Processo biotecnologico a cellule immobilizzate per la produzione di acidi grassi volatili da acque di vegetazione


Autoria(s): Vitulli, Cristina
Contribuinte(s)

Fava, Fabio

Data(s)

26/07/2007

Resumo

Le acque di vegetazione (AV) costituiscono un serio problema di carattere ambientale, sia a causa della loro elevata produzione sia per l’ elevato contenuto di COD che oscilla fra 50 e 150 g/l. Le AV sono considerate un refluo a tasso inquinante fra i più elevati nell’ambito dell’industria agroalimentare e la loro tossicità è determinata in massima parte dalla componente fenolica. Il presente lavoro si propone di studiare e ottimizzare un processo non solo di smaltimento di tale refluo ma anche di una sua valorizzazione, utlizzandolo come materia prima per la produzione di acidi grassi e quindi di PHA, polimeri biodegradabili utilizzabili in varie applicazioni. A tale scopo sono stati utilizzati due bioreattori anaerobici a biomassa adesa, di identica configurazione, con cui si sono condotti due esperimenti in continuo a diverse temperature e carichi organici al fine di studiare l’influenza di tali parametri sul processo. Il primo esperimento è stato condotto a 35°C e carico organico pari a 12,39 g/Ld, il secondo a 25°C e carico organico pari a 8,40 g/Ld. Si è scelto di allestire e mettere in opera un processo a cellule immobilizzate in quanto questa tecnologia si è rivelata vantaggiosa nel trattamento continuo di reflui ad alto contenuto di COD e carichi variabili. Inoltre si è scelto di lavorare in continuo poiché tale condizione, per debiti tempi di ritenzione idraulica, consente di minimizzare la metanogenesi, mediata da microrganismi con basse velocità specifiche di crescita. Per costituire il letto fisso dei due reattori si sono utilizzati due diversi tipi di supporto, in modo da poter studiare anche l’influenza di tale parametro, in particolare si è fatto uso di carbone attivo granulare (GAC) e filtri ceramici Vukopor S10 (VS). Confrontando i risultati si è visto che la massima quantità di VFA prodotta nell’ambito del presente studio si ha nel VS mantenuto a 25°C: in tale condizione si arriva infatti ad un valore di VFA prodotti pari a 524,668 mgCOD/L. Inoltre l’effluente in uscita risulta più concentrato in termini di VFA rispetto a quello in entrata: nell’alimentazione la percentuale di materiale organico presente sottoforma di acidi grassi volatili era del 54 % e tale percentuale, in uscita dai reattori, ha raggiunto il 59 %. Il VS25 rappresenta anche la condizione in cui il COD degradato si è trasformato in percentuale minore a metano (2,35 %) e questo a prova del fatto che l’acidogenesi ha prevalso sulla metanogenesi. Anche nella condizione più favorevole alla produzione di VFA però, si è riusciti ad ottenere una loro concentrazione in uscita (3,43 g/L) inferiore rispetto a quella di tentativo (8,5 g/L di VFA) per il processo di produzione di PHA, sviluppato da un gruppo di ricerca dell’università “La Sapienza” di Roma, relativa ad un medium sintetico. Si può constatare che la modesta produzione di VFA non è dovuta all’eccessiva degradazione del COD, essendo questa nel VS25 appena pari al 6,23%, ma piuttosto è dovuta a una scarsa concentrazione di VFA in uscita. Questo è di buon auspicio nell’ottica di ottimizzare il processo migliorandone le prestazioni, poiché è possibile aumentare tale concentrazione aumentando la conversione di COD in VFA che nel VS25 è pari a solo 5,87%. Per aumentare tale valore si può agire su vari parametri, quali la temperatura e il carico organico. Si è visto che il processo di acidogenesi è favorito, per il VS, per basse temperature e alti carichi organici. Per quanto riguarda il reattore impaccato con carbone attivo la produzione di VFA è molto ridotta per tutti i valori di temperatura e carichi organici utilizzati. Si può quindi pensare a un’applicazione diversa di tale tipo di reattore, ad esempio per la produzione di metano e quindi di energia.

