2 resultados para Posttraumatic Stress Disorder

em AMS Tesi di Dottorato - Alm@DL - Università di Bologna


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L'insufficienza renale cronica (CKD) è associata ad un rischio cardiovascolare più elevato rispetto alla popolazione generale: fattori come uremia, stress ossidativo, età dialitica, infiammazione, alterazioni del metabolismo minerale e presenza di calcificazioni vascolari incidono fortemente sulla morbosità e mortalità per cause cardiovascolari nel paziente uremico. Diversi studi hanno verificato il coinvolgimento dei progenitori endoteliali (EPC) nella malattia aterosclerotica ed è stato dimostrato che esprimono osteocalcina, marcatore di calcificazione. Inoltre, nella CKD è presente una disfunzione in numero e funzionalità delle EPC. Attualmente, il ruolo delle EPC nella formazione delle calcificazioni vascolari nei pazienti in dialisi non è stato ancora chiarito. Lo scopo della tesi è quello di studiare le EPC prelevate da pazienti con CKD, al fine di determinarne numero e fenotipo. È stato anche valutato l'effetto del trattamento in vitro e in vivo con calcitriolo e paracalcitolo sulle EPC, dato il deficit di vitamina D dei pazienti con CKD: il trattamento con vitamina D sembra avere effetti positivi sul sistema cardiovascolare. Sono stati valutati: numero di EPC circolanti e la relativa espressione di osteocalcina e del recettore della vitamina D; morfologia e fenotipo EPC in vitro; effetti di calcitriolo e paracalcitolo sull’espressione di osteocalcina e sui depositi di calcio. I risultati dello studio suggeriscono che il trattamento con vitamina D abbia un effetto positivo sulle EPC, aumentando il numero di EPC circolanti e normalizzandone la morfologia. Sia calcitriolo che paracalcitolo sono in grado di ridurre notevolmente l’espressione di OC, mentre solo il paracalcitolo ha un effetto significativo sulla riduzione dei depositi di calcio in coltura. In conclusione, il trattamento con vitamina D sembra ridurre il potenziale calcifico delle EPC nell’uremia, aprendo nuove strade per la gestione del rischio cardiovascolare nei pazienti affetti da CKD.

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Friedreich’s Ataxia (FRDA) is a neurodegenerative disorder caused by a deficiency of the protein frataxin and characterized by oxidative stress. The first aim of my research project was to analyze the effects of tocotrienol in FRDA patients. Patients received for 2 months a low dose of tocotrienol. A number of biochemical parameters related to oxidative stress were studied. We consistently showed that taking for 2 months a low dose of tocotrienol led to the decrease of oxidative stress indexes in FRDA patients. Also, this study provides a suitable model to investigate the efficacy of natural compounds to counteract the oxidative stress in FRDA. Furthermore, we investigated whether the tocotrienol was able to modulate the expression of the frataxin isoforms (FXN-1, FXN -2, FXN-3) in FRDA patients. We demonstrated that tocotrienol leads to a specific and significant increase of FXN-3 expression. As no structural and functional details were available for FNX-2 and FXN-3, 3D-models were built. FXN-1, the canonical isoform, was then docked on the human iron-sulphur complex and functional interactions were computed; when FXN-1 was replaced by FXN-2 or FNX-3, we found that the interactions were maintained, thus suggesting a possible biological role for both isoforms. The second aim of my research project was to investigate the role of a single nucleotide polymorphism (SNP) in the protein Sirtuin 6 in FRDA patients. In fact, it was known that those who harbour a SNP (Asn46/Ser46) in the gene enconding Sirt6 show a better outcome those individuals who are homozygous for the Asn 46 allele. We found that fibroblasts and iPSC-derived neurons from FRDA patients harboring the SNP (Asn46/Ser46) have a reduced amount of Sirt6 protein compared to cells from individuals who are homozygous for the prevalent Asn allele. Our studies provide new information on the role of Sirtuins in FRDA pathogenesis.