Valutazione della proteinuria e del follow-up clinico e clinicopatologico in cani affetti da Leishmaniosi canina


Autoria(s): Russo, Samanta
Contribuinte(s)

Dondi, Francesco

Data(s)

12/07/2013

Resumo

Introduzione: la leishmaniosi canina (CanL) è una malattia infettiva, trasmessa da vettore e sostenuta da un protozoo, la Leishmania infantum. La CanL ha assunto sempre più importanza sia in medicina veterinaria che in medicina umana. La leishmaniosi è fortemente associata allo sviluppo di una nefropatia cronica. Disegno dello studio: studio di coorte retrospettivo. Obiettivo: individuare le alterazioni clinico-patologiche prevalenti al momento dell’ammissione e durante il follow-up del paziente, per identificare quelle con un valore prognostico maggiore. Materiali e metodi: 167 cani, per un totale di 187 casi trattati, con diagnosi sierologica e/o citologica di Leishmaniosi e dati ematobiochimici completi, elettroforesi sierica, analisi delle urine e biochimica urinaria comprensiva di proteinuria (UPC) ed albuminuria (UAC), profilo coagulativo (ATIII, d-Dimeri, Fibrinogeno) e marker d’infiammazione (CRP). Dei pazienti inclusi è stato seguito il follow-up clinico e clinicopatologico per un periodo di tempo di due anni e sono stati considerati. Risultati: Le alterazione clinicopatologiche principali sono state anemia (41%), iperprotidemia (42%), iperglobulinemia (75%), ipoalbuminemia (66%), aumento della CRP (57%), incremento dell’UAC (78%), aumento dell’UPC (70%), peso specifico inadeguato (54%) e riduzione dell’ATIII (52%). Il 37% dei pazienti non era proteinurico e di questi il 27% aveva già un’albuminuria patologica. Il 38% dei pazienti aveva una proteinuria nefrosica (UPC>2,5) e il 22% era iperazotemico. I parametri clinicopatologici hanno mostrato una tendenza a rientrare nella normalità dopo il 90° giorno di follow-up. La creatinina sierica, tramite un analisi multivariata, è risultata essere il parametro correlato maggiormente con l’outcome del paziente. Conclusione: i risultati ottenuti in funzione dell’outcome dei pazienti hanno mostrato che i soggetti deceduti durante il follow-up, al momento dell’ammissione avevano valori di creatinina, UPC e UAC più elevati e ingravescenti. Inoltre l’UAC può venire considerato un marker precoce di nefropatia e la presenza di iperazotemia all’ammissione, in questi pazienti, ha un valore prognostico negativo.

Introduction: Canine Leishmaniasis (CanL) is an infectious disease transmitted by the carrier and supported by a protozoan, Leishmania infantum. The CanL has become increasingly important in both veterinary medicine than in human medicine. Leishmaniasis is strongly associated with the development of a chronic nephropathy. Study design: retrospective cohort study. Objective: To identify the clinicopathologic changes prevailing at the time of admission and during follow-up of the patient, to identify those with a greater prognostic value. Materials and methods: 167 dogs, for a total of 187 cases treated with serological diagnosis and / or cytological diagnosis of leishmaniasis and complete data biochemistry, serum electrophoresis, urinalysis and urinary biochemistry including proteinuria (UPC) and albuminuria (UAC), coagulation profile (ATIII, d-dimers, fibrinogen) and markers of inflammation (CRP). Of patients included was followed the clinical follow-up and clinicopathologic for a time period of two years and were considered. Results: The main alteration clinicopathological were anemia (41%), iperprotidemia (42%), hyperglobulinaemia (75%), hypoalbuminemia (66%), increased CRP (57%), increased UAC (78%), increased UPC (70%), inadequate urine specific gravity (54%) and reduction of ATIII (52%). 37% of patients were not proteinuric and of these 27% had pathologic albuminuria. 38% of patients had a nephrotic proteinuria (UPC> 2.5) and 22% was azotemic. The clinicopathological parameters showed a tendency to return to normal after the 90th day of follow-up. Serum creatinine, using a multivariate analysis, was found to be the parameter most correlated with patient outcome. Conclusion: results obtained on the basis of the outcome of the patients showed that the patients who died during follow-up, at the time of admission had higher and worsening serum Creatinine, UAC and UPC. In addition, the UAC can be considered an early marker of kidney disease and the presence of azotemia on admission, in these patients, it has a negative prognostic value.

Formato

application/pdf

Identificador

http://amsdottorato.unibo.it/6053/1/Russo_Samanta_tesi.pdf

urn:nbn:it:unibo-10783

Russo, Samanta (2013) Valutazione della proteinuria e del follow-up clinico e clinicopatologico in cani affetti da Leishmaniosi canina, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna. Dottorato di ricerca in Scienze cliniche veterinarie <http://amsdottorato.unibo.it/view/dottorati/DOT460/>, 25 Ciclo. DOI 10.6092/unibo/amsdottorato/6053.

Idioma(s)

it

Publicador

Alma Mater Studiorum - Università di Bologna

Relação

http://amsdottorato.unibo.it/6053/

Direitos

info:eu-repo/semantics/openAccess

Palavras-Chave #VET/08 Clinica medica veterinaria
Tipo

Tesi di dottorato

NonPeerReviewed