Formato

application/pdf

Identificador

http://amslaurea.unibo.it/29/1/Vitulli_tesi.pdf

Vitulli, Cristina (2007) Processo biotecnologico a cellule immobilizzate per la produzione di acidi grassi volatili da acque di vegetazione. [Laurea specialistica], Università di Bologna, Corso di Studio in Ingegneria per l'ambiente e il territorio [LS-DM509] <http://amslaurea.unibo.it/view/cds/CDS0450/>

Relação

http://amslaurea.unibo.it/29/

[1] L. D’Avino, L. Lazzeri Biopolimeri e nuovi materiali rinnovabili. Chimica Verde, http://www.chimicaverde.it/biopolimeri.php [2] M. Valera (2001) Poliidrossialcanoati, polimeri biodegradabili del futuro? Chimica e industria. [3] D. Dionisi , M. Beccari, S. Di Gregorio, M. Majone, M. Petrangeli Papini, G. Vallini (2005) Storage of biodegradable polymers by an enriched community in a sequencing community in a sequencing batch reactor operated at high organic load rate. Journal of Chemical Technology and Biotechnology 80: 1306-1318. [4] D. Dionisi, M. Majone, V. Papa, M. Beccari (2004) Biodegradable polymers from organic acids by using activated sludge enriched by aerobic periodic feeding, Biotechonology and bioengineering 85: 569-579. [5] H. Salehizadeh, M.C.M. Van Loosdrecht (2004) Production of polyhydroxyalkanoates by mixed culture: recent trends and biotechnological importance, Biotechonology Advances 22: 261-279. [6] M.A.M. Reis, L.S. Serafim, P.C. Lemos, A.M. Ramos, F.R. Aguiar, M.C.M. Van Loosdrecht (2003) Bioprocess Biosyst Engineering 25: 377-385. [7] D. Dionisi, G. Carucci, M. Petrangeli Papini, C. Riccardi, M. Majone, F. Carrasco (2005) Olive oil mill effluents as a feedstock for production of biodegradable polymers, Water research 39: 2076-2084. [8] Aktas E.S., Imre S., Ersoy L., (2001) Characterization and lime treatment of olive mill wastewater. Water research,35 (9), 2336-2340. [9] Boari G., Mancini I.M. (1987) Trattamenti delle acque di vegetazione. Ingegneria sanitaria 12:165-172. [10] Capasso R., Evidente A., Schivo L., Orru G., Marcialis M.A., Cristinzio G. (1995) Antibacterial polyphenols from olive mill wastewaters. J. Appl. Bacteriol 79: 393-398, 1995. [11] Polimerica – attualità e notizie del mondo della plastica [12] relazione finale del progetto ACTIVA promosso e cofinanziato da ARSIA - Regione [13] Armenante P.M. (1998) Suspended-biomass and fixed-film reactors. In Lewandowski G.A. and De Filippi L.J. (Eds.) Biological treatment of hazardous wastes. Wiley New York, 1-34. [14] Fletcher M. (1984) Comparative physiology of attached and free-living bacteria. In Microbial Adhesion and Aggregation, ed. M. Marshall. Dahlem Konferenzen Life Sciences Research Rep. 31, Springer, Berlin: 223-232. [15] Bettazzi E., Morelli M., Caffaz S., Caretti C., Azzari E., Lubello C. (2006) Olive mill wastewater treatment: an experimental study. Water Science& Technology, 54, No 8, 17-25. [16] Beccari M., Majone M., Riccardi M., Bavarese C., Torrisi L., (1999) Integrated treatment of olive oil mill effluents: effect of chemical and physical pretreatment on anaerobic treatability. Water Science and Technology, 40 (1), 347-355. [17] Gernjak W., Maldonado M.I., Malato S., Caceres J., Krutzler T., Glaser A., Bauer R., (2004). Pilot-plant treatment of olive mill wastewater (OMW) by solar TiO2 