2 resultados para transcriptomics

em AMS Tesi di Dottorato - Alm@DL - Università di Bologna


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Gli impianti di incenerimento di rifiuti solidi suscitano preoccupazione nella popolazione per i possibili effetti avversi associati all’esposizione. Gli effetti delle polveri sottili (PM2.5), generate dai processi di combustione, sulla salute umana includono l’insorgenza di patologie a carico del sistema respiratorio e cardiovascolare e l’aumento della mortalità per malattie polmonari e probabilmente cancro al polmone. Lo scopo della tesi è quello di valutare il profilo tossicologico e cancerogeno del particolato atmosferico in prossimità dell’inceneritore di Bologna rispetto alle aree adiacenti mediante l’utilizzo di test alternativi alle metodologie in vivo, come il test di trasformazione cellulare e approcci di tossicogenomica (soprattutto trascrittomica) oltre alla valutazione della variazione del rischio cancerogeno indotto dall’esposizione di PM2.5 in diversi siti (massima ricaduta, controllo, fondo urbano e fondo rurale) e in differenti periodi di campionamento (estate 2008 e inverno 2009). Gli estratti di PM2.5 relativi alla stagione invernale sono risultati più tossici rispetto ai campioni estivi, che inducono tossicità soprattutto alle alte dosi. Per i campioni invernali il numero medio di colonie di cellule BALB/c 3T3 A31-1-1 risulta ridotto in modo significativo anche per le dosi più basse saggiate indipendentemente dal sito di provenienza. Tutti i campioni analizzati sono risultati negativi nel test di trasformazione cellulare in vitro. L’analisi dell’espressione genica delle cellule BALB/c 3T3 A31-1-1, in seguito all’esposizione agli estratti di PM2.5, ha mostrato un effetto stagionale evidente. Relativamente ai campioni invernali è stato evidenziato un maggior effetto tossico da parte del sito di controllo rispetto alla massima ricaduta, poiché nel sito di controllo risultano attivati marcatori di morte cellulare per apoptosi. La valutazione del rischio cancerogeno in tutti i siti valutati non mostra situazioni preoccupanti legate alla predizione di eccessi di rischio di tumori imputabili all’attività dell’inceneritore in quanto le stime di rischio non eccedono mai il valore limite riportato in letteratura.

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Pig meat and carcass quality is a complex concept determined by environmental and genetic factors concurring to the phenotypic variation in qualitative characteristics of meat (fat content, tenderness, juiciness, flavor,etc). This thesis shows the results of different investigations to study and to analyze pig meat and carcass quality focusing mainly on genomic; moreover proteomic approach has been also used. The aim was to analyze data from association studies between genes considered as candidate and meat and carcass quality in different pig breeds. The approach was used to detect new SNP in genes functionally associated to the studied traits and to confirm as candidate other genes already known. Five polymorphisms (one new SNP in Calponin 1 gene and four additional polymorphism already known in other genes) were considered on chromosome 2 (SSC2). Calponin 1 (CNN1) was associated to the studied traits and furthermore the results reported confirmed the data already known for Lactate dehydrogenase A (LDHA), Low density lipoprotein receptor (LDLR), Myogenic differentiation 1 (MYOD1) e Ubiquitin-like 5 (UBL5), in Italian Large White pigs. Using an in silico search it was possible to detect on SSC2 a new SNP of Deoxyhypusine synthase (DHPS) gene partially overlapping with WD repeat domain 83 (WDR83) gene and significant for the meat pH variation in Italian Large White (ILW) pigs. Perilipin 1 (PLIN1) mapping on chromosome 7 and Perilipin 2 (PLIN2) mapping on chromosome 1 were studied and the results obtained in Duroc breed have shown significant associations with carcass traits. Moreover a study of protein composition of porcine LD muscle, indicated an effect of temperature treatment of carcass, on proteins of the sarcoplasmic fraction and in particular on PGM1 phosphorylation. Future studies on pig meat quality should be based on the integration of different experimental approaches (genomics, proteomics, transcriptomics, etc).