Forme di appartenenza, forme di resistenza: orizzonti e società della provincia turca di Iğdır
Contribuinte(s) |
Destro, Adriana |
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Data(s) |
10/04/2013
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Resumo |
La ricerca nasce da un lavoro di campo condotto nella provincia turca di Iğdır, un altopiano al confine con l'Armenia e il Nakhichevan, vicino alla Georgia e all'Iran, ma morfologicamente isolato dal resto della Turchia. Dopo due secoli alquanto turbolenti, la società locale è oggi caratterizzata dalla presenza di un’ampia componente turco-azera (sciita) e di un’altrettanto ampia componente turco-curda (sunnita shafiita). Inizialmente, la ricerca propone un’analisi diacronica di alcune rappresentazioni europee dell’altopiano, con particolare attenzione alle migrazioni (James Clifford, 1997, Routes: Travel and Translation in the Late Twentieth Century), ai confini, ai limiti e alle frontiere, quest’ultime intese come orizzonti dell’immaginario (Vincent Crapanzano, 2003, Imaginative Horizons: An Essay in Literary-Philosophical Anthropology). Quindi, prendendo spunto dall’inserimento nella società di Iğdır di un insegnante originario della Turchia centrale, analizzo la pratica dello spazio pubblico come fenomenologia delle forme di appartenenza e di resistenza ai gruppi locali. In questa sezione, dopo un capitolo di disamina dell’etnia azera, lo studio affronta i modi di abitare il territorio, con una prospettiva che unisce il centro urbano di Iğdır e, attraverso una fitta rete stradale e sociale, il paese di Ortaköy — alla cui analisi dell'organizzazione sociale dello spazio, delle forme di appartenenza e di resistenza, dedico l’ultima riflessione. The research began with a fieldwork conducted in the Turkish province of Iğdır, a plateau bordering on Armenia and Nakhichevan and located near Georgia and Iran. However, two unused borders and the morphology itself cause a significant isolation, even from the rest of Turkey. After two troubled centuries, today Iğdır’s society is characterized by the presence of a large part of Turkish Azeris (Shia) and an equally large part of Turkish Kurds (Sunni Shafi'i). At the beginning of my thesis, I proposed a diachronic analysis of some old European accounts of the plateau, with a focus on migrations and diasporas (James Clifford, 1997, Routes: Travel and Translation in the Late Twentieth Century), but also on borders, boundaries, frontiers and horizons (Vincent Crapanzano, 2003, Imaginative Horizons: An Essay in Literary-Philosophical Anthropology). Then – inspiring to the arrival in Iğdır of Firat, a young teacher hailing from western Turkey – I analyzed the practice of the public space as the phenomenology of belongings and oppositions to local identities. In this part I initially examined the Azeri ethnicity; afterwards I dealt with the ways of dwelling the country, in a perspective aimed to link the city of Iğdır with the village of Ortaköy, through an extensive social and road network. The last part is focused on the social organization of the Ortakoy public space. |
Formato |
application/pdf |
Identificador |
http://amsdottorato.unibo.it/5433/1/golinelli_giacomo_tesi.pdf urn:nbn:it:unibo-10281 Golinelli, Giacomo (2013) Forme di appartenenza, forme di resistenza: orizzonti e società della provincia turca di Iğdır, [Dissertation thesis], Alma Mater Studiorum Università di Bologna. Dottorato di ricerca in Storia: indirizzo "Studi religiosi: scienze sociali e studi storici delle religioni" <http://amsdottorato.unibo.it/view/dottorati/DOT469/>, 25 Ciclo. DOI 10.6092/unibo/amsdottorato/5433. |
Idioma(s) |
it |
Publicador |
Alma Mater Studiorum - Università di Bologna |
Relação |
http://amsdottorato.unibo.it/5433/ |
Direitos |
info:eu-repo/semantics/openAccess |
Palavras-Chave | #M-DEA/01 Discipline demoetnoantropologiche |
Tipo |
Tesi di dottorato NonPeerReviewed |