photocatalysis and solar photo-Fenton. Solar Energy, 77, 567-572. [18] Dionisi D., Carucci G., Petrangeli Papini M., Magone M., Carrasco F., (2002). Olive oil mill effluents as a feedstock for production of biodegradabile polymers. Water Research, 39 (10), 2076-2084. [19] Rozzi A., Malpei F. (1996) Treatment and disposal of olive mill effluents, International biodeterioration & biodegradation 135-144. [20] Ehaliotis C., Papadopoulou K., Kotsu M., Mari I., Balis C. (1999) Adaptation and population dynamics of Azotobacter vinelandii during aerobic treatment of olive-mill wastewater. FEMS Microbiology Ecology 30:301-311. [21] Andreozzi R., Longo G., Majone M., Modesti G. (1998) Integrated treatment of olive oil mill effluent: study of ozonozation couplet with anaerobic digestion. Water Research 32: 2357-2364. [22] Carlini C. (1992) Trattamento dei reflui: le acque di vegetazione dei frantoi oleari. CEEP/Ambiente, n° 3 (suppl.). [23] Fedorak P.M., Hrudey S.E. (1984) The effects of phenols and some alkil phenolics on batch anaerobic methanogenesis. Water Research, 18: 361-367. [24] Bertin L., Berselli S., Fava F., Petrangeli-Papini M., Marchetti L. (2004) Anaerobic digestion of olive mill wastewater in biofilm reactors packed with granular activated carbon and “Manville” silica beads. Water research 38: 3167-3178. [25] Bertin L., Colao M.C., Ruzzi M., Fava F. (2004) Performances and microbial features of a granular activated carbon packed-bed biofilm reactor capable of an efficient anaerobic digestion of olive mill wastewaters. FEMS microbiology ecology 48: 413-423. [26] Shreve, G. S. & Vogel, T. M. (1993) Comparison of substrate utilization and growth kinetics betwenn immobilized and suspended Pseudomonas cells. Biotechnology & Bioengineering. 41: 370-379. [27] Bertin L., Majone M., Di Gioia D., Fava F. (2001) An aerobic fixed-phase biofilm reactor system for the degradation of the low molecular weight aromatic compounds occurring in the effluents of anaerobic digestors treating olive mill wastewaters. Journal of Biotechnology 87: 161-177. [28] Fava F., Di Gioia D., Marchetti L., Quattrini G. (1996b) Aerobic dechlorination of low-chlorinated biphenyls by bacterials biofilms in packed-bed bioreactors. Appl. Microbiol. Biotechnol. 45: 562-568. [29] D’Avino L., L. Lazzeri (2007) Biopolimeri e nuovi materiali rinnovabili. [30] Cabrera F., Lopez R., Martinez-Bordiù A:, Dupuy de Lome E., Murillo J.M. (1996) Land treatment of olive oil mill wastewater. International biodeterioration & biodegradation 215-225. [31] Decreto 6 luglio 2005, n. 152, Criteri e norme tecniche generali per la disciplina dell’utilizzazione agronomica delle acque di vegetazione e degli scarichi di frantoio oleari), Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. [32] Legge 11 novembre 1996, n. 574, Nuove norme in materia di utilizzazione agronomica delle acque di vegetazione e di scarichi di frantoi oleari.

Direitos

info:eu-repo/semantics/openAccess

Palavras-Chave #ACIDI GRASSI VOLATILI ACQUE DI VEGETAZIONE POLIIDROSSIALCANOATI BIOREATTORI ANAEROBICI A LETTO FISSO CARBONE ATTIVO GRANULARE VUKOPOR S10 #scuola :: 843884 :: Ingegneria e Architettura #cds :: 0450 :: Ingegneria per l'ambiente e il territorio [LS-DM509] #sessione :: prima
Tipo

PeerReviewed