Federalismo e forme di governo. L´inopportunità delle differenziazioni di modello
Contribuinte(s) |
Institut de Ciències Polítiques i Socials. Barcelona, Catalunya |
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Data(s) |
2006
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Resumo |
La legge costituzionale 1/1999 per le Regioni ordinarie (e la successiva 2/2001 per le Speciali) ha rappresentato un punto di svolta fondamentale del regionalismo italiano. Essa ha stabilito il principio dell’elezione popolare diretta del Presidente della Regione, a cui si collega un premio di maggioranza nel Consiglio regionale secondo il cosiddetto modello neo-parlamentare. Qualsiasi interruzione del rapporto fiduciario per dimissioni del Presidente o approvazione di una mozione di sfiducia porterebbe a nuove elezioni, cosa che rappresenta un serissimo deterrente alle crisi. La riforma prevedeva anche la possibilità per le Regioni di derogare col proprio Statuto a tali scelte tornando all’elezione consiliare e a sostituzioni della maggioranza. Nonostante alcuni tentativi di sfuggire alla regola del governo di legislatura utilizzando tale deroga in modo esplicito o surrettizio, seguendo vecchi retaggi assemblearisti, l’elezione diretta si è imposta ovunque, garantendo a tutte le Regioni analoghi e inediti standards di governabilità. |
Formato |
80636 bytes application/pdf |
Identificador | |
Idioma(s) |
ita |
Publicador |
Institut de Ciències Polítiques i Socials (Barcelona, Catalunya) |
Relação |
Working papers (Institut de Ciències Polítiques i Socials (Barcelona, Catalunya));247 |
Direitos |
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Palavras-Chave | #Federalisme -- Itàlia #Itàlia -- Política i govern -- S. XX |
Tipo |
info:eu-repo/semantics/workingPaper |