2 resultados para TIGHT GAS. Low permeability. Hydraulic fracturing. Reservoir modeling. Numerical simulation

em Universita di Parma


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This thesis presents the formal definition of a novel Mobile Cloud Computing (MCC) extension of the Networked Autonomic Machine (NAM) framework, a general-purpose conceptual tool which describes large-scale distributed autonomic systems. The introduction of autonomic policies in the MCC paradigm has proved to be an effective technique to increase the robustness and flexibility of MCC systems. In particular, autonomic policies based on continuous resource and connectivity monitoring help automate context-aware decisions for computation offloading. We have also provided NAM with a formalization in terms of a transformational operational semantics in order to fill the gap between its existing Java implementation NAM4J and its conceptual definition. Moreover, we have extended NAM4J by adding several components with the purpose of managing large scale autonomic distributed environments. In particular, the middleware allows for the implementation of peer-to-peer (P2P) networks of NAM nodes. Moreover, NAM mobility actions have been implemented to enable the migration of code, execution state and data. Within NAM4J, we have designed and developed a component, denoted as context bus, which is particularly useful in collaborative applications in that, if replicated on each peer, it instantiates a virtual shared channel allowing nodes to notify and get notified about context events. Regarding the autonomic policies management, we have provided NAM4J with a rule engine, whose purpose is to allow a system to autonomously determine when offloading is convenient. We have also provided NAM4J with trust and reputation management mechanisms to make the middleware suitable for applications in which such aspects are of great interest. To this purpose, we have designed and implemented a distributed framework, denoted as DARTSense, where no central server is required, as reputation values are stored and updated by participants in a subjective fashion. We have also investigated the literature regarding MCC systems. The analysis pointed out that all MCC models focus on mobile devices, and consider the Cloud as a system with unlimited resources. To contribute in filling this gap, we defined a modeling and simulation framework for the design and analysis of MCC systems, encompassing both their sides. We have also implemented a modular and reusable simulator of the model. We have applied the NAM principles to two different application scenarios. First, we have defined a hybrid P2P/cloud approach where components and protocols are autonomically configured according to specific target goals, such as cost-effectiveness, reliability and availability. Merging P2P and cloud paradigms brings together the advantages of both: high availability, provided by the Cloud presence, and low cost, by exploiting inexpensive peers resources. As an example, we have shown how the proposed approach can be used to design NAM-based collaborative storage systems based on an autonomic policy to decide how to distribute data chunks among peers and Cloud, according to cost minimization and data availability goals. As a second application, we have defined an autonomic architecture for decentralized urban participatory sensing (UPS) which bridges sensor networks and mobile systems to improve effectiveness and efficiency. The developed application allows users to retrieve and publish different types of sensed information by using the features provided by NAM4J's context bus. Trust and reputation is managed through the application of DARTSense mechanisms. Also, the application includes an autonomic policy that detects areas characterized by few contributors, and tries to recruit new providers by migrating code necessary to sensing, through NAM mobility actions.

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La prima parte di questo lavoro di tesi tratta dell’interazione tra un bacino di laminazione e il sottostante acquifero: è in fase di progetto, infatti, la costruzione di una cassa di espansione sul torrente Baganza, a monte della città di Parma. L’obiettivo di tale intervento è di ridurre il rischio di esondazione immagazzinando temporaneamente, in un serbatoio artificiale, la parte più pericolosa del volume di piena che verrebbe rilasciata successivamente con portate che possono essere agevolmente contenute nel tratto cittadino del torrente. L’acquifero è stato preliminarmente indagato e monitorato permettendone la caratterizzazione litostratigrafica. La stratigrafia si può riassumere in una sequenza di strati ghiaioso-sabbiosi con successione di lenti d’argilla più o meno spesse e continue, distinguendo due acquiferi differenti (uno freatico ed uno confinato). Nel presente studio si fa riferimento al solo acquifero superficiale che è stato modellato numericamente, alle differenze finite, per mezzo del software MODFLOW_2005. L'obiettivo del presente lavoro è di rappresentare il sistema acquifero nelle condizioni attuali (in assenza di alcuna opera) e di progetto. La calibrazione è stata condotta in condizioni stazionarie utilizzando i livelli piezometrici raccolti nei punti d’osservazione durante la primavera del 2013. I valori di conducibilità idraulica sono stati stimati per mezzo di un approccio geostatistico Bayesiano. Il codice utilizzato per la stima è il bgaPEST, un software gratuito per la soluzione di problemi inversi fortemente parametrizzati, sviluppato sulla base dei protocolli del software PEST. La metodologia inversa stima il campo di conducibilità idraulica combinando osservazioni sullo stato del sistema (livelli piezometrici nel caso in esame) e informazioni a-priori sulla struttura dei parametri incogniti. La procedura inversa richiede il calcolo della sensitività di ciascuna osservazione a ciascuno dei parametri stimati; questa è stata valutata in maniera efficiente facendo ricorso ad una formulazione agli stati aggiunti del codice in avanti MODFLOW_2005_Adjoint. I risultati della metodologia sono coerenti con la natura alluvionale dell'acquifero indagato e con le informazioni raccolte nei punti di osservazione. Il modello calibrato può quindi essere utilizzato come supporto alla progettazione e gestione dell’opera di laminazione. La seconda parte di questa tesi tratta l'analisi delle sollecitazioni indotte dai percorsi di flusso preferenziali causati da fenomeni di piping all’interno dei rilevati arginali. Tali percorsi preferenziali possono essere dovuti alla presenza di gallerie scavate da animali selvatici. Questo studio è stato ispirato dal crollo del rilevato arginale del Fiume Secchia (Modena), che si è verificato in gennaio 2014 a seguito di un evento alluvionale, durante il quale il livello dell'acqua non ha mai raggiunto la sommità arginale. La commissione scientifica, la cui relazione finale fornisce i dati utilizzati per questo studio, ha attribuito, con molta probabilità, il crollo del rilevato alla presenza di tane di animali. Con lo scopo di analizzare il comportamento del rilevato in condizioni integre e in condizioni modificate dall'esistenza di un tunnel che attraversa il manufatto arginale, è stato realizzato un modello numerico 3D dell’argine mediante i noti software Femwater e Feflow. I modelli descrivono le infiltrazioni all'interno del rilevato considerando il terreno in entrambe le porzioni sature ed insature, adottando la tecnica agli elementi finiti. La tana è stata rappresentata da elementi con elevata permeabilità e porosità, i cui valori sono stati modificati al fine di valutare le diverse influenze sui flussi e sui contenuti idrici. Per valutare se le situazioni analizzate presentino o meno il verificarsi del fenomeno di erosione, sono stati calcolati i valori del fattore di sicurezza. Questo è stato valutato in differenti modi, tra cui quello recentemente proposto da Richards e Reddy (2014), che si riferisce al criterio di energia cinetica critica. In ultima analisi è stato utilizzato il modello di Bonelli (2007) per calcolare il tempo di erosione ed il tempo rimanente al collasso del rilevato.