazione chimico fisica della vernice per mezzo di differenti apparecchiature come la DSC, la TGA e lFT-IR che ci hanno permesso di ottenere la composizione qualitativa e le temperature a cui avvengono i principali processi chimici e fisici che subisce la pittura come anche le entalpie legate a questi eventi. Nella seconda fase si proceduto alla caratterizzazione termica delle pitture al fine di ottenerne il valore di conduttivit termica equivalente. A tale scopo si sono prima utilizzate le temperature dellacciaio di prove termiche alla fornace con riscaldamento secondo lo standard ISO-834 e successivamente per meglio definire le condizioni al contorno si presa come fonte di calore un cono calorimetrico in cui la misura della temperatura avveniva direttamente nello spessore delintumescente. I valori di conduttivit ottenuti sono risultati congruenti con la letteratura scientifica e hanno mostrato la dipendenza della stessa dalla temperatura, mentre si mostrata poco variante rispetto allo spessore di vernice deposto ed alla geometria di campione utilizzato.

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In Italia molti edifici sono stati costruiti senza tenere in considerazione l'azione sismica. La necessit di adeguare tali edifici in accordo con la normativa italiana vigente stato il motivo scatenante di questa ricerca. Per l'adeguamento sismico, vengono qui proposti differenti approcci in base al tipo di struttura e, in particolare, in base alla loro deformabilit. Per le strutture flessibili come le scaffalature di acciaio adibite alla stagionatura del Parmigiano Reggiano, sono stati utilizzati dispositivi passivi di dissipazione energetica. Sono state condotte analisi di sensitivit per determinare il coefficiente di smorzamento in grado di minimizzare lo stato tensionale nelle sezioni di interesse. I risultati delle analisi mostrano l'efficacia delle soluzioni proposte e potrebbero rappresentare un punto di partenza per la definizione di possibili contromisure standar per l'adeguamento sismico. Per le strutture rigide, come i ponti in muratura, sono stati definiti alcuni criteri per la modellazione e la verifica delle sezioni di interesse, utilizzando modelli semplificati ma dall'efficacia comprovata come termine di paragone.